Sanzioni annullate ad esercenti multati. La posizione del PD Giovinazzo
Una nota per raccontare quanto sta accadendo in queste settimane e per chiedere all'amministrazione comunale di modificare condotta
giovedì 20 luglio 2023
1.57
Il Partito Democratico è intervenuto negli scorsi giorni su una vicenda che ha suscitato parecchie polemiche in città.
L'8 luglio scorso, infatti, come raccontato dalla nostra testata , il 54% delle attività commerciali era incappato nelle sanzioni amministrative sino ad un massimo di 694 euro dopo alcuni controlli della Polizia Locale. Sotto la lente d'ingrandimento dehors ed occupazioni di suolo pubblico. Sul tema è quindi intervenuto il Partito Democratico e noi vi proponiamo il comunicato integrale.
«In data 8 luglio scorso è stato pubblicato un articolo su una testata locale (GiovinazzoViva) circa i controlli effettuati dalla polizia locale su 70 esercenti in merito alle autorizzazioni per i dehors, i tavolini e gli arredi esterni ai locali, bar e ristoranti di Giovinazzo. Attività condivisibile, perché le regole esistono per essere rispettate. Ma, ed è uno spiacevole "ma", tra le attività sanzionate, pare ci siano anche esercenti incolpevoli, ed alcuni di loro, a fronte di tanto disagio, hanno dovuto inoltrare reclamo per vedersi poi annullare la sanzione comminata.
Le motivazioni? Principalmente due. La prima perché, in caso di rinnovo, come previsto dal relativo Regolamento Comunale recentemente modificato dal gruppo di maggioranza consiliare, occorre solo inviare una comunicazione all'ufficio SUAP comunale con la quale richiedere il rinnovo dell'autorizzazione almeno 30 (trenta) giorni prima della scadenza corredata da autocertificazione attestante il permanere del possesso dei requisiti previsti dal Regolamento e delle caratteristiche tecnico-costruttive della struttura autorizzata, nonché la regolarità tributaria nei confronti del Comune. E solo e soltanto in caso di irregolarità riscontrata dall'ufficio SUAP, il commerciante riceverà una comunicazione per diffidarlo a regolarizzare la propria posizione tributaria entro 30 (trenta) giorni dal ricevimento della comunicazione. La seconda perché ci sono autorizzazioni mai rilasciate per richieste inoltrate già da molto tempo, addirittura alcune nel 2019. Il periodo maldestro del Covid non è stato certamente favorevole, come pure le risorse umane dell'ufficio SUAP sono di certo sottodimensionate rispetto alla mole di lavoro da espletare, ma che colpa hanno alcuni esercenti di essere sanzionati per mancanze non a loro imputabili?
Invece altri Enti, come la Capitaneria di Porto, che ringraziamo per la loro preziosa attività, hanno assunto, a riguardo, una condotta lineare e responsabile. Ed è per questo che sollecitiamo l'Amministrazione a porre un freno a tale modus operandi, se non verso coloro i quali si dimostrano realmente irrispettosi delle regole e non anche verso coloro che devono vedersi ingiustamente sanzionati per carenza di coordinamento tra gli uffici preposti. L'attività repressiva non può mai costituire un vanto, quella preventiva, invece, sì. E questo perché è indubbio che un'attività turistica regolamentata e correttamente controllata è a beneficio sia degli esercenti e sia dei cittadini residenti».
Partito Democratico Giovinazzo
L'8 luglio scorso, infatti, come raccontato dalla nostra testata , il 54% delle attività commerciali era incappato nelle sanzioni amministrative sino ad un massimo di 694 euro dopo alcuni controlli della Polizia Locale. Sotto la lente d'ingrandimento dehors ed occupazioni di suolo pubblico. Sul tema è quindi intervenuto il Partito Democratico e noi vi proponiamo il comunicato integrale.
«In data 8 luglio scorso è stato pubblicato un articolo su una testata locale (GiovinazzoViva) circa i controlli effettuati dalla polizia locale su 70 esercenti in merito alle autorizzazioni per i dehors, i tavolini e gli arredi esterni ai locali, bar e ristoranti di Giovinazzo. Attività condivisibile, perché le regole esistono per essere rispettate. Ma, ed è uno spiacevole "ma", tra le attività sanzionate, pare ci siano anche esercenti incolpevoli, ed alcuni di loro, a fronte di tanto disagio, hanno dovuto inoltrare reclamo per vedersi poi annullare la sanzione comminata.
Le motivazioni? Principalmente due. La prima perché, in caso di rinnovo, come previsto dal relativo Regolamento Comunale recentemente modificato dal gruppo di maggioranza consiliare, occorre solo inviare una comunicazione all'ufficio SUAP comunale con la quale richiedere il rinnovo dell'autorizzazione almeno 30 (trenta) giorni prima della scadenza corredata da autocertificazione attestante il permanere del possesso dei requisiti previsti dal Regolamento e delle caratteristiche tecnico-costruttive della struttura autorizzata, nonché la regolarità tributaria nei confronti del Comune. E solo e soltanto in caso di irregolarità riscontrata dall'ufficio SUAP, il commerciante riceverà una comunicazione per diffidarlo a regolarizzare la propria posizione tributaria entro 30 (trenta) giorni dal ricevimento della comunicazione. La seconda perché ci sono autorizzazioni mai rilasciate per richieste inoltrate già da molto tempo, addirittura alcune nel 2019. Il periodo maldestro del Covid non è stato certamente favorevole, come pure le risorse umane dell'ufficio SUAP sono di certo sottodimensionate rispetto alla mole di lavoro da espletare, ma che colpa hanno alcuni esercenti di essere sanzionati per mancanze non a loro imputabili?
Invece altri Enti, come la Capitaneria di Porto, che ringraziamo per la loro preziosa attività, hanno assunto, a riguardo, una condotta lineare e responsabile. Ed è per questo che sollecitiamo l'Amministrazione a porre un freno a tale modus operandi, se non verso coloro i quali si dimostrano realmente irrispettosi delle regole e non anche verso coloro che devono vedersi ingiustamente sanzionati per carenza di coordinamento tra gli uffici preposti. L'attività repressiva non può mai costituire un vanto, quella preventiva, invece, sì. E questo perché è indubbio che un'attività turistica regolamentata e correttamente controllata è a beneficio sia degli esercenti e sia dei cittadini residenti».
Partito Democratico Giovinazzo