Regionali, Caroppo frena su Altieri. Il centrodestra si spacca?
L'europarlamentare: «Mi auguro non sia una trovata per favorire Emiliano»
venerdì 22 maggio 2020
07.00
«Nella riunione di venerdì scorso, 15 maggio, a Bari abbiamo avuto un confronto, in alcuni momenti, anche duro, sia sull'organizzazione del partito - che io, insieme a molti amministratori e dirigenti della Lega non condividiamo - sia sulla modalità di individuazione della candidatura per le prossime elezioni regionali. Al termine si era convenuto di non rilasciare dichiarazioni né comunicati ufficiali in ordine all'incontro, né tanto meno un'indicazione di candidato presidente».
Lo dichiara in una nota l'europarlamentare della Lega Andrea Caroppo , in ordine all'annuncio dato ieri dal commissario regionale del partito, Luigi D'Eramo, che dava come candidato alla Presidenza della Regione Puglia, Nuccio Altieri. Una posizione che nelle scorse ore avevano spiazzato buona parte del centrodestra regionale (Fratelli d'Italia in testa), che sembrava avere individuato in Raffaele Fitto il suo possibile sfidante di Michele Emiliano.
«Per questo - insiste Caroppo - mi trovo obbligato, mio malgrado, a intervenire pubblicamente, dando voce a tutti coloro i quali - e sono tanti - non trovano corretto l'agire di un gruppo dirigente che non rispecchia la reale composizione della Lega sul territorio, anche per come emersa nel corso dell'ultima tornata elettorale di un anno fa. Se la Lega davvero vuole scegliere un candidato Presidente da proporre alla coalizione ed in grado di vincere - scrive senza mezzi termini l'europarlamentare -, deve cambiare metodo e sceglierlo basandosi su criteri opposti a quelli richiamati nella nota stampa del commissario regionale».
Caroppo insiste e sembra mettere una pietra tombale sulla candidatura di Nuccio Altieri oltre a scavare un solco con parte della classe dirigente del suo partito in Puglia: «Un candidato vincente deve essere riconoscibile, autorevole, e deve avere reale radicamento territoriale e consenso personale, altrimenti - come ci ha ricordato Matteo Salvini nella sua ultima presenza in Puglia - deve essere espressione della società civile. Nel caso di Altieri - rimarca duro - mancano tutte queste caratteristiche.
Se, invece, il gioco di qualcuno è quello di provare a favorire Emiliano spaccando il centrodestra con l'indicazione di una candidatura totalmente inadeguata, dobbiamo avere la forza ed il coraggio di denunciarlo pubblicamente perché non vogliamo essere complici», è il suo affondo conclusivo che non lascia spazio a troppe interpretazioni.
Lo dichiara in una nota l'europarlamentare della Lega Andrea Caroppo , in ordine all'annuncio dato ieri dal commissario regionale del partito, Luigi D'Eramo, che dava come candidato alla Presidenza della Regione Puglia, Nuccio Altieri. Una posizione che nelle scorse ore avevano spiazzato buona parte del centrodestra regionale (Fratelli d'Italia in testa), che sembrava avere individuato in Raffaele Fitto il suo possibile sfidante di Michele Emiliano.
«Per questo - insiste Caroppo - mi trovo obbligato, mio malgrado, a intervenire pubblicamente, dando voce a tutti coloro i quali - e sono tanti - non trovano corretto l'agire di un gruppo dirigente che non rispecchia la reale composizione della Lega sul territorio, anche per come emersa nel corso dell'ultima tornata elettorale di un anno fa. Se la Lega davvero vuole scegliere un candidato Presidente da proporre alla coalizione ed in grado di vincere - scrive senza mezzi termini l'europarlamentare -, deve cambiare metodo e sceglierlo basandosi su criteri opposti a quelli richiamati nella nota stampa del commissario regionale».
Caroppo insiste e sembra mettere una pietra tombale sulla candidatura di Nuccio Altieri oltre a scavare un solco con parte della classe dirigente del suo partito in Puglia: «Un candidato vincente deve essere riconoscibile, autorevole, e deve avere reale radicamento territoriale e consenso personale, altrimenti - come ci ha ricordato Matteo Salvini nella sua ultima presenza in Puglia - deve essere espressione della società civile. Nel caso di Altieri - rimarca duro - mancano tutte queste caratteristiche.
Se, invece, il gioco di qualcuno è quello di provare a favorire Emiliano spaccando il centrodestra con l'indicazione di una candidatura totalmente inadeguata, dobbiamo avere la forza ed il coraggio di denunciarlo pubblicamente perché non vogliamo essere complici», è il suo affondo conclusivo che non lascia spazio a troppe interpretazioni.