Ripartenza e futuro delle attività commerciali e ricettive: le considerazioni dell'ARAC Giovinazzo
Stoccate agli amministratori e richiesta di certezze in una nota
mercoledì 3 marzo 2021
C'è bisogno di certezze. Lo chiedono i ristoratori, gli albergatori ed i commercianti giovinazzesi riuniti sotto la sigla ARAC. In una nota, seguita ad un incontro nell'Aula Consiliare "Luigi Pignatelli", dal gruppo cercano di focalizzare l'attenzione sul futuro a medio termine, sulle possibili ripartenze estive, sull'idea di domani che - avvertono - l'Amministrazione comunale di Giovinazzo sembra non avere. Le loro considerazioni in uno scritto che vi riproponiamo integralmente.
«Precisiamo innanzitutto che l'ARAC è un'associazione regolarmente costituita e registrata. È l'unica associazione di categoria di Giovinazzo che può interfacciarsi con le pubbliche amministrazioni. Ha un direttivo regolarmente costituito e peraltro funzionante che, anche in periodi di grande difficoltà come questo, sta facendo grandi sforzi per tentare di dare supporto a diversi esercenti che purtroppo, a Giovinazzo come in altri posti, non hanno alcun tipo di sostegno concreto. In questa fase ha allacciato collaborazioni con validissimi professionisti locali e non per attivare tutte quelle iniziative che possono essere di aiuto, in alcuni casi inderogabile, per le attività commerciali che ne avessero bisogno. Passate le limitazioni che la pandemia in atto sta comportando, si procederà alla rielezione delle cariche sociali e del Presidente.
I commercianti della Piazza e del Centro Storico hanno ricevuto, nei giorni scorsi, una convocazione per partecipare a un incontro. Oggetto dell'incontro, convocato dal comando della Polizia Locale, era il piano dei parcheggi per il prossimo periodo primaverile-estivo. L'incontro si è svolto lo scorso giovedì (18 febbraio) nella sala consiliare del municipio.
Mettendo per il momento da parte le tematiche relative all'incontro, e soprattutto il Comando di Polizia Locale, prendiamo atto del fatto che l'Amministrazione comunale ha deciso, con le solite modalità, che: 1. Le associazioni di categoria non meritano alcun concreto segnale di coinvolgimento, perché l'associazione scrivente, che, pur tra tante difficoltà, continua a raccogliere le preoccupazioni di commercianti e ristoratori che attraversano da un anno la crisi più nera dal dopoguerra ad oggi, non ha ricevuto alcun invito. 2. Proprio in questo contesto, l'Amministrazione comunale, contrariamente a quanto successo in innumerevoli altre città della Provincia, della Regione e dell'Italia intera, non è riuscita finora a trovare alcuna forma di sostegno concreto alle attività stesse, se non una parziale riduzione della TOSAP, peraltro sancite da alcuni DPCM del governo centrale, che riescono a mala pena a far rientrare le stesse imposizioni a livelli normali, visto che il comune negli ultimi anni si è contraddistinto per l'esorbitante livello delle tassazioni locali (da record italiano). Nonostante le premesse, l'ARAC continua imperterrita a credere nel territorio, nelle attività e nel rinsavimento delle amministrazioni comunali, nella speranza che, alla fine, si riesca a comprendere che le attività commerciali costituiscono l'asse portante dell'economia cittadina e qualsiasi ipotesi di crescita, che, per la verità, non si riesce a intravedere, deve passare attraverso il coinvolgimento delle attività e dei cittadini. Entrando nel merito delle questioni trattate, in particolare del piano parcheggi, ovviamente nessuna novità, se non la riproposizione di aree che, nel corso degli anni, non hanno risposto alle aspettative: l'area mercatale e l'area interna alla sede del Poliambulatorio ASL. Ci proponiamo, nonostante tutto, di dare ancora il nostro contributo. 1. L'efficacia dei parcheggi periferici è subordinata alla realizzazione di un piano più articolato che impedisca o quantomeno disincentivi la sosta nelle aree del centro. A nostro avviso, quindi, anche sulla base dei tanti tentativi fatti negli scorsi anni, non si avranno risultati apprezzabili se il centro cittadino rimane disponibile alla sosta, anche se a pagamento. 2. L'ARAC si rende disponibile a farsi promotrice di iniziative mirate, attraverso specifiche campagne di comunicazione, anche delle singole attività verso i propri clienti. 3. L'utilizzo del parcheggio sul lungomare di levante presso il poliambulatorio ASL presuppone la sistemazione degli spazi interni, la loro pulizia e la predisposizione della segnaletica adeguata. Inoltre, per una più facile fruibilità del posto, sarebbe opportuno predisporre un'apertura lungo il perimetro fronte mare, lasciando l'apertura attualmente disponibile come uscita. 4. Nel corso dell'incontro si è anche parlato dell'esperienza della scorsa estate, a nostro avviso deprimente, dell'occupazione di spazi della piazza per allocare tavoli e sedie per i clienti delle attività ristorative. La gestione di quelle aree, e ancora di più la regolamentazione superficiale che avrebbe dovuto gestirne le modalità, fu in linea con l'attenzione che questa amministrazione ha dato alle attività ristorative in questi anni, cioè nulla. Eppure non è difficile guardarsi un po' intorno, capire che non basta un incontro e l'idea di grandezza di cui qualcuno sembra essere affetto, che non si fanno passi avanti se non si lavora ad un progetto organico di sviluppo turistico, che se lo stesso non parte, difficilmente si potranno mai raggiungere risultati. Alcune esperienze vicino a noi dimostrano proprio questo: programmazione, progettazione, reperimento di fondi e, soprattutto, visione, in un quadro di assieme che non si è visto e, quel che è peggio, non si vede».
ARAC GIOVINAZZO
«Precisiamo innanzitutto che l'ARAC è un'associazione regolarmente costituita e registrata. È l'unica associazione di categoria di Giovinazzo che può interfacciarsi con le pubbliche amministrazioni. Ha un direttivo regolarmente costituito e peraltro funzionante che, anche in periodi di grande difficoltà come questo, sta facendo grandi sforzi per tentare di dare supporto a diversi esercenti che purtroppo, a Giovinazzo come in altri posti, non hanno alcun tipo di sostegno concreto. In questa fase ha allacciato collaborazioni con validissimi professionisti locali e non per attivare tutte quelle iniziative che possono essere di aiuto, in alcuni casi inderogabile, per le attività commerciali che ne avessero bisogno. Passate le limitazioni che la pandemia in atto sta comportando, si procederà alla rielezione delle cariche sociali e del Presidente.
I commercianti della Piazza e del Centro Storico hanno ricevuto, nei giorni scorsi, una convocazione per partecipare a un incontro. Oggetto dell'incontro, convocato dal comando della Polizia Locale, era il piano dei parcheggi per il prossimo periodo primaverile-estivo. L'incontro si è svolto lo scorso giovedì (18 febbraio) nella sala consiliare del municipio.
Mettendo per il momento da parte le tematiche relative all'incontro, e soprattutto il Comando di Polizia Locale, prendiamo atto del fatto che l'Amministrazione comunale ha deciso, con le solite modalità, che: 1. Le associazioni di categoria non meritano alcun concreto segnale di coinvolgimento, perché l'associazione scrivente, che, pur tra tante difficoltà, continua a raccogliere le preoccupazioni di commercianti e ristoratori che attraversano da un anno la crisi più nera dal dopoguerra ad oggi, non ha ricevuto alcun invito. 2. Proprio in questo contesto, l'Amministrazione comunale, contrariamente a quanto successo in innumerevoli altre città della Provincia, della Regione e dell'Italia intera, non è riuscita finora a trovare alcuna forma di sostegno concreto alle attività stesse, se non una parziale riduzione della TOSAP, peraltro sancite da alcuni DPCM del governo centrale, che riescono a mala pena a far rientrare le stesse imposizioni a livelli normali, visto che il comune negli ultimi anni si è contraddistinto per l'esorbitante livello delle tassazioni locali (da record italiano). Nonostante le premesse, l'ARAC continua imperterrita a credere nel territorio, nelle attività e nel rinsavimento delle amministrazioni comunali, nella speranza che, alla fine, si riesca a comprendere che le attività commerciali costituiscono l'asse portante dell'economia cittadina e qualsiasi ipotesi di crescita, che, per la verità, non si riesce a intravedere, deve passare attraverso il coinvolgimento delle attività e dei cittadini. Entrando nel merito delle questioni trattate, in particolare del piano parcheggi, ovviamente nessuna novità, se non la riproposizione di aree che, nel corso degli anni, non hanno risposto alle aspettative: l'area mercatale e l'area interna alla sede del Poliambulatorio ASL. Ci proponiamo, nonostante tutto, di dare ancora il nostro contributo. 1. L'efficacia dei parcheggi periferici è subordinata alla realizzazione di un piano più articolato che impedisca o quantomeno disincentivi la sosta nelle aree del centro. A nostro avviso, quindi, anche sulla base dei tanti tentativi fatti negli scorsi anni, non si avranno risultati apprezzabili se il centro cittadino rimane disponibile alla sosta, anche se a pagamento. 2. L'ARAC si rende disponibile a farsi promotrice di iniziative mirate, attraverso specifiche campagne di comunicazione, anche delle singole attività verso i propri clienti. 3. L'utilizzo del parcheggio sul lungomare di levante presso il poliambulatorio ASL presuppone la sistemazione degli spazi interni, la loro pulizia e la predisposizione della segnaletica adeguata. Inoltre, per una più facile fruibilità del posto, sarebbe opportuno predisporre un'apertura lungo il perimetro fronte mare, lasciando l'apertura attualmente disponibile come uscita. 4. Nel corso dell'incontro si è anche parlato dell'esperienza della scorsa estate, a nostro avviso deprimente, dell'occupazione di spazi della piazza per allocare tavoli e sedie per i clienti delle attività ristorative. La gestione di quelle aree, e ancora di più la regolamentazione superficiale che avrebbe dovuto gestirne le modalità, fu in linea con l'attenzione che questa amministrazione ha dato alle attività ristorative in questi anni, cioè nulla. Eppure non è difficile guardarsi un po' intorno, capire che non basta un incontro e l'idea di grandezza di cui qualcuno sembra essere affetto, che non si fanno passi avanti se non si lavora ad un progetto organico di sviluppo turistico, che se lo stesso non parte, difficilmente si potranno mai raggiungere risultati. Alcune esperienze vicino a noi dimostrano proprio questo: programmazione, progettazione, reperimento di fondi e, soprattutto, visione, in un quadro di assieme che non si è visto e, quel che è peggio, non si vede».
ARAC GIOVINAZZO