Questione cimitero, il PD controreplica a Depalma
«Questa Amministrazione non ha fatto nulla per più di tre anni»
lunedì 8 giugno 2015
01.32
Torna a farsi sentire la voce del Partito Democratico giovinazzese sulla questione cimitero. Una sentenza del TAR della Puglia, emessa il 12 febbraio 2015, aveva condannato il Comune di Giovinazzo alla restituzione dei suoli in cui è sorta la nuova ala.
Il privato che aveva fatto ricorso, non aveva ottenuto un ristoro economico, ma almeno il nuovo possesso dell'area. Il Tribunale Amministrativo Regionale, tuttavia, nel dispositivo aveva indicato al Comune di Giovinazzo la scappatoia dell'uso per interesse pubblico, con l'unico onore di un congruo risarcimento al ricorrente. Da qui una querelle infinita, perché la vicenda, piuttosto intricata, era partita nel 2005, quando al governo cittadino c'era il centro-sinistra, attraversando un'altra legislatura targata Antonello Natalicchio, sino a giungere ad oggi. Dopo una nota del PD, l'Amministrazione Comunale aveva risposto a muso duro in 4 punti, lasciando la responsabilità a chi aveva proceduto all'esproprio e quindi al centro-sinistra.
La Segreteria guidata da Michele Delle Fontane non ci sta ed ha controreplicato. Secondo i Democratici, i fatti sono chiari: «Non c'è nessuna demolizione da fare - ammoniscono - né alcuna restituzione del terreno ai proprietari. Bisogna invece che l'attuale Amministrazione la smetta di fare chiacchiere e adotti un provvedimento ex art. 42-bis del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 perché vi sia un titolo di acquisto dell'area, visto che la procedura utilizzata per chiudere il procedimento il 21 novembre 2012 (quando il sindaco era già Tom da 6 mesi) è sbagliata. In caso di mancata correzione del provvedimento da parte di Tom, il terreno dovrà essere restituito ai proprietari».
«Tutte le pretese dei proprietari - prosegue la missiva piddina - sono respinte e le spese di giudizio compensate. L'inerzia e l'imperizia di Tom sono patologiche: 3 mesi per leggere una sentenza e darne notizia ai cittadini, mentre nel frattempo il "consiglio"che il TAR gli ha dato sulla procedura di acquisizione del terreno del cimitero resta lettera, è il caso di dire, morta».
Secondo il PD cittadino, il Sindaco, Tommaso Depalma, non avrebbe centrato il punto, facendo anche «un'allusione alla trasparenza della procedura con cui fu ampliato il cimitero, che ha la pretesa di essere elegante, mentre è di una volgarità patologica».
«Non è normale che, dopo oltre 3 anni di (in)attività - evidenziano - l'Amministrazione orienti il dibattito pubblico sui presunti errori dei suoi predecessori. Dovremmo invece occuparci del programma realizzato dalla presente e discutere del prossimo mandato. Peccato che - concludono ironici - se ci volgiamo sul fronte di quello che Tom ha fatto, ci si debba occupare di aumento delle tasse comunali, di discarica, di cantieri fermi, di servizi in via di progressivo degrado».
Come sempre concediamo la possibilità di replicare alla maggioranza. Tuttavia, per nostra scelta redazionale, crediamo che dopo la eventuale replica alla controreplica sia ora di chiudere la querelle e di passare ad informare i nostri lettori su quello che sarà poi fatto per chiudere la vicenda.
Il privato che aveva fatto ricorso, non aveva ottenuto un ristoro economico, ma almeno il nuovo possesso dell'area. Il Tribunale Amministrativo Regionale, tuttavia, nel dispositivo aveva indicato al Comune di Giovinazzo la scappatoia dell'uso per interesse pubblico, con l'unico onore di un congruo risarcimento al ricorrente. Da qui una querelle infinita, perché la vicenda, piuttosto intricata, era partita nel 2005, quando al governo cittadino c'era il centro-sinistra, attraversando un'altra legislatura targata Antonello Natalicchio, sino a giungere ad oggi. Dopo una nota del PD, l'Amministrazione Comunale aveva risposto a muso duro in 4 punti, lasciando la responsabilità a chi aveva proceduto all'esproprio e quindi al centro-sinistra.
La Segreteria guidata da Michele Delle Fontane non ci sta ed ha controreplicato. Secondo i Democratici, i fatti sono chiari: «Non c'è nessuna demolizione da fare - ammoniscono - né alcuna restituzione del terreno ai proprietari. Bisogna invece che l'attuale Amministrazione la smetta di fare chiacchiere e adotti un provvedimento ex art. 42-bis del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 perché vi sia un titolo di acquisto dell'area, visto che la procedura utilizzata per chiudere il procedimento il 21 novembre 2012 (quando il sindaco era già Tom da 6 mesi) è sbagliata. In caso di mancata correzione del provvedimento da parte di Tom, il terreno dovrà essere restituito ai proprietari».
«Tutte le pretese dei proprietari - prosegue la missiva piddina - sono respinte e le spese di giudizio compensate. L'inerzia e l'imperizia di Tom sono patologiche: 3 mesi per leggere una sentenza e darne notizia ai cittadini, mentre nel frattempo il "consiglio"che il TAR gli ha dato sulla procedura di acquisizione del terreno del cimitero resta lettera, è il caso di dire, morta».
Secondo il PD cittadino, il Sindaco, Tommaso Depalma, non avrebbe centrato il punto, facendo anche «un'allusione alla trasparenza della procedura con cui fu ampliato il cimitero, che ha la pretesa di essere elegante, mentre è di una volgarità patologica».
«Non è normale che, dopo oltre 3 anni di (in)attività - evidenziano - l'Amministrazione orienti il dibattito pubblico sui presunti errori dei suoi predecessori. Dovremmo invece occuparci del programma realizzato dalla presente e discutere del prossimo mandato. Peccato che - concludono ironici - se ci volgiamo sul fronte di quello che Tom ha fatto, ci si debba occupare di aumento delle tasse comunali, di discarica, di cantieri fermi, di servizi in via di progressivo degrado».
Come sempre concediamo la possibilità di replicare alla maggioranza. Tuttavia, per nostra scelta redazionale, crediamo che dopo la eventuale replica alla controreplica sia ora di chiudere la querelle e di passare ad informare i nostri lettori su quello che sarà poi fatto per chiudere la vicenda.