Scende il numero dei positivi Covid a Giovinazzo. Ma preoccupa la variante inglese
Tutti i dati dopo l'aggiornamento del Sindaco Depalma
mercoledì 17 febbraio 2021
14.50
Sono stati aggiornati questa mattina, 17 febbraio, i dati sui contagi da Coronavirus-Sars CoV 2 a Giovinazzo.
Le buone notizie arrivano dal numero degli attualmente positivi, scesi a 127 (-12). Sul territorio comunale ci sono stati 710 casi da inizio pandemia e 574 persone sono guarite dal virus, mentre purtroppo ci sono state 9 vittime: il più giovane aveva 57 anni, il più anziano 91. Sono stati 6 i decessi nel 2020 e 3 nel 2021. Il dato della Prefettura di Bari è aggiornato al 14 febbraio.
Secondo quanto riferito dal Sindaco, Tommaso Depalma, c'è grande preoccupazione per la cosiddetta "variante inglese", più aggressiva ma al momento non più letale. «Pur se al momento siamo in zona gialla - ha spiegato con un post Facebook - le notizie in merito alla circolazione della cosiddetta variante "inglese" del virus destano molta preoccupazione. L'ultima circolare (risalente al 31 gennaio scorso) emanata dalla direzione sanitaria del Ministero della Salute indica nelle varianti del virus cosiddette "inglese", "sudafricana" e "brasiliana" una maggiore trasmissibilità del contagio. I dati invece sull'accertata maggior gravità della malattia, sulla risposta adeguata dei vaccini attualmente disponibili, nonché sulla frequenza delle reinfezioni sono tuttora oggetto di valutazione scientifica. Dico questo per portare ordine all'interno della discussione sulle varianti.
Tuttavia - continua Depalma - l'unico dato certo che possediamo, ovvero la maggiore trasmissibilità, ci deve indurre a maggior prudenza e non mi riferisco solo al rispetto delle norme già note (mascherine, igiene mani, distanziamento) ma mi riferisco anche a comportamenti individuali che ognuno può mettere in atto evitando per quel che possibile ogni contatto superfluo.
Questo inverno si sta rivelando durissimo per tutti - è la constatazione -: per coloro che lottano negli ospedali, per coloro che vorrebbero lavorare in serenità, per coloro che vorrebbero riguadagnare il proprio stile di vita, per coloro che vorrebbero abbracciare i propri cari, per il personale sanitario tutto (dai medici di base ai farmacisti, di soccorritori del 118 agli infermieri, dagli scienziati di laboratorio agli OSS sino a tutti coloro che lavorano nel comparto socio-sanitario) impegnati in prima linea a fronteggiare l'emergenza. Con l'arrivo del vaccino pensavamo di vedere la luce in fondo al tunnel ma il virus corre ancora più veloce.
Per questo motivo - spiega il primo cittadino giovinazzese - noi sindaci siamo impegnati a dare maggiore impulso alle nostre Asl per accelerare al più possibile ogni azione utile a poter vaccinare in fretta la popolazione. In queste ore ci stiamo confrontando con un ritmo serrato proprio perché la circolazione delle varianti potrebbe metterci in seria difficoltà ed è bene condividere subito con voi la percezione di questo pericolo.
Teniamo duro, verremo a capo di questa sfida difficile e logorante», è la sua amara conclusione.
Le buone notizie arrivano dal numero degli attualmente positivi, scesi a 127 (-12). Sul territorio comunale ci sono stati 710 casi da inizio pandemia e 574 persone sono guarite dal virus, mentre purtroppo ci sono state 9 vittime: il più giovane aveva 57 anni, il più anziano 91. Sono stati 6 i decessi nel 2020 e 3 nel 2021. Il dato della Prefettura di Bari è aggiornato al 14 febbraio.
Secondo quanto riferito dal Sindaco, Tommaso Depalma, c'è grande preoccupazione per la cosiddetta "variante inglese", più aggressiva ma al momento non più letale. «Pur se al momento siamo in zona gialla - ha spiegato con un post Facebook - le notizie in merito alla circolazione della cosiddetta variante "inglese" del virus destano molta preoccupazione. L'ultima circolare (risalente al 31 gennaio scorso) emanata dalla direzione sanitaria del Ministero della Salute indica nelle varianti del virus cosiddette "inglese", "sudafricana" e "brasiliana" una maggiore trasmissibilità del contagio. I dati invece sull'accertata maggior gravità della malattia, sulla risposta adeguata dei vaccini attualmente disponibili, nonché sulla frequenza delle reinfezioni sono tuttora oggetto di valutazione scientifica. Dico questo per portare ordine all'interno della discussione sulle varianti.
Tuttavia - continua Depalma - l'unico dato certo che possediamo, ovvero la maggiore trasmissibilità, ci deve indurre a maggior prudenza e non mi riferisco solo al rispetto delle norme già note (mascherine, igiene mani, distanziamento) ma mi riferisco anche a comportamenti individuali che ognuno può mettere in atto evitando per quel che possibile ogni contatto superfluo.
Questo inverno si sta rivelando durissimo per tutti - è la constatazione -: per coloro che lottano negli ospedali, per coloro che vorrebbero lavorare in serenità, per coloro che vorrebbero riguadagnare il proprio stile di vita, per coloro che vorrebbero abbracciare i propri cari, per il personale sanitario tutto (dai medici di base ai farmacisti, di soccorritori del 118 agli infermieri, dagli scienziati di laboratorio agli OSS sino a tutti coloro che lavorano nel comparto socio-sanitario) impegnati in prima linea a fronteggiare l'emergenza. Con l'arrivo del vaccino pensavamo di vedere la luce in fondo al tunnel ma il virus corre ancora più veloce.
Per questo motivo - spiega il primo cittadino giovinazzese - noi sindaci siamo impegnati a dare maggiore impulso alle nostre Asl per accelerare al più possibile ogni azione utile a poter vaccinare in fretta la popolazione. In queste ore ci stiamo confrontando con un ritmo serrato proprio perché la circolazione delle varianti potrebbe metterci in seria difficoltà ed è bene condividere subito con voi la percezione di questo pericolo.
Teniamo duro, verremo a capo di questa sfida difficile e logorante», è la sua amara conclusione.