Rifiuti abbandonati e furti: la strada per San Pietro Pago è "un far west"
Gli agricoltori disperati per i continui attacchi dei predoni. Nella nostra galleria le mini discariche presenti ovunque
giovedì 7 marzo 2019
0.27
San Pietro Pago fa venire subito in mente la parola rifiuti, ma non è di discarica che vi raccontiamo oggi.
Sulla strada che porta al sito, infatti, da mesi prolifera il fenomeno dell'abbandono indiscriminato di spazzatura, organica, indifferenziata, vetro, plastica, scarti di lavorazioni interna di immobili e rifiuti ingombranti come ceramiche e arredi per bagno.
Uno squallore infinito che vi mostriamo in minima parte nella nostra mini-gallery con fotografie scattate ieri mattina, 6 marzo. C'è di tutto, dalle bottiglie di alcoolici ai contenitori per detersivi, da lavabi spaccati e gettati sul ciglio della strada a barattoli di alluminio, da cuscini a tappezzeria. E tutto a pochi metri da coltivazioni attive, per la disperazione degli agricoltori della zona che non ce la fanno più.
Ed al danno, nelle ultime settimane si è aggiunta la beffa, con ripetuti furti di rame, ottone, zinco, ferro. I predoni delle campagne prendono tutto e quando non trovano ciò che cercano, si accaniscono sulle coltivazioni.
«Siamo stanchi - ci ha detto un contadino - perché alcuni di noi vivono da questo e senza controlli non possiamo più portare avanti il nostro lavoro». Un hobbista con tanti ettari d'ulivo coltivati ci confida invece che è molto preoccupato per la tanta plastica che viene anche bruciata (nella gallery c'è una foto che testimonia questo fenomeno) a due passi dai terreni coltivati.
Ed un altro taglia corto sui furti: «Si tratta di veri e propri predatori. Non si muovono in tanti, ma agiscono rapidamente, spesso in piena notte. Credo siano stranieri dell'Est Europa e cerchino il rame e l'ottone principalmente per alimentare i traffici che fruttano loro qualche spicciolo, ma ora rubano finanche le nostre zappe, qualche aratro, forconi e attrezzi. Non risparmiano quasi più nulla - sorride amaro -.
Così - chiosa - non vale più la pena far niente, alzarsi presto, lavorare sodo. Ci sentiamo soli col nostro amaro destino anche se di tanto in tanto vediamo Carabinieri e Guardie Campestri che sono certamente un deterrente. Ma non basta: la notte qui è un far west».
Quel "far west" che non può permanere a lungo, sebbene si tratti di una zona rurale.
Sulla strada che porta al sito, infatti, da mesi prolifera il fenomeno dell'abbandono indiscriminato di spazzatura, organica, indifferenziata, vetro, plastica, scarti di lavorazioni interna di immobili e rifiuti ingombranti come ceramiche e arredi per bagno.
Uno squallore infinito che vi mostriamo in minima parte nella nostra mini-gallery con fotografie scattate ieri mattina, 6 marzo. C'è di tutto, dalle bottiglie di alcoolici ai contenitori per detersivi, da lavabi spaccati e gettati sul ciglio della strada a barattoli di alluminio, da cuscini a tappezzeria. E tutto a pochi metri da coltivazioni attive, per la disperazione degli agricoltori della zona che non ce la fanno più.
Ed al danno, nelle ultime settimane si è aggiunta la beffa, con ripetuti furti di rame, ottone, zinco, ferro. I predoni delle campagne prendono tutto e quando non trovano ciò che cercano, si accaniscono sulle coltivazioni.
«Siamo stanchi - ci ha detto un contadino - perché alcuni di noi vivono da questo e senza controlli non possiamo più portare avanti il nostro lavoro». Un hobbista con tanti ettari d'ulivo coltivati ci confida invece che è molto preoccupato per la tanta plastica che viene anche bruciata (nella gallery c'è una foto che testimonia questo fenomeno) a due passi dai terreni coltivati.
Ed un altro taglia corto sui furti: «Si tratta di veri e propri predatori. Non si muovono in tanti, ma agiscono rapidamente, spesso in piena notte. Credo siano stranieri dell'Est Europa e cerchino il rame e l'ottone principalmente per alimentare i traffici che fruttano loro qualche spicciolo, ma ora rubano finanche le nostre zappe, qualche aratro, forconi e attrezzi. Non risparmiano quasi più nulla - sorride amaro -.
Così - chiosa - non vale più la pena far niente, alzarsi presto, lavorare sodo. Ci sentiamo soli col nostro amaro destino anche se di tanto in tanto vediamo Carabinieri e Guardie Campestri che sono certamente un deterrente. Ma non basta: la notte qui è un far west».
Quel "far west" che non può permanere a lungo, sebbene si tratti di una zona rurale.