Rapina con il coltello al supermercato Sisa

Due persone travisate sono entrate nel locale asportando un bottino di circa 200 euro

sabato 23 giugno 2018 11.03
Rapina a mano armata, rubati 200 euro dal supermercato Sisa. Il colpo è stato realizzato ieri, alle ore 19.30. I rapinatori erano due, hanno agito a volto coperto (entrambi indossavano un passamontagna, ndr), armati di un coltello.

Attimi di panico nel piccolo market di via Caduti sul Lavoro, dove due malviventi a volto coperto (visibili solo gli occhi, ndr), sono entrati nei locali impugnando un coltello. I due individui, dopo aver mostrato l'arma alla malcapitata cassiera, le hanno intimato di aprire il registratore di cassa e svuotare il cassetto, ripulito di un incasso abbastanza magro, pari a circa 200 euro.

È successo tutto in pochissimi minuti, sintomo forse evidente di una premeditazione, di un colpo studiato nei minimi dettagli e portato a termine nel momento giusto. Quindi, dopo pochi secondi, la repentina fuga con il bottino, in sella ad uno scooter per poi darsi alla macchia facendo perdere le tracce. In pochi attimi è stato lanciato l'allarme, e altrettanto rapidamente sul posto sono arrivati i Carabinieri, a cui spettano le indagini.

I militari hanno subito iniziato le ricerche dei malviventi, setacciando via Bitonto e l'imbocco verso la strada provinciale 88, ma i due rapinatori avevano già fatto perdere le tracce. Nessuno, nella zona, sembra averli notati. Poi hanno ricostruito quanto era successo con le testimonianze raccolte da parte del personale del supermercato. Al vaglio degli inquirenti, infatti, ci sono le testimonianze della donna, visibilmente scossa.

Saranno da verificare anche le immagini (al momento solo eventuali) che potrebbero essere raccolte dalle telecamere della zona attorno al supermercato Sisa, che potrebbero nelle prossime ore fornire indicazioni utili per rintracciare i responsabili del colpo, mentre i militari della locale Stazione, diretti dal luogotenente Dino Amato, potrebbero comunque cercare di recuperare qualche altra testimonianza.

Agli investigatori, dunque, non resta che concentrarsi sul materiale in loro possesso, sperando magari di riuscire a riconoscere sotto la calzamaglia il volto di qualche vecchia conoscenza.