Reddito di Dignità a 33 giovinazzesi
Tante le domande, alcune già accetatte
mercoledì 4 gennaio 2017
6.48
Sono state accettate 33 domande di giovinazzesi per avere accesso al cosiddetto Reddito di Dignità. La comunicazione è arrivata dall'Assessore alla Solidarietà Sociale del Comune di Giovinazzo, Michele Sollecito, il quale nei giorni scorsi aveva dichiarato che si tratta di una «misura strutturale a vantaggio dei cittadini» ed aveva condiviso la soddisfazione dei vertici regionali sul progetto.
Sono state 476 le domande pervenute in totale all'Ambito territoriale che comprende anche Molfetta. Giovinazzo ne ha ricevute altre che sono ancora al vaglio degli uffici.
Al ReD (questa la sigla con cui è conosciuta), una misura fortemente voluta dal Governatore, Michele Emiliano, e da tutta la maggioranza in Regione Puglia guidata dal Partito Democratico, possono accedere tutti i cittadini che si trovino in difficoltà tali da essere al di sotto di quella soglia economica minima per una esistenza almeno accettabile.
Sarà così attivato un «percorso di inserimento sociale e lavorativo» con aiuto economico. I beneficiari usufruiranno quindi non di un assegno staccato in bianco dalla Regione e dai Comuni di appartenenza, ma di «un'indennità per la partecipazione a un tirocinio o ad altro progetto di sussidiarietà».
Sono state 476 le domande pervenute in totale all'Ambito territoriale che comprende anche Molfetta. Giovinazzo ne ha ricevute altre che sono ancora al vaglio degli uffici.
Al ReD (questa la sigla con cui è conosciuta), una misura fortemente voluta dal Governatore, Michele Emiliano, e da tutta la maggioranza in Regione Puglia guidata dal Partito Democratico, possono accedere tutti i cittadini che si trovino in difficoltà tali da essere al di sotto di quella soglia economica minima per una esistenza almeno accettabile.
Sarà così attivato un «percorso di inserimento sociale e lavorativo» con aiuto economico. I beneficiari usufruiranno quindi non di un assegno staccato in bianco dalla Regione e dai Comuni di appartenenza, ma di «un'indennità per la partecipazione a un tirocinio o ad altro progetto di sussidiarietà».