Quel monumentale lavoro di ricerca di Michele Bonserio
Presentato l'"Inventario analitico dei documenti cartacei dell’archivio capitolare della cattedrale di Giovinazzo sec.XV-sec.XIX”
sabato 21 maggio 2022
Una vita dedicata alla ricerca e allo studio approfondito della storia locale, quella che Michele Bonserio ha svolto con impegno e passione. Ecco che vede la luce la pubblicazione del suo decimo libro, dopo tantissime pubblicazioni, relazioni, tesi e contributi su articoli a tiratura locale riguardanti storia, personaggi e beni culturali inerenti la nostra città. La presentazione del volume dal titolo "Inventario analitico dei documenti cartacei dell'archivio capitolare della cattedrale di Giovinazzo sec.XV-sec.XIX", pubblicato dalla casa editrice umbra Gambini, si è svolta venerdì 20 maggio, alle ore 20.00, nella Concattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo. All'incontro, patrocinato dal comune di Giovinazzo, sono intervenuti il parroco, Don Andrea Azzollini, il dott. Francesco Paolo Martini, presidente della Pro Loco e l'autore.
Da 42 anni Michele Bonserio, con grande passione e amore per il passato cura l'Archivio diocesano della Concattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo, ubicato presso l'ex Palazzo Vescovile in via Marco Polo n.2, in cui sono custoditi i fogli cartacei e pergamenacei pregni di un passato tutto da scoprire.
In seguito, la parte tecnica e archivistica fu affidata a Michele Bonserio, in possesso del diploma di archivista paleografo conseguito presso l'Archivio di Stato di Bari nel 1979. Grazie a questa grande passione e ricerca, Bonserio ancora oggi continua a dare il suo contributo di volontariato laicale gratuitamente a favore della ricerca storica. Infatti, il motto dello studioso e scrittore è: "recuperare il senso di appartenenza al territorio in cui il cittadino vive attraverso lo studio, la passione per la ricerca e il rispetto del patrimonio archeologico e artistico ereditato dai nostri avi".
A conclusione del libro sono stati inseriti dall'autore documenti di varia collocazione e provenienza archivistica consegnati a Michele Bonserio il 5 ottobre del 1986 dallo storico, prof. Don Filippo Roscini.
L'incontro di venerdì 20 maggio è stata una occasione per scoprire quanto di interessante è custodito con cura nell'Archivio diocesano. Un patrimonio di enorme portata, frutto di un lavoro monumentale portata avanti in silenzio, con passione e grande senso di appartenenza a questo territorio da parte di Michele Bonserio, a cui la città di Giovinazzo dovrà sempre gratitudine.
L'INVENTARIO
Il libro di seicento pagine è stato scritto da Michele Bonserio ed il volume ha visto la luce anche grazie all'impegno dell'associazione Pro Loco di Giovinazzo nell'anno 2021. «È un lavoro prodotto negli anni '80 del secolo scorso in forma dattiloscritta, riversata successivamente al computer in digitale, per la pubblicazione curata dall'associazione culturale e turistica Pro Loco con la preziosa collaborazione di sponsors - ci ha detto Michele Bonserio -. Il presidente Francesco Paolo Martini, a fine agosto del 2021 si è fatto carico con il direttivo di procedere alla pubblicazione del mio volume e alla stampa definitiva, completatasi nel gennaio 2022. Nel giro di pochi mesi - ha continuato Bonserio - la Pro Loco ha rivolto molta attenzione a questo mio libro che è una guida analitica alla consultazione del notevole fondo archivistico cartaceo del capitolo della Cattedrale e delle serie recuperate grazie all'intervento iniziato a fine del 1979 dalla stessa associazione di piazza Umberto I, allora retta dal dott. Gianni Pansini. Inizialmente il lavoro tecnico e professionale di studio e riorganizzazione storica dei documenti è stato realizzato da me».Da 42 anni Michele Bonserio, con grande passione e amore per il passato cura l'Archivio diocesano della Concattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo, ubicato presso l'ex Palazzo Vescovile in via Marco Polo n.2, in cui sono custoditi i fogli cartacei e pergamenacei pregni di un passato tutto da scoprire.
LA PRESENTAZIONE
Nel suo intervento, il presidente Franco Martini, che nel libro ha curato la presentazione, ha parlato dell'autore e della fattiva e concreta collaborazione messa in campo in ambito associativo con la Pro Loco. L'autore ha quindi illustrato a grandi linee il contenuto storico e giuridico in cui si inserisce il testo, libro che lui stesso consiglia di conservare in archivio o biblioteca personale per meglio scoprire il nostro passato ed invogliare i giovani a conoscerla meglio. «Nel libro è racchiusa una miniera di notizie regestate analiticamente sulla base dell'inventario delle serie archivistiche del Capitolo della nostra antica Cattedrale, comprendendo un periodo che va dal secolo XV al secolo XIX. Si tratta di un lavoro rivolto ai giovani perché possano riprendere a produrre tesi universitarie o ricerche - ha sottolineato Michele Bonserio -. Nel mio inventario tra i contenuti ci sono: capitoli matrimoniali, testamenti, atti di natura amministrativa, atti patrimoniali, manoscritti musicali inediti, atti che coinvolgono i rapporti con i ceti sociali della nostra antica città».L'INCARICO AFFIDATO A MICHELE BONSERIO DI CURARE L'ARCHIVIO DIOCESANO
L'incarico di curare l'archivio diocesano fu affidato a Michele Bonserio quarantadue anni fa, quando l'allora vescovo Mons. Aldo Garzia comunicò di voler trasferire l'intero archivio della Cattedrale presso la Curia vescovile di Molfetta, poiché l'archivio era in grande disordine e senza possibilità di consultazione. Intervenne la Pro Loco, allora guidata da Gianni Pansini, su sollecitazione di Mons. Nicola Melone, e pur di non perdere questo grande patrimonio di storia cittadina e ecclesiastica il lavoro materiale fu inizialmente prodotto dalla Pro Loco.In seguito, la parte tecnica e archivistica fu affidata a Michele Bonserio, in possesso del diploma di archivista paleografo conseguito presso l'Archivio di Stato di Bari nel 1979. Grazie a questa grande passione e ricerca, Bonserio ancora oggi continua a dare il suo contributo di volontariato laicale gratuitamente a favore della ricerca storica. Infatti, il motto dello studioso e scrittore è: "recuperare il senso di appartenenza al territorio in cui il cittadino vive attraverso lo studio, la passione per la ricerca e il rispetto del patrimonio archeologico e artistico ereditato dai nostri avi".
A conclusione del libro sono stati inseriti dall'autore documenti di varia collocazione e provenienza archivistica consegnati a Michele Bonserio il 5 ottobre del 1986 dallo storico, prof. Don Filippo Roscini.
L'incontro di venerdì 20 maggio è stata una occasione per scoprire quanto di interessante è custodito con cura nell'Archivio diocesano. Un patrimonio di enorme portata, frutto di un lavoro monumentale portata avanti in silenzio, con passione e grande senso di appartenenza a questo territorio da parte di Michele Bonserio, a cui la città di Giovinazzo dovrà sempre gratitudine.