Schiaffo del Governo: autorizzate indagini per ricerche petrolifere nel mare di Giovinazzo

A Molfetta la richiesta di discussione in Consiglio comunale. Depalma: «Faremo quadrato con gli altri Comuni»

lunedì 18 settembre 2017
A cura di Gianluca Battista
La notizia è giunta sul finire dell'estate ed a tanti cittadini, attivisti ed amministratori pugliesi è suonata come un ennesimo schiaffo del Governo centrale, guidato dal Premier Paolo Gentiloni, alla nostra regione che in tanti modi si era opposta a questa decisione.

Il Ministero dell'Ambiente, infatti, «di concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha decretato il 31 agosto scorso la compatibilità ambientale del progetto presentato dalla Global Petroleum Limited di Indagine geofisica 2D, ed eventuale 3D, nell'area dell'istanza di permesso di ricerca in mare "d 80 F.R-.GP" mediante tecnologia air-gun nei comuni di Giovinazzo, Bari, Fasano, Mola di Bari, Monopoli, Brindisi, Ostuni, Molfetta, Carovigno, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Polignano a Mare, per la prospezione dei fondali marini al largo delle coste pugliesi, al fine di ricercare idrocarburi liquidi e gassosi».

Tradotto per i semplici cittadini, il Governo nazionale ha autorizzato tutte le indagini necessarie per verificare se è possibile effettuare ricerche petrolifere anche al largo di Giovinazzo, Molfetta e Bari con un sistema, quale è quello dell'airgun, che genera onde compressionali emettendo bolle di aria compressa nell'acqua, da tanti ambientalisti ritenuta pericolosa per la salvaguardia dell'ecosistema marino.

La Regione Puglia ed i comuni costieri interessati, dalla Terra di Bari fino al Salento, non hanno mollato sul punto già paventato quando Presidente del Consiglio era Matteo Renzi. Tante le iniziative, collettive e dei singoli Enti locali, per dire "no" a queste ricerche in un mare, come quello pugliese, che rappresenta oggi una delle risorse economiche più importanti per le popolazioni costiere, soprattutto in chiave turistico-paesaggistica.

Anche il Consiglio Comunale di Giovinazzo, nella passata consigliatura, aveva all'unanimità respinto questa idea con un doppio passaggio. Ma questo non sembra essere bastato, almeno per il momento.

Ed allora il Sindaco, Tommaso Depalma, ha preso posizione sulla vicenda: «Il nostro massimo consesso cittadino si era già espresso sul punto, col coinvolgimento di tutte le forze che vi erano rappresentate. In questi giorni siamo in contatto con un legale salentino che lavora molto bene su questioni di carattere ambientale per cercare di avviare un'azione collettiva con altri Comuni.

La nostra opinione, come quella di altre città costiere, è ormai chiarissima, così come quella della Regione Puglia che ha intrapreso una lunga battaglia sul tema. Personalmente - ha concluso - non penso che la strada giusta sia quella delle singole azioni degli Enti locali, ma un lavoro di squadra. Faremo quadrato - ha concluso - per farci sentire nelle sedi opportune».

Intanto nella vicina Molfetta, i Consiglieri comunali Gianni Porta, Antonello Zaza, Paola Natalicchio, che rappresentano la coalizione di sinistra in Consiglio Comunale, hanno richiesto al Presidente della loro massima assise «l'inserimento di uno specifico punto all'ordine del giorno nella prossima seduta utile».