«È questo il turismo?», assemblea pubblica di Sinistra Italiana Giovinazzo
Appuntamento in sala San Felice l'8 novembre
martedì 5 novembre 2024
«Dopo due estati di movida, di concessioni ai privati, di deroghe alle regole e agli orari, per consentire la movida notturna, è tempo di un bilancio serio e approfondito su cosa questo modello abbia prodotto per la città e per i cittadini il modello movida, con concessioni di spazi pubblici ai privati e con l'uso privatistico persino degli orari, ha destato perplessità e malcontento a Giovinazzo. Tanto che al momento si contano già due comitati cittadini che si oppongono apertamente alle scelte dell'amministrazione comunale».
Così Sinistra Italiana Giovinazzo annuncia dalla pagine social una assemblea pubblica prevista per l'8 novembre in Sala San Felice.
«Siamo stati gli unici in Consiglio Comunale - ribadiscono con orgoglio - a votare contro questi provvedimenti, soprattutto contro la possibilità per gli esercizi di fare musica fino alle 2:00 della notte. Siamo stati attenti a proporre all'amministrazione comunale un modello alternativo e abbiamo sin da subito chiesto attenzione per la cittadinanza, le sue esigenze e i suoi diritti sacrosanti, che non potevano e non possono essere sacrificati sull'altare dei profitti per pochi. Per questa ragione riteniamo - si legge ancora nella nota di presentazione - che sia maturo il tempo di un confronto collettivo. Dopo due anni si può finalmente fare un bilancio serio, pacato, ma senza sconti e senza le troppe chiacchiere che spesso siamo costretti ad ascoltare. Invitiamo quindi tutti a discutere con noi, in un dibattito pubblico. Innanzitutto i due comitati cittadini, i singoli cittadini, le associazioni, e ovviamente i partiti politici di opposizione e di maggioranza».
Così Sinistra Italiana Giovinazzo annuncia dalla pagine social una assemblea pubblica prevista per l'8 novembre in Sala San Felice.
«Siamo stati gli unici in Consiglio Comunale - ribadiscono con orgoglio - a votare contro questi provvedimenti, soprattutto contro la possibilità per gli esercizi di fare musica fino alle 2:00 della notte. Siamo stati attenti a proporre all'amministrazione comunale un modello alternativo e abbiamo sin da subito chiesto attenzione per la cittadinanza, le sue esigenze e i suoi diritti sacrosanti, che non potevano e non possono essere sacrificati sull'altare dei profitti per pochi. Per questa ragione riteniamo - si legge ancora nella nota di presentazione - che sia maturo il tempo di un confronto collettivo. Dopo due anni si può finalmente fare un bilancio serio, pacato, ma senza sconti e senza le troppe chiacchiere che spesso siamo costretti ad ascoltare. Invitiamo quindi tutti a discutere con noi, in un dibattito pubblico. Innanzitutto i due comitati cittadini, i singoli cittadini, le associazioni, e ovviamente i partiti politici di opposizione e di maggioranza».