Ricerche petrolifere: Giovinazzo aderisce alla battaglia in difesa del nostro mare
Un atto di Giunta ha deliberato di portare avanti un'azione contro il provvedimento del Governo Gentiloni
giovedì 12 ottobre 2017
06.00
Era stato il Sindaco di Polignano a Mare, Domenico Vitto, a contattare i suoi omologhi delle città costiere, da Molfetta fino a Torchiarolo, nel brindisino, interessate dal provvedimento governativo con cui si autorizzavano indagini per possibili ricerche petrolifere in Adriatico, a beneficio di multinazionali del settore, condotte con la tecnica dell'airgun. L'idea era quella di unire le forze per intraprendere un'azione comune per bloccare questo processo, giudicato da molti dannoso per l'economia rivierasca pugliese.
Così la Giunta comunale di Giovinazzo, guidata da Tommaso Depalma, ha deliberato di intraprendere un'azione, parallela a quella già avviata dalla Regione Puglia, insieme ai Comuni di Polignano a Mare, Fasano e Bitetto per dire no alle ricerche petrolifere in mare.
Lo stesso Vitto, che riveste anche il ruolo di Presidente dell'ANCI, l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ha già annunciato l'assistenza tecnica, totalmente a titolo gratuito, per un eventuale ricorso, da presentarsi entro il prossimo 30 ottobre, da parte del prof. Enzo Di Salvatore dell'Università di Teramo.
Apprezzatissimo dagli amministratori dei comuni interessati l'appoggio di Bitetto a sostegno di questa azione, visto che il comune del barese non si affaccia sul mare. Nei giorni scorsi, anche il Consiglio comunale di Molfetta aveva introdotto all'ordine del giorno della prossima seduta questo argomento, su pressione di alcuni Consiglieri di centro-sinistra. Durissima era stata la presa di posizione del Segretario regionale di Sinistra Italiana, il giovinazzese Nico Bavaro, il quale aveva più volte richiamato ai doveri della politica pugliese, che deve opporsi in ogni modo alle lobbies petrolifere.
«Se una battaglia la si combatte, c'è anche il rischio di perderla. Ma se non la si combatte, abbiamo già perso - ha sottolineato Depalma -. Per questo motivo intendo andare fino in fondo, insieme agli altri Sindaci, pur consapevoli che andiamo contro poteri fortissimi. Pur tuttavia, non intendiamo né farci intimidire né fare passi indietro - ha aggiunto sicuro -. Questa battaglia la combatteremo fino alla fine e con ogni mezzo a disposizione», è stata la chiosa del primo cittadino.
Così la Giunta comunale di Giovinazzo, guidata da Tommaso Depalma, ha deliberato di intraprendere un'azione, parallela a quella già avviata dalla Regione Puglia, insieme ai Comuni di Polignano a Mare, Fasano e Bitetto per dire no alle ricerche petrolifere in mare.
Lo stesso Vitto, che riveste anche il ruolo di Presidente dell'ANCI, l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ha già annunciato l'assistenza tecnica, totalmente a titolo gratuito, per un eventuale ricorso, da presentarsi entro il prossimo 30 ottobre, da parte del prof. Enzo Di Salvatore dell'Università di Teramo.
Apprezzatissimo dagli amministratori dei comuni interessati l'appoggio di Bitetto a sostegno di questa azione, visto che il comune del barese non si affaccia sul mare. Nei giorni scorsi, anche il Consiglio comunale di Molfetta aveva introdotto all'ordine del giorno della prossima seduta questo argomento, su pressione di alcuni Consiglieri di centro-sinistra. Durissima era stata la presa di posizione del Segretario regionale di Sinistra Italiana, il giovinazzese Nico Bavaro, il quale aveva più volte richiamato ai doveri della politica pugliese, che deve opporsi in ogni modo alle lobbies petrolifere.
«Se una battaglia la si combatte, c'è anche il rischio di perderla. Ma se non la si combatte, abbiamo già perso - ha sottolineato Depalma -. Per questo motivo intendo andare fino in fondo, insieme agli altri Sindaci, pur consapevoli che andiamo contro poteri fortissimi. Pur tuttavia, non intendiamo né farci intimidire né fare passi indietro - ha aggiunto sicuro -. Questa battaglia la combatteremo fino alla fine e con ogni mezzo a disposizione», è stata la chiosa del primo cittadino.