Rievocazione storica, i nostri scatti
Tanta gente per "Racconto di un dono divino giunto da Oriente"
domenica 21 agosto 2016
02.30
Il paragone con il Corteo Storico tradizionale sarebbe sbagliato. "Racconto di un dono divino giunto da Oriente: Maria SS di Corsignano", la rievocazione storica andata in scena ieri sera, ha una sua dignità ed ha mostrato ai tanti presenti in piazza Vittorio Emanuele II una sua dimensione che può crescere in futuro.
La rappresentazione, realizzata grazie alla direzione artistica di Raffaella Lorusso e snodatasi da via Cappuccini, straordinariamente illuminata solo da fiaccole, ha raggiunto il centro cittadino accompagnata dal ritmo dei tamburi dei Timpanisti Nicolaus Barium. Suggestiva l'accensione delle luminarie in piazza all'arrivo nel perimetro dei figuranti. Un carro trainato da bellissimi grandi buoi bianchi, omaggio affatto scontato alla purezza di cui la Vergine è portatrice, ha traslato l'icona della Madonna fino a piazza Vittorio Emanuele II, accompagnato da due ali di folla.
Dinanzi all'ingresso dell'Istituto Vittorio Emanuele II, dal cui retro i figuranti si sono mossi poco dopo le 20.00, il corteo si è fermato, per lasciare che un narratore in costume raccontasse e rievocasse l'origine del culto di Maria SS di Corsignano. Un culto "povero", nato grazie a contadini nelle campagne tra Giovinazzo e Terlizzi, nella zona dove oggi sorge la Chiesa del Padre Eterno.
Tre gli aspetti che ci hanno colpito: in primis la semplicità con cui è stata pensata questa rievocazione, grazie all'esperienza di lunga data del Consorzio EVO con la collaborazione del Centro Studi di Gravina, la chiarezza con cui è stata raccontata la nascita del culto e la partecipazione di buona parte del clero locale, quello vero, che ha benedetto l'icona e chiuso con l'invocazione alla Vergine una serata particolare, che può aver segnato un cambiamento nel modo di concepire il sabato dei festeggiamenti patronali.
Ed a proposito, l'idea dell'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS di Corsignano, che ha fortemente voluto questa manifestazione grazie all'ausilio indispensabile di tanti cittadini qualificati e non, sembra vincente se perfezionata e migliorata. La speranza è che lo strappo con la locale Pro Loco si possa ricucire col tempo per unire le forze e dar vita a qualcosa di veramente unico. Che quel rientro in San Domenico dell'icona, accompagnata dai sacerdoti, sia di buon auspicio in questo senso e foriero di pace cittadina, fuori dalle polemiche sterili che hanno avvelenato queste ultime settimane.
Negli scatti di Giuseppe Dalbis, Gianluca Battista e Lucia Palmiotto i momenti più importanti, visti sia dal piano strada che dall'alto dell'IVE, queste ultime scattate grazie alla disponibilità del Delegato alla struttura, Nicola De Matteo.
La rappresentazione, realizzata grazie alla direzione artistica di Raffaella Lorusso e snodatasi da via Cappuccini, straordinariamente illuminata solo da fiaccole, ha raggiunto il centro cittadino accompagnata dal ritmo dei tamburi dei Timpanisti Nicolaus Barium. Suggestiva l'accensione delle luminarie in piazza all'arrivo nel perimetro dei figuranti. Un carro trainato da bellissimi grandi buoi bianchi, omaggio affatto scontato alla purezza di cui la Vergine è portatrice, ha traslato l'icona della Madonna fino a piazza Vittorio Emanuele II, accompagnato da due ali di folla.
Dinanzi all'ingresso dell'Istituto Vittorio Emanuele II, dal cui retro i figuranti si sono mossi poco dopo le 20.00, il corteo si è fermato, per lasciare che un narratore in costume raccontasse e rievocasse l'origine del culto di Maria SS di Corsignano. Un culto "povero", nato grazie a contadini nelle campagne tra Giovinazzo e Terlizzi, nella zona dove oggi sorge la Chiesa del Padre Eterno.
Tre gli aspetti che ci hanno colpito: in primis la semplicità con cui è stata pensata questa rievocazione, grazie all'esperienza di lunga data del Consorzio EVO con la collaborazione del Centro Studi di Gravina, la chiarezza con cui è stata raccontata la nascita del culto e la partecipazione di buona parte del clero locale, quello vero, che ha benedetto l'icona e chiuso con l'invocazione alla Vergine una serata particolare, che può aver segnato un cambiamento nel modo di concepire il sabato dei festeggiamenti patronali.
Ed a proposito, l'idea dell'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS di Corsignano, che ha fortemente voluto questa manifestazione grazie all'ausilio indispensabile di tanti cittadini qualificati e non, sembra vincente se perfezionata e migliorata. La speranza è che lo strappo con la locale Pro Loco si possa ricucire col tempo per unire le forze e dar vita a qualcosa di veramente unico. Che quel rientro in San Domenico dell'icona, accompagnata dai sacerdoti, sia di buon auspicio in questo senso e foriero di pace cittadina, fuori dalle polemiche sterili che hanno avvelenato queste ultime settimane.
Negli scatti di Giuseppe Dalbis, Gianluca Battista e Lucia Palmiotto i momenti più importanti, visti sia dal piano strada che dall'alto dell'IVE, queste ultime scattate grazie alla disponibilità del Delegato alla struttura, Nicola De Matteo.