Sarah, da rifugiata a modella alla Fashion Week di Milano grazie a Carmen Martorana
La storia di una bellissima ragazza che a Giovinazzo ha trovato amore, comprensione e un futuro nella moda
lunedì 24 febbraio 2020
Quante modelle famose sono state scoperte per caso mentre passeggiavano o mentre accompagnavano un'amica ad un casting?
Non si tratta di una leggenda metropolitana, perché è quanto accaduto a Sarah Ibizugbe Ese, una bellezza statuaria di 178 centimetri, rifugiata politica nigeriana di 19 anni, scoperta a maggio 2019 dalla nota talent scout pugliese Carmen Martorana, mentre cantava su un palco.
Entrata in agenzia, ad ottobre c'è stato l'esordio alla Paris Fashion Week per poi approdare sulle passerelle più prestigiose della moda, ovvero alla Fashion Week milanese e precisamente a Mad Mood di Marianna Miceli, dove è stata una delle modelle più richieste dagli stilisti.
La manager e la modella, nei giorni della loro permanenza a Milano, sono stati invitate dal giornalista e scrittore Agostino Picicco, recentemente insignito del prestigioso Ambrogino d'oro, nella sede dell'Associazione Regionale Pugliesi per l'incontro "Dalla Puglia alla Milano Fashion Week – Storie di inclusione nel nome della moda" a cui hanno preso parte Camillo de Milato, presidente dell'associazione, Pino Rausa, giornalista e regista teatrale, e il campione di hockey Pino Marzella.
L'invito è arrivato perché la storia di inclusione di Sarah, accolta nella casa di Carmen Martorana come una figlia, emoziona e va raccontata, affinché diventi un esempio di grande amore e generosità per noi ed un esempio di riscatto per ragazze come lei.
Sarah, la ragazza scappata dai disagi di una terra difficile come la Nigeria, arrivata con un barcone a Taranto, passata dal centro di accoglienza di Molfetta alla Fashion Week di Parigi e Milano, è la dimostrazione che i sogni possono diventare realtà.
Carmen Martorana ringrazia di cuore tutti coloro che stanno condividendo con lei il cammino di inclusione di Sarah: tra tutti Franco Naglieri, dell'Associazione I miracoli dell'amicizia e Salvatore Stallone, che all'Istituto paritario Orion School ha permesso alla giovane nigeriana di intraprendere, grazie a docenti preparati, un percorso didattico-formativo importantissimo per la sua crescita.
Non si tratta di una leggenda metropolitana, perché è quanto accaduto a Sarah Ibizugbe Ese, una bellezza statuaria di 178 centimetri, rifugiata politica nigeriana di 19 anni, scoperta a maggio 2019 dalla nota talent scout pugliese Carmen Martorana, mentre cantava su un palco.
Entrata in agenzia, ad ottobre c'è stato l'esordio alla Paris Fashion Week per poi approdare sulle passerelle più prestigiose della moda, ovvero alla Fashion Week milanese e precisamente a Mad Mood di Marianna Miceli, dove è stata una delle modelle più richieste dagli stilisti.
La manager e la modella, nei giorni della loro permanenza a Milano, sono stati invitate dal giornalista e scrittore Agostino Picicco, recentemente insignito del prestigioso Ambrogino d'oro, nella sede dell'Associazione Regionale Pugliesi per l'incontro "Dalla Puglia alla Milano Fashion Week – Storie di inclusione nel nome della moda" a cui hanno preso parte Camillo de Milato, presidente dell'associazione, Pino Rausa, giornalista e regista teatrale, e il campione di hockey Pino Marzella.
L'invito è arrivato perché la storia di inclusione di Sarah, accolta nella casa di Carmen Martorana come una figlia, emoziona e va raccontata, affinché diventi un esempio di grande amore e generosità per noi ed un esempio di riscatto per ragazze come lei.
Sarah, la ragazza scappata dai disagi di una terra difficile come la Nigeria, arrivata con un barcone a Taranto, passata dal centro di accoglienza di Molfetta alla Fashion Week di Parigi e Milano, è la dimostrazione che i sogni possono diventare realtà.
Carmen Martorana ringrazia di cuore tutti coloro che stanno condividendo con lei il cammino di inclusione di Sarah: tra tutti Franco Naglieri, dell'Associazione I miracoli dell'amicizia e Salvatore Stallone, che all'Istituto paritario Orion School ha permesso alla giovane nigeriana di intraprendere, grazie a docenti preparati, un percorso didattico-formativo importantissimo per la sua crescita.