Ricalcolo dei posti occupati in terapia intensiva: la Puglia verso la zona gialla
Dati sotto la soglia critica ma tuttavia ancora superiori alla media nazionale
martedì 9 febbraio 2021
12.22
«In Puglia scende sotto la "soglia critica" del 30% l'occupazione dei posti nei reparti di terapia Intensiva: a segnalarlo è l'ultimo report dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, secondo il quale il 28% dei posti letto di Rianimazione è occupato da pazienti positivi al coronavirus, -2% rispetto al limite fissato dal Ministero della Salute». Lo riferisce l'agenzia di stampa Ansa.
Lo scorso 5 febbraio la percentuale di occupazione nelle Intensive della Puglia era del 37%. Il calo è dovuto anche al ricalcolo, chiesto dalla Regione Puglia, dei posti letto effettivamente attivi in questo momento.
Come riferisce l'Ansa «C'era stata, infatti, una sottostima dovuta al mancato conteggio anche dei reparti mobili attivati, ad esempio, nella provincia Barletta-Andria-Trani. Proprio l'elevata occupazione dei posti letto di Intensiva non avrebbe permesso alla Puglia di passare dalla zona arancione a quella gialla.
Nell'area medica (pneumologia, malattie infettive, medicina) il tasso di occupazione è pari al 40%, in calo di un punto. Entrambi i dati restano, però, oltre la media nazionale: in Italia infatti il tasso di occupazione dei posti letto di Intensiva è del 24%; quello di medicina Covid è del 31%».
Lo scorso 5 febbraio la percentuale di occupazione nelle Intensive della Puglia era del 37%. Il calo è dovuto anche al ricalcolo, chiesto dalla Regione Puglia, dei posti letto effettivamente attivi in questo momento.
Come riferisce l'Ansa «C'era stata, infatti, una sottostima dovuta al mancato conteggio anche dei reparti mobili attivati, ad esempio, nella provincia Barletta-Andria-Trani. Proprio l'elevata occupazione dei posti letto di Intensiva non avrebbe permesso alla Puglia di passare dalla zona arancione a quella gialla.
Nell'area medica (pneumologia, malattie infettive, medicina) il tasso di occupazione è pari al 40%, in calo di un punto. Entrambi i dati restano, però, oltre la media nazionale: in Italia infatti il tasso di occupazione dei posti letto di Intensiva è del 24%; quello di medicina Covid è del 31%».