Rapine in serie, forse la stessa banda: colpo alla Q8
Il raid al distributore che si trova lungo la strada statale 16 bis. Pochi giorni fa i colpi all'Eni
sabato 27 maggio 2017
15.19
Nuova rapina a mano armata questa mattina a Giovinazzo, a pochi giorni e a poche centinaia di metri di distanza da quelle subite dalle aree di servizio Eni. Questa volta ad essere preso di mira è stato il distributore di carburante Q8, lungo la strada statale 16 bis, in direzione sud.
Due gli autori del colpo: intorno alle ore 09.50 sono arrivati sul piazzale dell'area di servizio con le armi in pugno (un fucile ed una pistola) a bordo di un'auto. Tutto s'è svolto nel giro di pochi secondi. I due, con i volti travisati, hanno puntato le armi contro l'addetto all'erogazione dei carburanti e intimato di consegnare loro il ricavato dell'attività, non ancora quantificato, fuggendo poi a tutto gas.
La rapina è stata prontamente segnalata al numero gratuito 112 dei Carabinieri, giunti sul posto con una gazzella della Stazione di Giovinazzo, quando ormai i malviventi avevano già preso il largo, fuggendo in direzione sud. Gli inquirenti, dopo aver ascoltato il racconto della vittima e raccolto gli elementi utili a risalire ai due banditi, hanno anche prelevato i nastri del sistema di videosorveglianza, per cercare ulteriori dettagli sull'identità dei responsabili.
Il bottino della rapina non è stato ancora reso noto, ma di certo per il personale della Q8 sono stati attimi di paura. Sensazioni non nuove nell'ultimo periodo nelle aree di servizio di Giovinazzo. Si tratta infatti del terzo assalto in quindici giorni ad un distributore di carburanti ubicato lungo la strada statale 16 bis, dopo i colpi all'Eni (lato sud, 12 maggio) ed ancora all'Eni (ma stavolta lato nord, 20 maggio).
Anche in quegli episodi ad agire erano stati due uomini travisati armati di un fucile e di una pistola. Nulla esclude che ad agire possano essere sempre gli stessi rapinatori. Di sicuro, l'ennesimo assalto ad un distributore di carburante ripropone il rischio che corrono costantemente i gestori delle stazioni di rifornimento. Una condizione che mina la tranquillità della categoria, messa già in difficoltà.
Un lavoro a rischio in tutti i sensi. A rischio per la crisi che riduce i consumi, per essere esposti a rapine durante la giornata lavorativa e addirittura ad assalti durante le ore notturne. Così non si può andare avanti, c'è da sperare che la situazione migliori, così come l'operato della categoria.
Due gli autori del colpo: intorno alle ore 09.50 sono arrivati sul piazzale dell'area di servizio con le armi in pugno (un fucile ed una pistola) a bordo di un'auto. Tutto s'è svolto nel giro di pochi secondi. I due, con i volti travisati, hanno puntato le armi contro l'addetto all'erogazione dei carburanti e intimato di consegnare loro il ricavato dell'attività, non ancora quantificato, fuggendo poi a tutto gas.
La rapina è stata prontamente segnalata al numero gratuito 112 dei Carabinieri, giunti sul posto con una gazzella della Stazione di Giovinazzo, quando ormai i malviventi avevano già preso il largo, fuggendo in direzione sud. Gli inquirenti, dopo aver ascoltato il racconto della vittima e raccolto gli elementi utili a risalire ai due banditi, hanno anche prelevato i nastri del sistema di videosorveglianza, per cercare ulteriori dettagli sull'identità dei responsabili.
Il bottino della rapina non è stato ancora reso noto, ma di certo per il personale della Q8 sono stati attimi di paura. Sensazioni non nuove nell'ultimo periodo nelle aree di servizio di Giovinazzo. Si tratta infatti del terzo assalto in quindici giorni ad un distributore di carburanti ubicato lungo la strada statale 16 bis, dopo i colpi all'Eni (lato sud, 12 maggio) ed ancora all'Eni (ma stavolta lato nord, 20 maggio).
Anche in quegli episodi ad agire erano stati due uomini travisati armati di un fucile e di una pistola. Nulla esclude che ad agire possano essere sempre gli stessi rapinatori. Di sicuro, l'ennesimo assalto ad un distributore di carburante ripropone il rischio che corrono costantemente i gestori delle stazioni di rifornimento. Una condizione che mina la tranquillità della categoria, messa già in difficoltà.
Un lavoro a rischio in tutti i sensi. A rischio per la crisi che riduce i consumi, per essere esposti a rapine durante la giornata lavorativa e addirittura ad assalti durante le ore notturne. Così non si può andare avanti, c'è da sperare che la situazione migliori, così come l'operato della categoria.