Questione Sannicandro, Vincenzo D'Amato punge gli amministratori
Depositata agli atti una richiesta di chiarimenti durante l'ultimo Consiglio Comunale
giovedì 23 giugno 2016
12.19
Torna a far discutere la questione legata all'incarico dell'ing. Elio Sannicandro presso il Comune di Giovinazzo. Da tempo il primo cittadino, Tommaso Depalma, aveva chiarito la sua funzione di Consigliere personale del sindaco, ma questa versione non convince ancora gli oppositori. Come gli stessi esponenti dell'opposizione vorrebbero chiarimenti circa alcune assegnazioni per consulenze assegnate dal Comune di Giovinazzo a società e professionisti che, a detta loro, sarebbero vicine all'ingegnere.
Durante l'ultimo Consiglio Comunale era tornato sul punto il consigliere comunale del Gruppo Misto, Vincenzo D'Amato, con un preliminare di seduta che recitava così: «In data 08/04/2016, a firma del sottoscritto e dei consiglieri Dagostino Consilia e Camporeale Giovanni è stata presentata un'interpellanza con richiesta di risposta per iscritto entro 20 giorni canonici come previsto da Regolamento». In quello stesso atto, D'Amato sottolineava di voler informare il Prefetto di Bari per le violazioni regolamentari riservandosi «di informare le autorità competenti per quanto attiene gli eventuali aspetti penali».
Ma quale era l'oggetto del contendere?
La risposta è tutta in quell'atto depositato l'8 aprile di quest'anno in cui D'Amato, la Dagostino e Camporeale scrivono: «In tempi non sospetti, noi sottoscritti consiglieri comunali, a nome delle forze politiche e sociali che rappresentiamo avevamo espresso seri dubbi sulla figura dell'Ing. Sannicandro sia come assessore sia come consigliere del sindaco, figura inesistente nel nostro Statuto comunale e soprattutto per nulla abilitata a rappresentare l'Amministrazione comunale in alcuna occasione».
Nell'atto depositato in quella occasione, i tre consiglieri, tra cui lo stesso D'Amato, lamentavano incarichi affidati ad alcuni professionisti «tutti in passato o attualmente membri - si legge - dell'ormai famosa società di architettura ed ingegneria Archithesis, con indirizzo condiviso dallo stesso ingegner Sannicandro».
Secondo i consiglieri scriventi vi sarebbe anche un vincolo di parentela tra gli affidatari ed il consigliere del sindaco. La richiesta finale ribadita dalle opposizioni in Consiglio Comunale, anche il 13 giugno scorso, era stata la seguente: «Cosa intende fare l'Amministrazione con queste nomine?». E poi la chiosa: «A Giovinazzo finora l'Amministrazione ha taciuto facendo finta di nulla e parlando a vanvera di correttezza amministrativa e moralità. Noi - era stato l'ultimo passaggio dell'atto depositato in aprile - non intendiamo rassegnarci a questo andazzo e chiediamo l'assunzione degli atti più opportuni ed immediati per la risoluzione di questi incarichi».
Da qui la ferma posizione assunta da D'Amato con il preliminare di seduta della massima Assise cittadina del 13 giugno. In attesa di risposte lo stesso consigliere del Gruppo Misto ed il Partito Democratico preannunciano battaglia anche nel prossimo Consiglio Comunale.
Al sindaco, all'ingegner Sannicandro, agli amministratori interessati la possibilità di rispondere, se lo riterranno opportuno, anche attraverso la nostra testata, in maniera da aiutarci a fornire una informazione completa.
Durante l'ultimo Consiglio Comunale era tornato sul punto il consigliere comunale del Gruppo Misto, Vincenzo D'Amato, con un preliminare di seduta che recitava così: «In data 08/04/2016, a firma del sottoscritto e dei consiglieri Dagostino Consilia e Camporeale Giovanni è stata presentata un'interpellanza con richiesta di risposta per iscritto entro 20 giorni canonici come previsto da Regolamento». In quello stesso atto, D'Amato sottolineava di voler informare il Prefetto di Bari per le violazioni regolamentari riservandosi «di informare le autorità competenti per quanto attiene gli eventuali aspetti penali».
Ma quale era l'oggetto del contendere?
La risposta è tutta in quell'atto depositato l'8 aprile di quest'anno in cui D'Amato, la Dagostino e Camporeale scrivono: «In tempi non sospetti, noi sottoscritti consiglieri comunali, a nome delle forze politiche e sociali che rappresentiamo avevamo espresso seri dubbi sulla figura dell'Ing. Sannicandro sia come assessore sia come consigliere del sindaco, figura inesistente nel nostro Statuto comunale e soprattutto per nulla abilitata a rappresentare l'Amministrazione comunale in alcuna occasione».
Nell'atto depositato in quella occasione, i tre consiglieri, tra cui lo stesso D'Amato, lamentavano incarichi affidati ad alcuni professionisti «tutti in passato o attualmente membri - si legge - dell'ormai famosa società di architettura ed ingegneria Archithesis, con indirizzo condiviso dallo stesso ingegner Sannicandro».
Secondo i consiglieri scriventi vi sarebbe anche un vincolo di parentela tra gli affidatari ed il consigliere del sindaco. La richiesta finale ribadita dalle opposizioni in Consiglio Comunale, anche il 13 giugno scorso, era stata la seguente: «Cosa intende fare l'Amministrazione con queste nomine?». E poi la chiosa: «A Giovinazzo finora l'Amministrazione ha taciuto facendo finta di nulla e parlando a vanvera di correttezza amministrativa e moralità. Noi - era stato l'ultimo passaggio dell'atto depositato in aprile - non intendiamo rassegnarci a questo andazzo e chiediamo l'assunzione degli atti più opportuni ed immediati per la risoluzione di questi incarichi».
Da qui la ferma posizione assunta da D'Amato con il preliminare di seduta della massima Assise cittadina del 13 giugno. In attesa di risposte lo stesso consigliere del Gruppo Misto ed il Partito Democratico preannunciano battaglia anche nel prossimo Consiglio Comunale.
Al sindaco, all'ingegner Sannicandro, agli amministratori interessati la possibilità di rispondere, se lo riterranno opportuno, anche attraverso la nostra testata, in maniera da aiutarci a fornire una informazione completa.