Ritardi nelle corse: la STP si scusa con i pendolari e spiega
La causa sarebbe da ricercarsi nella protesta di alcuni lavoratori
martedì 29 ottobre 2019
Ritardi nelle corse, attese lunghe alle fermate e tempi di percorrenza che si sono dilatati. In tanti ci hanno scritto per protestare contro ciò che stava accadendo alla STP, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico extraurbano nella fascia costiera della Terra di Bari e della Provincia Bat.
Di seguito il comunicato stampa con cui l'azienda si scusa e spiega le ragioni di quanto si sta verificando dagli inizi di ottobre.
La S.T.P. S.p.A. Bari si scusa ancora con la propria clientela per i disagi che da qualche giorno sta subendo a causa di ritardi su talune linee. I ritardi sono dovuti ad azioni di protesta poste in essere da alcuni lavoratori sotto forma del cosiddetto "sciopero bianco", senza che ci siano ragioni comprensibili per l'Azienda in quanto le paventate situazioni critiche del traffico e il doveroso rispetto dei limiti di velocità imposti dal Codice della Strada, non sono affatto mutati in questi ultimi giorni; forse a questi lavoratori sono pervenute notizie tendenziose, assolutamente non corrispondenti al vero sullo stato della trattativa in corso fra azienda e organizzazioni sindacali per la modifica del Testo unico degli accordi aziendali, scaduto i 31 dicembre 2017.
Questi ritardi, verificatisi nei primi venti giorni del mese di ottobre su molte corse effettuate dall'Azienda, subito dopo l'avvio dei nuovi turni invernali, sono dovuti probabilmente ad una incomprensione sulle suddette trattative ed hanno indotto i lavoratori ad assumere iniziative autonome mediante forme di protesta, illegittime, rallentando a bella posta le corse a 30/40 km orari ed accumulando in tal modo ritardi con conseguenti gravi disagi alla clientela. Chiunque abbia diffuso notizie circa riduzioni delle retribuzioni in atto o su turni di lavoro massacranti ha affermato il falso. Né ci si può nascondere dietro un incarico sindacale per seminare odio e dire baggianate. In questi casi non si tratta di impedire o limitare l'esercizio della libertà e dell'attività sindacale, né tanto meno di limitare la libertà di opinione, ma di evitare di fare terrorismo psicologico nei confronti degli stessi lavoratori e dell'Azienda. La S.T.P. S.p.A. assicura, pronta a dimostrarlo in tutte le sedi, che:
- la proposta avanzata dall'Azienda, peraltro ritirata su richiesta dei sindacati proprio per sgomberare qualsiasi dubbio, non comportava la riduzione di nemmeno un centesimo delle retribuzioni (si è parlato addirittura di 300 euro al mese), e ciò è stato affermato dalla dirigenza aziendale al tavolo come risulta dai verbali delle varie riunioni sindacali, anzi, agendo su Premio di risultato, finalizzato a realizzare incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base di criteri predefiniti, le retribuzioni complessive potranno aumentare; i turni di servizio invernali posti in essere dal 1° ottobre, peraltro ritirati aderendo alla richiesta dei sindacati, erano conformi alla normativa legale e contrattuale in materia, non erano per nulla, come è stato definito, massacranti, giacché tutti erano al di sotto dell'impegno lavorativo giornaliero previsto dal CCNL e dagli accordi aziendali con una prestazione lavorativa che non superava l'orario contrattuale giornaliero. Alcuni addirittura comportavano e comportano poco più di 4 ore di guida effettiva giornaliera;
- è stata istituita sempre su richiesta dei sindacati, e i lavori sono in atto, una commissione paritetica allo scopo di effettuare un rilevamento oggettivo in contradditorio sui tempi di percorrenza delle singole corse e di esaminare congiuntamente i nuovi turni di lavoro.
Ci sarebbero quindi tutte le condizioni per migliorare il servizio e per contemperare le esigenze dei lavoratori e contenere in un tempo i costi aziendali, con un sereno e pacato confronto sindacale, ma soprattutto per andare incontro alle esigenze di chi viaggia con i mezzi pubblici, veri "virtuosi" della mobilità a cui l'azienda guarda e guarderà sempre con la massima attenzione ed il massimo rispetto. Il confronto in azienda è ripreso con quattro sigle sindacali e ci auguriamo che prima o poi la delegazione sindacale sia al completo con l'auspicio che si possa al più presto convenire ad un accordo su tutti i temi oggetto della trattativa in corso. È comunque preciso impegno e dovere della Società intervenire per porre fine ai suddetti disagi della nostra clientela, sorti a causa delle azioni poste in essere da alcuni lavoratori, che stanno esponendo con il loro comportamento, l'Azienda ad un grave nocumento in termini di passeggeri che potrebbero smettere di utilizzare i servizi S.T.P. e soprattutto sul piano contrattale con il COTRAP e tra quest'ultimo e gli Enti affidanti, nei quali sono stabiliti precisi programmi di esercizio che le aziende, come la S.T.P. , sono tenute a rispettare.
Di seguito il comunicato stampa con cui l'azienda si scusa e spiega le ragioni di quanto si sta verificando dagli inizi di ottobre.
La S.T.P. S.p.A. Bari si scusa ancora con la propria clientela per i disagi che da qualche giorno sta subendo a causa di ritardi su talune linee. I ritardi sono dovuti ad azioni di protesta poste in essere da alcuni lavoratori sotto forma del cosiddetto "sciopero bianco", senza che ci siano ragioni comprensibili per l'Azienda in quanto le paventate situazioni critiche del traffico e il doveroso rispetto dei limiti di velocità imposti dal Codice della Strada, non sono affatto mutati in questi ultimi giorni; forse a questi lavoratori sono pervenute notizie tendenziose, assolutamente non corrispondenti al vero sullo stato della trattativa in corso fra azienda e organizzazioni sindacali per la modifica del Testo unico degli accordi aziendali, scaduto i 31 dicembre 2017.
Questi ritardi, verificatisi nei primi venti giorni del mese di ottobre su molte corse effettuate dall'Azienda, subito dopo l'avvio dei nuovi turni invernali, sono dovuti probabilmente ad una incomprensione sulle suddette trattative ed hanno indotto i lavoratori ad assumere iniziative autonome mediante forme di protesta, illegittime, rallentando a bella posta le corse a 30/40 km orari ed accumulando in tal modo ritardi con conseguenti gravi disagi alla clientela. Chiunque abbia diffuso notizie circa riduzioni delle retribuzioni in atto o su turni di lavoro massacranti ha affermato il falso. Né ci si può nascondere dietro un incarico sindacale per seminare odio e dire baggianate. In questi casi non si tratta di impedire o limitare l'esercizio della libertà e dell'attività sindacale, né tanto meno di limitare la libertà di opinione, ma di evitare di fare terrorismo psicologico nei confronti degli stessi lavoratori e dell'Azienda. La S.T.P. S.p.A. assicura, pronta a dimostrarlo in tutte le sedi, che:
- la proposta avanzata dall'Azienda, peraltro ritirata su richiesta dei sindacati proprio per sgomberare qualsiasi dubbio, non comportava la riduzione di nemmeno un centesimo delle retribuzioni (si è parlato addirittura di 300 euro al mese), e ciò è stato affermato dalla dirigenza aziendale al tavolo come risulta dai verbali delle varie riunioni sindacali, anzi, agendo su Premio di risultato, finalizzato a realizzare incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base di criteri predefiniti, le retribuzioni complessive potranno aumentare; i turni di servizio invernali posti in essere dal 1° ottobre, peraltro ritirati aderendo alla richiesta dei sindacati, erano conformi alla normativa legale e contrattuale in materia, non erano per nulla, come è stato definito, massacranti, giacché tutti erano al di sotto dell'impegno lavorativo giornaliero previsto dal CCNL e dagli accordi aziendali con una prestazione lavorativa che non superava l'orario contrattuale giornaliero. Alcuni addirittura comportavano e comportano poco più di 4 ore di guida effettiva giornaliera;
- è stata istituita sempre su richiesta dei sindacati, e i lavori sono in atto, una commissione paritetica allo scopo di effettuare un rilevamento oggettivo in contradditorio sui tempi di percorrenza delle singole corse e di esaminare congiuntamente i nuovi turni di lavoro.
Ci sarebbero quindi tutte le condizioni per migliorare il servizio e per contemperare le esigenze dei lavoratori e contenere in un tempo i costi aziendali, con un sereno e pacato confronto sindacale, ma soprattutto per andare incontro alle esigenze di chi viaggia con i mezzi pubblici, veri "virtuosi" della mobilità a cui l'azienda guarda e guarderà sempre con la massima attenzione ed il massimo rispetto. Il confronto in azienda è ripreso con quattro sigle sindacali e ci auguriamo che prima o poi la delegazione sindacale sia al completo con l'auspicio che si possa al più presto convenire ad un accordo su tutti i temi oggetto della trattativa in corso. È comunque preciso impegno e dovere della Società intervenire per porre fine ai suddetti disagi della nostra clientela, sorti a causa delle azioni poste in essere da alcuni lavoratori, che stanno esponendo con il loro comportamento, l'Azienda ad un grave nocumento in termini di passeggeri che potrebbero smettere di utilizzare i servizi S.T.P. e soprattutto sul piano contrattale con il COTRAP e tra quest'ultimo e gli Enti affidanti, nei quali sono stabiliti precisi programmi di esercizio che le aziende, come la S.T.P. , sono tenute a rispettare.