Rebus cerca casa, l’appello accorato delle volontarie dei Felini di Giovinazzo
Il dolce gatto nero ha subíto un intervento di uretrostomia quattro mesi fa
lunedì 15 marzo 2021
È una panterina di 8 mesi, ma non fa affatto paura, perché la sua dolcezza intenerisce chiunque gli si avvicini. Questo, però, non basta a far sì che Rebus trovi casa; intimorisce, infatti, l'intervento di uretrostomia a cui è stato sottoposto qualche mese fa.
Il dolce gatto nero ha vissuto i primissimi mesi della sua vita con un tubicino nella pancia, per poter raccogliere l'urina che non riusciva ad espellere naturalmente. La sua uretra era totalmente chiusa sin dalla nascita, condizione che non lo rendeva completamente autonomo e che lo ha portato a sottoporsi ad una delicata operazione, con cui è stato effettuato uno stoma, ovvero un piccolo foro, nella zona perineale, per favorire una corretta minzione.
Ora Rebus è un gatto come tutti gli altri. Corre, gioca ed è desideroso di ricevere le coccole delle volontarie dei Felini di Giovinazzo, instancabili nel prendersi cura di lui prima e dopo l'intervento. I tempi in cui la sua salute era in pericolo e quelli dell'uretrostomia sono solo un lontano ricordo, ma Rebus resterà sempre quel micio speciale che è stato sin dall'inizio della sua storia.
Il tenero gattino nero dagli occhioni verdi attende con ansia di essere accolto in una casa tutta sua ed è stanco di aspettare che qualcuno si interessi a lui. Da mesi le volontarie lanciano appelli, affinché Rebus venga finalmente adottato, ma stranamente mai nessuno si è fatto avanti. Ha visto andar via tanti amici, che hanno trovato subito una casa, mentre lui è rimasto tra le mura del locale in cui ha sede l'associazione giovinazzese. Spaventa, forse, la cura maggiore che la sua nuova mamma o il suo nuovo papà dovrà avere nei suoi confronti: raramente, urinando, il felino si bagna, quindi, per evitare che si ustioni, è necessario applicare una pomata una o due volte al giorno.
«Tanti sacrifici, tante corse in clinica, accompagnate dalle sue strazianti grida, tante giornate dolorose per lui, trascorse a guardare gli altri piccoli giocare e lui fermo a sognare una vita degna di essere vissuta - ricorda Enrica Palmiotto, tra le volontarie dei Felini di Giovinazzo -. E adesso è qui, che ci riempie di orgoglio per aver superato tutto, ma la nostra è una soddisfazione a metà. Lui è ancora qui, che spera di avere una famiglia speciale, che possa ripagarlo di tutto quello che ha subito da piccolo. Solo quando questa speranza diventerà realtà, sapremo di aver vinto davvero».
Rebus, a differenza del nome che porta, non nasconde misteri. Si legge nitidamente nei suoi occhi verde chiaro che sarà capace di trasmettere tanto calore e amore incondizionato a chi vorrà prenderlo con sé. Questo amore rimane sospeso e aspetta impazientemente di essere donato e ricambiato il prima possibile.
Il dolce gatto nero ha vissuto i primissimi mesi della sua vita con un tubicino nella pancia, per poter raccogliere l'urina che non riusciva ad espellere naturalmente. La sua uretra era totalmente chiusa sin dalla nascita, condizione che non lo rendeva completamente autonomo e che lo ha portato a sottoporsi ad una delicata operazione, con cui è stato effettuato uno stoma, ovvero un piccolo foro, nella zona perineale, per favorire una corretta minzione.
Ora Rebus è un gatto come tutti gli altri. Corre, gioca ed è desideroso di ricevere le coccole delle volontarie dei Felini di Giovinazzo, instancabili nel prendersi cura di lui prima e dopo l'intervento. I tempi in cui la sua salute era in pericolo e quelli dell'uretrostomia sono solo un lontano ricordo, ma Rebus resterà sempre quel micio speciale che è stato sin dall'inizio della sua storia.
Il tenero gattino nero dagli occhioni verdi attende con ansia di essere accolto in una casa tutta sua ed è stanco di aspettare che qualcuno si interessi a lui. Da mesi le volontarie lanciano appelli, affinché Rebus venga finalmente adottato, ma stranamente mai nessuno si è fatto avanti. Ha visto andar via tanti amici, che hanno trovato subito una casa, mentre lui è rimasto tra le mura del locale in cui ha sede l'associazione giovinazzese. Spaventa, forse, la cura maggiore che la sua nuova mamma o il suo nuovo papà dovrà avere nei suoi confronti: raramente, urinando, il felino si bagna, quindi, per evitare che si ustioni, è necessario applicare una pomata una o due volte al giorno.
«Tanti sacrifici, tante corse in clinica, accompagnate dalle sue strazianti grida, tante giornate dolorose per lui, trascorse a guardare gli altri piccoli giocare e lui fermo a sognare una vita degna di essere vissuta - ricorda Enrica Palmiotto, tra le volontarie dei Felini di Giovinazzo -. E adesso è qui, che ci riempie di orgoglio per aver superato tutto, ma la nostra è una soddisfazione a metà. Lui è ancora qui, che spera di avere una famiglia speciale, che possa ripagarlo di tutto quello che ha subito da piccolo. Solo quando questa speranza diventerà realtà, sapremo di aver vinto davvero».
Rebus, a differenza del nome che porta, non nasconde misteri. Si legge nitidamente nei suoi occhi verde chiaro che sarà capace di trasmettere tanto calore e amore incondizionato a chi vorrà prenderlo con sé. Questo amore rimane sospeso e aspetta impazientemente di essere donato e ricambiato il prima possibile.