Revocati i domiciliari col braccialetto: torna in carcere un 25enne
L’Autorità Giudiziaria ha disposto l'aggravamento della misura cautelare: l'uomo è stato così arrestato dai Carabinieri
mercoledì 14 ottobre 2020
Non ha più la disponibilità dell'immobile e dunque non può più scontare la pena ai domiciliari. Così l'Autorità Giudiziaria, trovandosi di fronte ad una situazione perlomeno singolare, gli aggrava la misura cautelare riportandolo in carcere dagli arresti domiciliari, dove era detenuto per i reati di furto e ricettazione.
Il protagonista è un 25enne di nazionalità rumena: l'uomo, ammesso alla misura della detenzione domiciliare col braccialetto elettronico (una forma di controllo da remoto, nda) in un appartamento di via Jacobellis, concesso da una sua connazionale per espiare la pena, s'è visto revocare la disponibilità dell'abitazione. A segnalare il problema sono stati i Carabinieri, nel corso dell'incessante attività di controllo delle persone sottoposte all'isolamento domiciliare.
I militari, inoltre, hanno anche accertato da parte dell'uomo il mancato rispetto delle misure di gestione e contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Il provvedimento scaturisce proprio dalla proposta, avanzata dagli uomini della locale Stazione, di un aggravamento della misura cautelare a cui lo stesso era sottoposto: l'Autorità Giudiziaria ha disposto la revoca degli arresti domiciliari e così per il 25enne si sono aperte le porte del penitenziario di Bari.
Ma non è l'unica attività degli uomini del maresciallo capo Ruggiero Filannino: lunedì, col supporto dei Carabinieri Forestali di Bari e della Polizia Locale, i militari hanno setacciato un autoparco alla periferia nord. Nel mirino, oltre ai consueti controlli di polizia giudiziaria, eventuali violazioni in materia ambientale.
Il protagonista è un 25enne di nazionalità rumena: l'uomo, ammesso alla misura della detenzione domiciliare col braccialetto elettronico (una forma di controllo da remoto, nda) in un appartamento di via Jacobellis, concesso da una sua connazionale per espiare la pena, s'è visto revocare la disponibilità dell'abitazione. A segnalare il problema sono stati i Carabinieri, nel corso dell'incessante attività di controllo delle persone sottoposte all'isolamento domiciliare.
I militari, inoltre, hanno anche accertato da parte dell'uomo il mancato rispetto delle misure di gestione e contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Il provvedimento scaturisce proprio dalla proposta, avanzata dagli uomini della locale Stazione, di un aggravamento della misura cautelare a cui lo stesso era sottoposto: l'Autorità Giudiziaria ha disposto la revoca degli arresti domiciliari e così per il 25enne si sono aperte le porte del penitenziario di Bari.
Ma non è l'unica attività degli uomini del maresciallo capo Ruggiero Filannino: lunedì, col supporto dei Carabinieri Forestali di Bari e della Polizia Locale, i militari hanno setacciato un autoparco alla periferia nord. Nel mirino, oltre ai consueti controlli di polizia giudiziaria, eventuali violazioni in materia ambientale.