Sabato ha chiuso i battenti Artestate 2017
La rassegna per tre settimane nelle Sale del Bastione tra Personali e Collettive
lunedì 28 agosto 2017
05.30
La 20ª edizione di Artestate, svoltasi nelle Sale del Bastione poste accanto alla Concattedrale di Giovinazzo e chiusasi sabato scorso, 26 agosto, ha ricevuto una costante presenza di pubblico e riscontri positivi della critica su tutta la produzione artistica presentata da AM art Gallery di Antonella Merra, che ha organizzato l'evento.
Proprio lei ha così commentato questa rassegna: «Tanta attenzione è stata rivolta da parte dei visitatori, non solo giovinazzesi, dagli appassionati e dagli intenditori giunti da fuori città e che si sono organizzati per vedere la Mostra - ha affermato soddisfatta -.
Ho constatato la presenza di turisti stranieri, anche acquirenti, perché ho spedito opere in Olanda, Australia e a Londra. L'affluenza è stata tanta, per via del luogo che ospita la rassegna Artestate, che attrae con il suo scenario architettonico. Tuttavia posso affermare che la qualità delle proposte artistiche ha avuto anch'esso un ruolo importante in riferimento al risultato di pubblico che posso definire soddisfacente. La selezione da me curata di artisti ed opere provenienti da tutta Italia - ha concluso - ha avuto dunque il suo meritato riscontro, vista la presenza di nomi importanti del settore».
La Collettiva ha evidenziato il talento artistico, la creatività, lo studio e la ricerca sempre in evoluzione di tutti gli autori presenti.
In essa, a cui è stato dato titolo "Caos", sono state presentate originali proposte di più di trenta artisti che si sono cimentati nelle più svariate forme d'arte, dalla pittura alla scultura, dalla grafica alla fotografia. Poi, un posto speciale hanno rivestito le Personali di Fabrizio Borelli, Lucia Caricone in arte Lumetta, Mario D'Imperio e Biagio Achille.
L'artista e fotografo romano Fabrizio Borelli ha presentato in mostra la serie "Scents", giocando con cromatismi, luci ed ombre, con la sensualità, l'ironia ed una nitida allusione al corpo femminile.
Nella sua Personale l'artista Lumetta ha proposto la sua nuova collezione in cui le sue gigantesche ragnatele invitano il visitatore a pensare al limite e alle sfide dell'uomo attraverso la ricerca di nuovi linguaggi espressivi. L'artista Mario D'Imperio, romano di adozione ma di origine lucana, vincitore del Premio Natiolum 2016, nella sua nuova collezione Personale realizzata per Artestate, ha spaziato dalla pittura ad olio su tavola e su ceramica a terzo fuoco, all'encausto, recuperando tecniche tradizionali per la creazione di opere pregevoli.
Il maestro d'arte Biagio Achille, incontrato nella serata di chiusura, nella chiacchierata con noi ha illustrato il suo percorso artistico in cui ha prediletto il linguaggio figurativo classico, con chiari e continui riferimenti ai grandi maestri. La sua bella collezione di opere che si possono definire "interpretazioni" sono infatti un omaggio a Modigliani, a Caravaggio e da Van Gogh.
«Lo studio di questi grandi maestri mi ha sempre attratto - ha affermato il noto artista originario di Canosa di Puglia -. Mi deve colpire il sentimento dei volti che dipingo e rappresento. Ho fatto uno studio particolare sui lineamenti e sulle espressioni del volto - ha precisato - e mi piace cogliere negli sguardi le emozioni che quei volti stanno provando, ora malinconici, ora sognanti e dolci come nelle donne di Modigliani, oppure tormentati come accade in diverse opere in Caravaggio, definito il pittore maledetto, e da qualcuno un pazzo. Io direi - ha sottolineato - che si trattava solo di un estroso, viste le vicende affatto lineari della sua vita».
Biagio Achille è oggi un signore distinto di 88 anni, molto impegnato nel comunicare la sua arte che racconta di un glorioso passato e di un presente tutto da vivere.
Un presente in cui la nostra nazione sembra ben rappresentata, viste la tante belle opere in mostra nelle Sale del Bastione per quasi un mese. Merito senza dubbio degli artisti, ma anche della AM Art Gallery, che ha saputo coglierne le sfumature, dando spazio a tanto talento.
Proprio lei ha così commentato questa rassegna: «Tanta attenzione è stata rivolta da parte dei visitatori, non solo giovinazzesi, dagli appassionati e dagli intenditori giunti da fuori città e che si sono organizzati per vedere la Mostra - ha affermato soddisfatta -.
Ho constatato la presenza di turisti stranieri, anche acquirenti, perché ho spedito opere in Olanda, Australia e a Londra. L'affluenza è stata tanta, per via del luogo che ospita la rassegna Artestate, che attrae con il suo scenario architettonico. Tuttavia posso affermare che la qualità delle proposte artistiche ha avuto anch'esso un ruolo importante in riferimento al risultato di pubblico che posso definire soddisfacente. La selezione da me curata di artisti ed opere provenienti da tutta Italia - ha concluso - ha avuto dunque il suo meritato riscontro, vista la presenza di nomi importanti del settore».
La Collettiva ha evidenziato il talento artistico, la creatività, lo studio e la ricerca sempre in evoluzione di tutti gli autori presenti.
In essa, a cui è stato dato titolo "Caos", sono state presentate originali proposte di più di trenta artisti che si sono cimentati nelle più svariate forme d'arte, dalla pittura alla scultura, dalla grafica alla fotografia. Poi, un posto speciale hanno rivestito le Personali di Fabrizio Borelli, Lucia Caricone in arte Lumetta, Mario D'Imperio e Biagio Achille.
L'artista e fotografo romano Fabrizio Borelli ha presentato in mostra la serie "Scents", giocando con cromatismi, luci ed ombre, con la sensualità, l'ironia ed una nitida allusione al corpo femminile.
Nella sua Personale l'artista Lumetta ha proposto la sua nuova collezione in cui le sue gigantesche ragnatele invitano il visitatore a pensare al limite e alle sfide dell'uomo attraverso la ricerca di nuovi linguaggi espressivi. L'artista Mario D'Imperio, romano di adozione ma di origine lucana, vincitore del Premio Natiolum 2016, nella sua nuova collezione Personale realizzata per Artestate, ha spaziato dalla pittura ad olio su tavola e su ceramica a terzo fuoco, all'encausto, recuperando tecniche tradizionali per la creazione di opere pregevoli.
Il maestro d'arte Biagio Achille, incontrato nella serata di chiusura, nella chiacchierata con noi ha illustrato il suo percorso artistico in cui ha prediletto il linguaggio figurativo classico, con chiari e continui riferimenti ai grandi maestri. La sua bella collezione di opere che si possono definire "interpretazioni" sono infatti un omaggio a Modigliani, a Caravaggio e da Van Gogh.
«Lo studio di questi grandi maestri mi ha sempre attratto - ha affermato il noto artista originario di Canosa di Puglia -. Mi deve colpire il sentimento dei volti che dipingo e rappresento. Ho fatto uno studio particolare sui lineamenti e sulle espressioni del volto - ha precisato - e mi piace cogliere negli sguardi le emozioni che quei volti stanno provando, ora malinconici, ora sognanti e dolci come nelle donne di Modigliani, oppure tormentati come accade in diverse opere in Caravaggio, definito il pittore maledetto, e da qualcuno un pazzo. Io direi - ha sottolineato - che si trattava solo di un estroso, viste le vicende affatto lineari della sua vita».
Biagio Achille è oggi un signore distinto di 88 anni, molto impegnato nel comunicare la sua arte che racconta di un glorioso passato e di un presente tutto da vivere.
Un presente in cui la nostra nazione sembra ben rappresentata, viste la tante belle opere in mostra nelle Sale del Bastione per quasi un mese. Merito senza dubbio degli artisti, ma anche della AM Art Gallery, che ha saputo coglierne le sfumature, dando spazio a tanto talento.