Ritardi, cancellazioni e treni affollati: a Giovinazzo pendolari nuovamente infuriati

Protestano anche i politici locali. La gente: «Per noi ogni mattina un'odissea»

martedì 9 novembre 2021
A cura di Gianluca Battista
Continua il calvario di centinaia di pendolari sulla tratta Foggia-Bari di Rete Ferroviaria Italiana.
I treni regionali subiscono spesso ritardi, cancellazioni e sono sempre molto affollati, inevitabilmente affollati, nella prima fascia oraria mattutina.

IL FATTO

È successo di nuovo ieri, lunedì 8 novembre, quando il treno per Bari Centrale delle ore 7.56 è stato soppresso ed in tanti si sono ritrovati sul regionale che parte da Giovinazzo alle 8.10, in ritardo e carico di pendolari.
Precedentemente i due treni locali diretti dalla cittadina adriatica verso il capoluogo, in partenza rispettivamente alle 7.26 ed alle 7.40, sono arrivati a Bari Centrale con 17 e 38 minuti di ritardo, fatali per uno studente o per un lavoratore che avrebbe dovuto prendere servizio entro le 8.00.
Disservizi continui, ieri spiegati da Trenitalia con l'accumulo dei ritardi risalenti alla sera prima, quando un uomo era stato investito nella stazione di Bisceglie. Sta di fatto che sono sul piede di guerra i pendolari biscegliesi, molfettesi, giovinazzesi ed i residenti nei quartieri nord del capoluogo, a Santo Spirito e Palese, questi ultimi già penalizzati da anni nella vita quotidiana dal mancato interramento della linea ferroviaria.
La domanda rivolta all'Assessorato regionale ai Trasporti ed al gruppo Ferrovie dello Stato è il medesimo: «Per noi ogni mattina è un'odissea. Paghiamo abbonamenti e biglietti e siamo trattati da carro bestiame, nonostante gli sforzi del personale, che fa i salti mortali per consentirci di salire a bordo. In tempi di emergenza sanitaria dove sono le istituzioni che fanno propaganda sulla sicurezza nei nostri trasporti?».

LA POSIZIONE DI MICHELANGELO CAVONE

A testimoniare il caos davanti a cui si sono trovati i pendolari nella stazione di Bari-Palese ieri, 8 novembre, ci ha pensato il presidente del Consiglio comunale barese, Michelangelo Cavone (PD), che postando un video ha scritto di trovare «tutto questo inaccettabile. È vergognoso che ragazzi e ragazze siano costretti a viaggiare in condizioni che violano totalmente totalmente le disposizioni governative per il contenimento dell'emergenza epidemiologica. È inammissibile che Trenitalia continui non solo a non incrementare corse ma addirittura a sopprimerle. Ho chiesto un incontro urgente con i rappresentanti di Trenitalia per porre fine a questo enorme disagio. Tutti abbiamo bisogno di tornare ad una vita normale ed abbiamo il diritto di farlo in sicurezza e serenità».

DURA LA CONSIGLIERA ANTONELLA MARZELLA

«Sono mesi che viaggiamo in condizioni che violano la normativa anti-Covid - ha tuonato la consigliera comunale di Giovinazzo, Antonella Marzella, pendolare ogni giorno verso il capoluogo - e questo perché ci sono ritardi e soppressioni continue di treni. Non se ne può più ed ogni volta che si chiedono spiegazioni a Trenitalia in merito all'affollamento rispondono con un semplice "stiamo viaggiando nel rispetto delle regole", per poi fare la conta di chi scende e chi sale a bordo ad ogni stazione. Siamo stanchi - ha concluso l'esponente di Forza Italia - di pagare l'abbonamento ogni mese e subire disservizi continui, come se il virus non ci fosse e non ci trovassimo già in una situazione emergenziale. Chiedo pertanto un intervento tempestivo all'assessorato regionale ai Trasporti, affinché si faccia piena luce su quanto sta accadendo da troppe settimane nella tratta tra Barletta e Bari».