Rifiuti: nessun accordo con l'ATO di Taranto
Domani sarà garantita la raccolta dei rifiuti. La palla passa ora nelle mani di Emiliano
venerdì 7 agosto 2015
1.59
L'Ambito Territoriale di Taranto dice no al conferimento dei rifiuti urbani giovinazzesi nell'impianto di Massafra e il rischio, concreto, che la spazzatura resti per strada c'è e, stavolta, è davvero dietro l'angolo.
«La situazione di emergenza rifiuti che ormai si è manifestata da molti mesi, - scrive in una nota ufficiale l'Amministrazione comunale - si è sempre più aggravata e, a seguito della sospensione dell'attività nell'impianto di biostabilizzazione di Giovinazzo è diventata crisi profonda con il rischio di non poter raccogliere i rifiuti in città per mancanza del luogo di conferimento».
«Da due giorni - si legge ancora - i Sindaci di Giovinazzo, Corato e Gravina con le rispettive Amministrazioni sono in fermento e si susseguono le riunioni e le telefonate con i responsabili dell'ATO, della Regione Puglia e dei vari enti competenti in materia al fine di scongiurare l'emergenza sanitaria e il disservizio ai cittadini. In attesa di risolvere la situazione e riprendere l'attività presso l'impianto di Giovinazzo è necessario che l'ATO e la Regione Puglia individuino un'altra discarica di destinazione per i rifiuti delle tre città. È stato individuato l'impianto pubblico di Massafra gestito dalla CISA, impianto che si trova in provincia di Taranto ed è dunque necessario acquisire la disponibilità da parte dell'ATO di Taranto».
L'annunciato accordo di cooperazione tra i due Ambiti Territoriali Ottimali (quello di Bari e quello di Taranto), non è stato però formalizzato, impedendo di fatto il conferimento dei rifiuti urbani nell'impianto di Massafra. Insomma la montagna non ha partorito nemmeno il classico topolino con tutto quello che ne consegue, compresa la reale eventualità che dai prossimi giorni i cassonetti potranno essere ricolmi d'immondizia.
«Al momento - confermano da Palazzo di Città - non è stato formalizzato il conferimento dei rifiuti urbani nell'impianto di Massafra in quanto non è stato approvato l'ipotizzato accordo di cooperazione tra gli ATO di Bari e Taranto in quanto la riunione a Taranto è andata deserta». Insomma ieri si è capito che, per i comuni di Giovinazzo, Corato e Gravina di Puglia (gli altri due comuni che condividono la stessa emergenza, nda), sarebbe stato impossibile conferire i propri rifiuti.
I primi cittadini di Giovinazzo, Corato e Gravina di Puglia sono stati altresì invitati a disporre il divieto di conferimento dei rifiuti indifferenziati nella giornata di domani, «tuttavia in virtù di una soluzione temporanea concordata con Daneco Impianti - annuncia l'Amministrazione comunale - è stato scongiurato il rischio di lasciare i rifiuti in città».
La stessa squadra di governo cittadina si scaglia contro chi non ha concesso l'utilizzo del sito di Massafra: «Purtroppo la mancata decisione dell'ATO di Taranto ha conseguenze gravi per i tre comuni interessati da questa emergenza e dimostra una mancanza di solidarietà e cooperazione tra i diversi territori della regione».
I tre Sindaci si sono quindi rivolti al Presidente della Regione Puglia e ai responsabili regionali dell'Ufficio Rifiuti per individuare una soluzione che risolva l'emergenza. La palla passa ora nelle mani di Michele Emiliano «che, con una decisione d'imperio, potrebbe autorizzare il conferimento dei rifiuti nella discarica di Massafra - spiegano da Palazzo di Città - in attesa della riapertura dell'impianto di Giovinazzo. Tutto ciò al fine di scongiurare un'emergenza igienico-sanitaria gravissima».
«La situazione di emergenza rifiuti che ormai si è manifestata da molti mesi, - scrive in una nota ufficiale l'Amministrazione comunale - si è sempre più aggravata e, a seguito della sospensione dell'attività nell'impianto di biostabilizzazione di Giovinazzo è diventata crisi profonda con il rischio di non poter raccogliere i rifiuti in città per mancanza del luogo di conferimento».
«Da due giorni - si legge ancora - i Sindaci di Giovinazzo, Corato e Gravina con le rispettive Amministrazioni sono in fermento e si susseguono le riunioni e le telefonate con i responsabili dell'ATO, della Regione Puglia e dei vari enti competenti in materia al fine di scongiurare l'emergenza sanitaria e il disservizio ai cittadini. In attesa di risolvere la situazione e riprendere l'attività presso l'impianto di Giovinazzo è necessario che l'ATO e la Regione Puglia individuino un'altra discarica di destinazione per i rifiuti delle tre città. È stato individuato l'impianto pubblico di Massafra gestito dalla CISA, impianto che si trova in provincia di Taranto ed è dunque necessario acquisire la disponibilità da parte dell'ATO di Taranto».
L'annunciato accordo di cooperazione tra i due Ambiti Territoriali Ottimali (quello di Bari e quello di Taranto), non è stato però formalizzato, impedendo di fatto il conferimento dei rifiuti urbani nell'impianto di Massafra. Insomma la montagna non ha partorito nemmeno il classico topolino con tutto quello che ne consegue, compresa la reale eventualità che dai prossimi giorni i cassonetti potranno essere ricolmi d'immondizia.
«Al momento - confermano da Palazzo di Città - non è stato formalizzato il conferimento dei rifiuti urbani nell'impianto di Massafra in quanto non è stato approvato l'ipotizzato accordo di cooperazione tra gli ATO di Bari e Taranto in quanto la riunione a Taranto è andata deserta». Insomma ieri si è capito che, per i comuni di Giovinazzo, Corato e Gravina di Puglia (gli altri due comuni che condividono la stessa emergenza, nda), sarebbe stato impossibile conferire i propri rifiuti.
I primi cittadini di Giovinazzo, Corato e Gravina di Puglia sono stati altresì invitati a disporre il divieto di conferimento dei rifiuti indifferenziati nella giornata di domani, «tuttavia in virtù di una soluzione temporanea concordata con Daneco Impianti - annuncia l'Amministrazione comunale - è stato scongiurato il rischio di lasciare i rifiuti in città».
La stessa squadra di governo cittadina si scaglia contro chi non ha concesso l'utilizzo del sito di Massafra: «Purtroppo la mancata decisione dell'ATO di Taranto ha conseguenze gravi per i tre comuni interessati da questa emergenza e dimostra una mancanza di solidarietà e cooperazione tra i diversi territori della regione».
I tre Sindaci si sono quindi rivolti al Presidente della Regione Puglia e ai responsabili regionali dell'Ufficio Rifiuti per individuare una soluzione che risolva l'emergenza. La palla passa ora nelle mani di Michele Emiliano «che, con una decisione d'imperio, potrebbe autorizzare il conferimento dei rifiuti nella discarica di Massafra - spiegano da Palazzo di Città - in attesa della riapertura dell'impianto di Giovinazzo. Tutto ciò al fine di scongiurare un'emergenza igienico-sanitaria gravissima».