Richiesta sicurezza, Sollecito: «Nord Barese diventato buco nero»

Annunciate installazioni di ulteriori telecamere, ma gli amministratori non possono essere lasciati soli

lunedì 18 novembre 2024
A cura di Gianluca Battista
Quando si richiede sicurezza ad un'amministrazione comunale, vanno anche compresi i confini entro cui si può muovere l'azione dell'esecutivo cittadino.
Durante le comunicazioni sul bilancio di metà mandato, il sindaco Michele Sollecito ha annunciato che a breve «saranno completati i lavori per nuove telecamere di videosorveglianza in diverse zone della città». Si tratta di impianti nuovissimi, all'avanguardia che, per ammissione dello stesso primo cittadino «non rappresentano un sistema imbattibile, poiché non si possono conoscere tutte le auto di banditi, ma ciò che possiamo fare, lo facciamo per il bene della comunità». In estate era andato avanti un progetto di partnership con vigilanza privata, come accade a Bitonto, Terlizzi e Ruvo di Puglia e qualche risultato è arrivato, con un minimo di deterrenza in più rispetto al passato.
Ma il sindaco è andato oltre ed ha utilizzato parole forti per far capire quanto sia difficile il momento per gli amministratori del Nord Barese se non si agisce in sinergia sull'argomento presenza delle forze dell'ordine sul territorio.

NORD BARESE LASCIATO SOLO
Il sindaco ha anche però tenuto a ribadire come il «Nord Barese sta diventando un buco nero e noi lo abbiamo detto - ha sottolineato con forza sabato scorso in Sala San Felice -. Ho letto di Sinistra Italiana in cui si sollevava il problema: a me fa piacere che tutti i partiti ne parlino, attaccassero pure il sindaco purché se ne parli, bisogna fare rumore. Ribadisco: il Nord Barese sta diventando un buco nero. Alcune assicurazioni prevedono classi onerose per le auto ed alcune compagnie stanno prevedendo - ha voluto rimarcare con forza - di non assicurare più per furto nelle aree del Barese, della Bat e del Foggiano. Non so più cosa dobbiamo fare per indignarci - ha lamentato il sindaco di Giovinazzo - perché sulle associazioni a delinquere di stampo mafioso le attività di contrasto vanno avanti con operazioni complesse che portano a risultati, ma sui reati predatori si deve fare molto di più. Va quindi fatto un ragionamento sia a livello politico (parlamentare evidentemente, ndr), dove bisogna fare di più in ambito di deterrenza dei fenomeni pensando magari di inasprire le pene.

Purtroppo a livello di organizzazione delle forze dell'ordine dobbiamo pretendere maggiore presenza. Il nostro
- ha detto Sollecito riferendosi al Nord Barese e non solo a Giovinazzo - è un territorio che non merita di essere lasciato solo. Questi reati stanno colpendo quell'economia che stava nascendo in modo molto forte, quella turistica, poiché spesso le vittime sono persone che vengono a farci visita. Quell'economia sta investendo sul nostro territorio, che fino a 20 anni non aveva questa vocazione. Ed i reati predatori stanno divenendo una piaga che se non ci si indigna seriamente, potrebbe compromettere la nostra economia. Va bene dunque che tutti i partiti ne parlino.

Io - ha voluto evidenziare - continuerò a fare il mio col Prefetto. Tutti i sindaci lo abbiamo incontrato in una riunione, ci siamo dati delle direttive. Noi i segnali li stiamo dando dal basso, ora contiamo arrivino dall'alto. Io stesso - ha rimarcato ancora Sollecito - sono stato colpito nonostante tre antifurti in auto ed hanno tentato anche di entrarmi in casa. Noi tutti non meritiamo questo trattamento - ha concluso il primo cittadino giovinazzese - e questi "signori" (riferimento ai clan che organizzano la catena di furti e rivendita dei pezzi di ricambio auto, nda) stanno gettando fango sulla nostra terra proprio ora che stavamo splendendo da un punto di vista turistico».