PVA su mazzette ASL: «A Giovinazzo la Casa delle tangenti»

La nota del partito di opposizione cittadina sull'inchiesta che vede al centro l'imprenditore Crisanti

domenica 17 novembre 2024 12.22
A cura di La Redazione
«Giovanni Crisanti, ritenuto amministratore della Costruzioni Bioedili, ha ammesso di aver pagato tangenti agli ingegneri e funzionari dell'ASL Bari Nicola Sansolini e Nicola Iacobellis, spiegando di averlo fatto per conto di due imprenditori, Nicola Murgolo e Ignazio Gadaleta (ha ammesso di avere pagato circa 40mila euro)».
È questo l'incipit e passaggio chiave del nostro articolo sull'inchiesta della Procura della Repubblica di Bari su presunte mazzette pagate da imprenditori a dirigenti dell'Azienda Sanitaria Locale anche per realizzare la Casa della Salute in costruzione a Giovinazzo, appalto da 4,2 milioni di euro complessivi. Il tutto riguarderebbe, va precisato, imprenditori e dirigenti ASL Bari e non coinvolgerebbe in alcun modo amministratori locali.
Ma PrimaVera Alternativa è tornata sull'inchiesta nelle scorse ore, rivendicando di aver sin da subito avuto perplessità circa quel progetto. Dal dicembre 2022 il partito/movimento di opposizione aveva lanciato l'allarme dopo una prolungata interruzione dei lavori, in cui chiedeva di sapere la verità su quanto stava accadendo. Il cantiere era poi proseguito con nuova assegnazione.
Di seguito, quindi, la nota integrale con cui PrimaVera Alternativa riprende quegli interrogativi e spinge affinché s'interrompano "silenzi" (G.B.).

LA NOTA DI PRIMAVERA ALTERNATIVA
«È di questi giorni la notizia della sconvolgente scoperta da parte della Procura della Repubblica di Bari di un vero e proprio "tangentificio" nella ASL Bari.
A dirigenti, a funzionari della ASL Bari e ad alcuni imprenditori sono stati infatti contestati i reati di associazione a delinquere, corruzione, falso, turbata libertà degli incanti e subappalti illeciti, per un ingente giro di tangenti in cambio di appalti.
Tra questi appalti, purtroppo, c'è anche quello della "Casa della Salute di Giovinazzo", dove, come potete leggere, un indagato, nel corso degli interrogatori di garanzia, ha già ammesso di aver pagato mazzette agli ingegneri ed ai funzionari della ASL BA.
Nel passato, noi di PVA ci eravamo già occupati delle "stranezze" e dei "silenzi" di questo appalto (https://lc.cx/OqVRZJ), ma ora di questa brutta storia ad interessarci non è il profilo giudiziario o amministrativo, ma quello etico e civile.
Perché a Giovinazzo, dove hanno tolto il Pronto Soccorso e il Poliambulatorio cade letteralmente a pezzi, abbiamo fame di sanità "buona" a supporto di una popolazione che invecchia sempre di più!
Perché è sconcertante dover apprendere che pubblici uffici, che dovrebbero dare risposte al bisogno di salute e di sanità dei cittadini, si siano trasformati in luoghi in cui circolano "pizzini" e tangenti.
Perché fa davvero male –specie a Giovinazzo- dover leggere che chi doveva controllare per far rispettare i tempi di consegna e la legalità delle opere agiva per favorire gli sporchi guadagni di pochi!
Perché è terribile pensare che, mentre anche a Giovinazzo aumentano le famiglie sulla soglia di povertà e che rinunciano a curarsi, c'è chi dell'edilizia sanitaria ha fatto solo un osceno business!
Perché è disarmante constatare che senza l'intervento della magistratura, che ringraziamo, questo vergognoso "modus operandi" molto probabilmente sarebbe andato avanti all'infinito!
Perché mentre i malati sono alle prese con liste di attese lunghe anche interi anni, c'è chi ha come unico cruccio quello di non saper come spendere con moneta contante il frutto delle tangenti!
Perché, alla fine, come affermano gli indagati: "mica sta scritto sopra alla banconota "TANGENTE""».