Ristrutturazione dell'IVE, Depalma ha incontrato Decaro

De Matteo: «Sediamoci al tavolo dopo aver risolto il contenzioso con la ASL Ba»

venerdì 13 gennaio 2017
A cura di Gianluca Battista
Una visione strategica comune che guardi al futuro prossimo ed a lungo termine dell'Istituto Vittorio Emanuele II.

Questo lo scopo che Tommaso Depalma, Sindaco di Giovinazzo, intende raggiungere di comune accordo con Antonio Decaro, dopo aver scritto anche al Governatore pugliese, Michele Emiliano. L'immobile è gestito dalla Città Metropolitana grazie all'azione del delegato, Nicola De Matteo, e Depalma vorrebbe comprendere quali margini ci siano per una sua definitiva ristrutturazione e riqualificazione.

L'ex convento domenicano copre una superficie di 20.000 metri quadrati tra spazi all'aperto e spazi coperti ed è, da un po' di tempo, tornato ad essere uno dei punti di riferimenti ineludibili per la cultura a Giovinazzo e non solo. Il legame della città con quello che fu convento ed istituto di educazione e formazione affonda le sue radici nella storia degli ultimi tre secoli.

Una svolta potrebbe esserci a breve, intanto Antonio Decaro, nonostante il primo incontro fosse interlocutorio, «ha subito condiviso lo spirito dell'iniziativa e l'esigenza di avere un'unica visone strategica per la rivalutazione dell'immobile». La speranza è che si arrivi in tempi non troppo lunghi (conosciamo bene le difficoltà della burocrazia) a mettere un punto fermo che porti alla ristrutturazione e riqualificazione di quell'immobile, premiando anche il lavoro di De Matteo.

Lo stesso Delegato, ha commentato così la notizia: «Sono conscio dal primo giorno del mio incarico a Giovinazzo quanto quella struttura sia nel cuore della gente e per questo so che per valorizzarla bisognerà seguire tre direttrici: quella del contenitore culturale, in parte già seguita, quella del riferimento turistico e l'ultima afferente al sociale. Tutto questo - ha poi chiosato - lo si potrà fare solo dopo un ulteriore step, vale a dire la risoluzione del contenzioso in atto con la ASL Ba, in cui la Città Metropolitana è difesa dal bravo avvocato Giovanni Nardelli. Solo allora potremo serenamente sederci ad un tavolo e programmare il futuro a lungo termine dell'IVE».