Rimosso pannello che ricordava Enzo Castrignano: la rabbia dell'Osservatorio per la Legalità

La nota che ricostruisce la vicenda

venerdì 17 gennaio 2020 15.38
A cura di La Redazione
La Polizia Locale di Giovinazzo ha rimosso il pannello in plexiglas che ricordava Vincenzo Castrignano, medico amatissimo e tra i fondatori di PrimaVera Alternativa. Il pannello era stato apposto alla base della stele sul molo di sottovento, a Ponente, nel giorno del primo anniversario dalla sua scomparsa.

Non si è quindi trattato di un atto vandalico, come in un primo momento si era pensato, ma di una precisa azione dopo la segnalazione di qualcuno. La ricostruzione dei fatti la affidiamo al racconto dell'Osservatorio per la Legalità e la difesa del Bene Comune proposta attraverso la pagina Facebook ufficiale.

«È stato rimosso il pannello in plexiglas apposto in questi giorni alla base della Stele per ricordare il compianto Enzo Castrignano. Un piccolo omaggio posto su quella stele, che Enzo ha così fortemente voluta e desiderata fino negli ultimi giorni di vita. Dinanzi ad un atto grave, ad uno sgarbo ignobile fatto ad una persona deceduta e a tutta la città che ha conosciuto, stimato e amato il caro Enzo non si può che pensare ad un atto vandalico!
E invece no!

Non di furto si è trattato - spiegano dall'Osservatorio -, ma della rimozione del pannello mobile operata dai Vigili su segnalazione di avvenuto danneggiamento di monumento pubblico da parte parrebbe addirittura di un Consigliere comunale!!! Ma quale danneggiamento?? - si chiedono -. Chi ha deciso di intervenire, perfettamente a conoscenza dell'iniziativa dell'Osservatorio, per esserne stato informato sia tramite i social che attraverso formale lettera pec, ritiene dunque che chi la stele l'ha voluta, pensata, progettata, realizzata (e pagata), cioè noi, improvvisamente impazziti, avremmo deciso di danneggiarla!!».

In tanti sono rimasti perplessi della decisione, tanto più che si trattava di un omaggio dovuto ad un uomo pressoché unanimemente riconosciuto come una figura di statura superiore nel panorama politico, associazionistico e culturale cittadino.

«È del tutto evidente - continuano dall'Osservatorio - che questa motivazione non sta in piedi e, purtroppo, le ragioni della vergognosa rimozione di quel pannello appaiono adesso ben altre e particolarmente ignobili! Tra l'altro, questa lodevole foga di "risistemare" la stele mal si concilia con la circostanza che da mesi abbiamo segnalato che il monumento è al buio. Qualcuno si è affannato a cambiare il faretto? Nessuno! Adesso il foglio di plexiglas che riporta un saluto ad un defunto tanto caro alla città, è stato subito rimosso! Se chi ha ordinato di farlo avesse avuto la prudenza, non diciamo la cortesia, di interpellarci, avrebbe saputo che la stele, da progetto, è stata predisposta per accogliere alla base un pannello mobile per veicolare, in momenti e occasioni particolari, frasi e insegnamenti di don Tonino o di Altri, per farne così non un monumento "morto", ma un totem parlante, in favore della città.
È previsto, ad esempio, che in occasione della prossima marcia diocesana della pace, la stele riporti una frase sul tema, e così via per eventi e occasioni particolari.
Nessuno invece, prima di intervenire, si è peritato di capire e conoscere.
È prevalsa
- è la posizione molto forte finale - la volontà di censura, di tornare a colpire un uomo, anche da morto. Solo vergogna!».