Rifiuti dal Lazio in Puglia: i parlamentari 5 Stelle non ci stanno
Nota congiunta per criticare la scelta della Regione
mercoledì 16 maggio 2018
5.08
Fa discutere la decisione della Regione Puglia di accettare l'arrivo sul nostro territorio di rifiuti provenienti dal Lazio. Dure le prese di posizione di diversi schieramenti politici, tra cui il MoVimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi aveva fatto sentire la sua voce attraverso i Consiglieri regionali.
Nelle scorse ore, quasi a spiegare ancor meglio la posizione pentastellata, sono intervenuti anche i parlamentari neo-eletti sul nostro territorio: «Sulla possibilità che la Regione Puglia accetti i rifiuti provenienti dalla Regione Lazio insistono almeno tre punti critici - evidenziano -. Si tratta prima di tutto di una scelta politica: non è ancora chiaro se la Puglia si occuperà del solo trattamento meccanico biologico, oppure procederà anche con lo smaltimento; infine si continuerà ad ingrassare le casse dei proprietari privati delle discariche - è l'accusa più forte - che già da tempo giovano di ingenti introiti, dato che la Puglia è notoriamente coacervo di rifiuti interregionali provenienti da tutta Italia. Basti pensare che nel solo 2016 - hanno sottolineato deputati e senatrici grilline del territorio -, quasi mezzo milione di tonnellate di rifiuti smaltiti in Puglia provenivano dalla Campania».
La chiosa fotografa il quadro oggettivo in cui si trova il tacco d'Italia ancora oggi e non lesina stoccate alla gestione laziale di centro-sinistra: «In un territorio che ancora non si avvale di un sistema industriale di gestione rifiuti in linea con gli obiettivi europei dell'economia circolare - si legge -, dove lo smaltimento è la pratica più utilizzata piuttosto che il riciclo e il riuso, il governatore Emiliano rischia di aprire le porte all'incapacità della Regione Lazio, la cui inadeguatezza nel pianificare il ciclo dei rifiuti regionale oggi rischia di mettere in seria difficoltà l'amministrazione capitolina».
Nelle scorse ore, quasi a spiegare ancor meglio la posizione pentastellata, sono intervenuti anche i parlamentari neo-eletti sul nostro territorio: «Sulla possibilità che la Regione Puglia accetti i rifiuti provenienti dalla Regione Lazio insistono almeno tre punti critici - evidenziano -. Si tratta prima di tutto di una scelta politica: non è ancora chiaro se la Puglia si occuperà del solo trattamento meccanico biologico, oppure procederà anche con lo smaltimento; infine si continuerà ad ingrassare le casse dei proprietari privati delle discariche - è l'accusa più forte - che già da tempo giovano di ingenti introiti, dato che la Puglia è notoriamente coacervo di rifiuti interregionali provenienti da tutta Italia. Basti pensare che nel solo 2016 - hanno sottolineato deputati e senatrici grilline del territorio -, quasi mezzo milione di tonnellate di rifiuti smaltiti in Puglia provenivano dalla Campania».
La chiosa fotografa il quadro oggettivo in cui si trova il tacco d'Italia ancora oggi e non lesina stoccate alla gestione laziale di centro-sinistra: «In un territorio che ancora non si avvale di un sistema industriale di gestione rifiuti in linea con gli obiettivi europei dell'economia circolare - si legge -, dove lo smaltimento è la pratica più utilizzata piuttosto che il riciclo e il riuso, il governatore Emiliano rischia di aprire le porte all'incapacità della Regione Lazio, la cui inadeguatezza nel pianificare il ciclo dei rifiuti regionale oggi rischia di mettere in seria difficoltà l'amministrazione capitolina».