Rapinò un 54enne sul pianerottolo di casa, arrestato un 21enne

Il colpo nel 2017. I Carabinieri hanno visionato le immagini: denunciati anche i due suoi complici

mercoledì 10 ottobre 2018 13.01
Lo attese sul pianerottolo di casa per poi aggredirlo e rubargli la catenina ed il borsello. I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 21enne del rione Santo Spirito (S.I. le sue iniziali, ndr) con l'accusa di tentata rapina a mano armata e lesioni personali, aggravate in concorso, per l'episodio avvenuto il 17 ottobre 2017.

Fondamentali per i militari, al comando del luogotenente Dino Amato, le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza poste in via Devenuto e nel rione 167. La svolta nelle indagini degli investigatori giovinazzesi, infatti, è arrivata proprio grazie all'analisi dei video che mostravano i tratti somatici del rapinatore, gli indumenti che portava al momento dell'aggressione e l'autovettura utilizzata per la fuga.

Una rapina brutale che inorridì l'opinione pubblica per la sua efferatezza. L'autore dell'aggressione al 54enne, che era appena tornato a casa dopo la passeggiata col suo cane, è finito in manette. Secondo l'accusa il 21enne, col volto coperto da un cappello, da un fazzoletto e con una pistola in pugno, non esitò a colpirlo su uno zigomo e alla testa pur di farsi consegnare la catenina e il borsello.

Il 54enne, però, senza timore e nonostante fosse stato colpito alla testa, reagì sferrando un pugno in pieno volto al suo aggressore, riuscendo così a metterlo in fuga, prima di essere soccorso dai sanitari del Servizio 118 e trasportato presso l'ospedale monsignor Tonino Bello di Molfetta, dove gli fu ricucito il taglio sul volto e gli furono prescritti 8 giorni di prognosi.

Sul posto giunsero anche i Carabinieri della locale Stazione che, dopo aver ascoltato la vittima, hanno visionato anche le immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza della zona. Immagini che, nel corso dell'attività investigativa, si sono così rivelate fondamentali e che hanno condotto al 21enne, alla vettura utilizzata ed ai suoi due complici, tutti provenienti dal quartiere a nord di Bari.

Tali risultanze, corroborate dall'analisi di tabulati telefonici e da altri accertamenti tecnici, hanno consentito di acquisire, proprio a carico del 21enne, censurato e dunque già noto alle forze di polizia, concordanti elementi probatori che hanno portato all'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, prontamente eseguita dai militari operanti.

E se i due complici sono stati denunciati in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Bari, ​mirati approfondimenti investigativi hanno consentito di identificare inequivocabilmente il 21enne, nei confronti del quale, attesa la gravità dei fatti accertati, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Bari ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

A S.I., raggiunto presso la propria abitazione, è stato notificato il provvedimento. E così, l'uomo, accusato di rapina in concorso, è stato condotto presso il carcere di Bari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.