Quattro facce per una poltrona
La campagna elettorale a Giovinazzo stenta a decollare. Ma presto lo scenario potrebbe cambiare
giovedì 31 marzo 2022
06.00
Quattro facce per una poltrona.
La campagna elettorale a Giovinazzo stenta a decollare, nonostante i giochi per i candidati sindaci sembrano essere quasi fatti.
Quasi, appunto, perché i bene informati raccontano di una mediazione del segretario regionale di Sinistra Italiana, Nico Bavaro, che avrebbe incontrato Michele Emiliano chiedendogli le primarie. D'accordo Daniele de Gennaro, non ha dato risposta affermativa invece Maria Rosaria Pugliese, candidata PD e di altre civiche, pronta a mettersi in gioco sino in fondo, anche con una campagna di comunicazione di grande impatto.
Roberto De Blasi, sindacalista UIL, resta convinto di una sua corsa solitaria con quattro civiche, ma non ha mai chiuso del tutto all'ipotesi di un confronto nel confine delle forze di centrosinistra, sebbene lo dividano diverse idee da una parte dei Dem.
Intanto Michele Sollecito sta strutturando il suo programma e stasera in Sala San Felice presenterà le sue idee e quanto realizzato in fatto di Piano Urbanistico dall'amministrazione uscente, di cui è stato vicesindaco. Non sarà facile per lui la corsa verso Palazzo di Città, considerando che gli altri tre candidati sono tutti contrari all'esecutivo uscente, alcuni con toni molti duri, e tenendo presente che ha su di sé l'onere e l'onore delle scelte maturate insieme a Tommaso Depalma in questi anni.
In Forza Italia, che si presenterà sotto la dicitura "Forza Giovinazzo" come nel 2017, non appare più così scontato che Ruggero Iannone non si candidi, un po' per il peso specifico che riveste nell'area, un po' perché dietro l'assessore Gaetano Depalo e la consigliera Antonella Marzella si vorrebbe far crescere una nuova generazione di forzisti sotto l'ala protettiva del decano della destra locale. Si vedrà.
Ed a proposito di maggiori oppositori dell'amministrazione Depalma, Daniele de Gennaro è certamente stato uno dei consiglieri comunali che più hanno avversato le politiche della Giunta uscente e recentemente la coalizione che lo supporta si è anche rinforzata con l'entrata di due pedine un tempo più spostate a destra, quali Angelo Lasorsa e Giovanni Del Giudice, fuoriusciti dalla maggioranza.
Da comprendere chi si candiderà nelle liste di Sinistra Italiana (il nome di Tommi Bonvino appare certo, mentre l'ex segretario Nando Depalo potrebbe non presentarsi), con Civica 22 che sembra accreditata di un buon sostegno soprattutto da parte di un gruppo di giovani.
Scritto più volte di Antonio Galizia e dei suoi de La Nostra Città che appoggiano il Partito Democratico e la candidatura della preside Pugliese, anche i "magarelliani" sono entrati in quella coalizione e puntano ad un buon risultato dopo due legislature senza esponenti nella massima assise.
Ed il PD?
I grandi elettori giovinazzesi (Antonio Berardi e Antonello Natalicchio su tutti) sono sulla bocca di tanti elettori nei consueti ritrovi cittadini, ma ancora non hanno lanciato la volata alla preside. Quasi certa la candidatura di Gianni Camporeale, tra i più accreditati ad un grosso risultato dopo 10 anni di seria opposizione a Depalma e papabile tra i nomi eventuali per un assessorato in caso di vittoria, sembra inevitabile che competa anche Mimmo Brancato, il segretario che ha traghettato il partito nel momento forse più difficile degli ultimi 20 anni a Giovinazzo e che punta dritto ad un riscatto. Occhio anche al ritorno in campo (ipotesi suggestiva) di Cosmo Damiano Stufano, un tempo nella Giunta Natalicchio e maggior suffragato nel 2012, che in tanti a sinistra auspicano.
Il Partito Democratico non ha quindi lanciato la sua vera campagna elettorale, ma da ambienti vicini alla segreteria giurano che stiano continuando i contatti di una parte della base con PrimaVera Alternativa per arrivare alle primarie. Ma ormai non c'è più molto tempo, se è vero che le date del 12 e 13 giugno prossimo potrebbero essere quelle per la chiamata alle urne.
Resta un imperativo per chiunque prevarrà nella competizione: gestire al meglio i fondi del Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza e governare con una maggioranza il più ampia possibile, evitando scossoni in Giunta per portare l'economia cittadina fuori dell'impasse in cui è inevitabilmente sprofondata a causa dell'emergenza sanitaria.
Sempre che, Dio non voglia, scenari internazionali nefasti non aprano ulteriori baratri e che si debba fare i conti con problemi sovracomunali molto più grandi di un amministratore locale.
La campagna elettorale a Giovinazzo stenta a decollare, nonostante i giochi per i candidati sindaci sembrano essere quasi fatti.
Quasi, appunto, perché i bene informati raccontano di una mediazione del segretario regionale di Sinistra Italiana, Nico Bavaro, che avrebbe incontrato Michele Emiliano chiedendogli le primarie. D'accordo Daniele de Gennaro, non ha dato risposta affermativa invece Maria Rosaria Pugliese, candidata PD e di altre civiche, pronta a mettersi in gioco sino in fondo, anche con una campagna di comunicazione di grande impatto.
Roberto De Blasi, sindacalista UIL, resta convinto di una sua corsa solitaria con quattro civiche, ma non ha mai chiuso del tutto all'ipotesi di un confronto nel confine delle forze di centrosinistra, sebbene lo dividano diverse idee da una parte dei Dem.
Intanto Michele Sollecito sta strutturando il suo programma e stasera in Sala San Felice presenterà le sue idee e quanto realizzato in fatto di Piano Urbanistico dall'amministrazione uscente, di cui è stato vicesindaco. Non sarà facile per lui la corsa verso Palazzo di Città, considerando che gli altri tre candidati sono tutti contrari all'esecutivo uscente, alcuni con toni molti duri, e tenendo presente che ha su di sé l'onere e l'onore delle scelte maturate insieme a Tommaso Depalma in questi anni.
In Forza Italia, che si presenterà sotto la dicitura "Forza Giovinazzo" come nel 2017, non appare più così scontato che Ruggero Iannone non si candidi, un po' per il peso specifico che riveste nell'area, un po' perché dietro l'assessore Gaetano Depalo e la consigliera Antonella Marzella si vorrebbe far crescere una nuova generazione di forzisti sotto l'ala protettiva del decano della destra locale. Si vedrà.
Ed a proposito di maggiori oppositori dell'amministrazione Depalma, Daniele de Gennaro è certamente stato uno dei consiglieri comunali che più hanno avversato le politiche della Giunta uscente e recentemente la coalizione che lo supporta si è anche rinforzata con l'entrata di due pedine un tempo più spostate a destra, quali Angelo Lasorsa e Giovanni Del Giudice, fuoriusciti dalla maggioranza.
Da comprendere chi si candiderà nelle liste di Sinistra Italiana (il nome di Tommi Bonvino appare certo, mentre l'ex segretario Nando Depalo potrebbe non presentarsi), con Civica 22 che sembra accreditata di un buon sostegno soprattutto da parte di un gruppo di giovani.
Scritto più volte di Antonio Galizia e dei suoi de La Nostra Città che appoggiano il Partito Democratico e la candidatura della preside Pugliese, anche i "magarelliani" sono entrati in quella coalizione e puntano ad un buon risultato dopo due legislature senza esponenti nella massima assise.
Ed il PD?
I grandi elettori giovinazzesi (Antonio Berardi e Antonello Natalicchio su tutti) sono sulla bocca di tanti elettori nei consueti ritrovi cittadini, ma ancora non hanno lanciato la volata alla preside. Quasi certa la candidatura di Gianni Camporeale, tra i più accreditati ad un grosso risultato dopo 10 anni di seria opposizione a Depalma e papabile tra i nomi eventuali per un assessorato in caso di vittoria, sembra inevitabile che competa anche Mimmo Brancato, il segretario che ha traghettato il partito nel momento forse più difficile degli ultimi 20 anni a Giovinazzo e che punta dritto ad un riscatto. Occhio anche al ritorno in campo (ipotesi suggestiva) di Cosmo Damiano Stufano, un tempo nella Giunta Natalicchio e maggior suffragato nel 2012, che in tanti a sinistra auspicano.
Il Partito Democratico non ha quindi lanciato la sua vera campagna elettorale, ma da ambienti vicini alla segreteria giurano che stiano continuando i contatti di una parte della base con PrimaVera Alternativa per arrivare alle primarie. Ma ormai non c'è più molto tempo, se è vero che le date del 12 e 13 giugno prossimo potrebbero essere quelle per la chiamata alle urne.
Resta un imperativo per chiunque prevarrà nella competizione: gestire al meglio i fondi del Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza e governare con una maggioranza il più ampia possibile, evitando scossoni in Giunta per portare l'economia cittadina fuori dell'impasse in cui è inevitabilmente sprofondata a causa dell'emergenza sanitaria.
Sempre che, Dio non voglia, scenari internazionali nefasti non aprano ulteriori baratri e che si debba fare i conti con problemi sovracomunali molto più grandi di un amministratore locale.