Recuperare il dialetto attraverso la poesia

Raccogliere gli echi che giungono dalla cultura popolare, le voci che vivono ancora di storia, tradizioni, natura, che riconoscono nel linguaggio locale un vincolo di appartenenza. In altre parole, riscoprire e salvaguardare il nostro dialetto, una vera lingua che ha le sue regole e una sua sintassi.

Questo è l'intento dell'associazione "Touring Juvenatium" che ha voluto indire un concorso dedicato alla poesia dialettale. «Un atto di salvataggio - affermano dall'associazione - visto che le giovani generazioni, dimenticando il dialetto, corrono verso l'omologazione linguistica». "Il mio cuore, la mia terra, la mia vita" il titolo del concorso che, per l'invio delle poesie, scadrà il prossimo 20 novembre. Semplice il regolamento del concorso. «Naturalmente - sottolineano dall'associazione - saranno ammesse sole le poesie dialettali». Poesie che dovranno giungere alla sede dell'associazione, in via Principe Amedeo n. 2, in duplice copia e in altrettante buste chiuse. La prima dovrà contenere solo la poesia, la seconda insieme al componimento, anche i dati dell'autore. Sarà poi una giuria composta dai soci della "Touring" e da esperti esterni a valutare le singole poesie, fino a decretare il vincitore del concorso.

La premiazione ufficiale avverrà poi a ridosso del Natale, in una data che dovrà ancora essere stabilita. Il regolamento e i moduli per la iscrizione al concorso sono reperibili presso la sede dell'associazione. «Non è importante arrivare primi - tengono infine a precisare gli organizzatori - ma operare per il recupero della cultura dialettale».