Pva: «La farsa dell’amministrazione Sollecito sull’autonomia differenziata»
Il movimento attacca: «Tre ordini del giorno sullo stesso argomento; negato, invece, il consiglio comunale "aperto"»
martedì 28 marzo 2023
19.08
Nella serata di ieri, in coda ad un «consiglio comunale sconcertante», per PrimaVera Alternativa, il dibattito si è concentrato sulla «farsa degli "ordini del giorno" sull'autonomia differenziata», il disegno di legge promosso dal ministro Roberto Calderoli e approvato dal Consiglio dei Ministri.
«Il plurale non è affatto casuale - fanno notare i consiglieri comunali Davide Digiaro e Sabrina Mastroviti -, perché l'amministrazione Sollecito con l'avvallo del presidente del consiglio Cervone, dimostratosi palesemente inadeguato al suo ruolo di garante dei diritti delle opposizioni, è riuscita a portare in discussione ben 3 ordini del giorno sullo stesso argomento: l'autonomia differenziata!».
«Per realizzare questa "straordinaria impresa" - continua, in comunicato stampa, il gruppo politico - il presidente del consiglio ha dovuto persino mortificare in più occasioni i diritti e le prerogative dei consiglieri di minoranza».
Proprio Pva, insieme a Sinistra Italiana e alla lista Civica 22, avevano chiesto un consiglio comunale "aperto" ai cittadini e alle associazioni: «Dapprima "ha dimenticato" di convocare il consiglio comunale "aperto" richiesto dai nostri consiglieri comunali, unitamente a quelli di SI e Civica22, mettendo invece all'ordine del giorno la "sola" proposta del sindaco».
«Successivamente, e solo a seguito delle nostre rimostranze - fa notare ancora Pva - ha inserito altri due ordini del giorno aggiuntivi, ovvero la nostra proposta e quella ulteriore del PD (da cui la maggioranza aveva peraltro scopiazzato a piene mani). A questo pasticcio regolamentare, seguivano ampie rassicurazioni sul fatto che in Consiglio sarebbe bastata una piccola sospensione per trovare una linea comune sui tre ordini del giorno».
Tutto rientrato? Tutt'altro. «L'inganno politico - continua la nota - è stato svelato perché si è scoperto che la maggioranza non avrebbe mai votato la nostra proposta di deliberato perché ritenuta politica.Del resto, come poteva Sollecito che dentro la sua maggioranza tiene insieme pezzi di PD, legati ai vari Emiliano e Maurodinoia, con Forza Italia e Fratelli d'Italia, votare un provvedimento contro quella schifezza che è l'autonomia differenziata voluta da Calderoli?».
Alla fine, Sollecito ha proposto di rinviare il punto in un prossimo consiglio, ma non in seduta "aperta". «Perché? - tira dritto PrimaVera Alternativa -. Ovvio. Chi avrebbe dovuto invitare Sollecito a parlare di quella "porcheria" che è il disegno di legge sulla autonomia differenziata? Gli esponenti di riferimento della sua maggioranza (Forza Italia e FdI) che al Governo la stanno votando?».
Alla fine i consiglieri comunale sono stati costretti, dunque, «ad abbandonare l'aula perché di essere presi in giro così palesemente siamo stufi. Non possiamo permettere che temi così importanti per noi cittadini del sud siano così strumentalizzati e sviliti! E non tollereremo più che il presidente del consiglio mortifichi i diritti e le prerogative delle opposizioni - conclude Pva - rivolgendoci a tutti gli organi di vigilanza sul rispetto delle stesse».
«Il plurale non è affatto casuale - fanno notare i consiglieri comunali Davide Digiaro e Sabrina Mastroviti -, perché l'amministrazione Sollecito con l'avvallo del presidente del consiglio Cervone, dimostratosi palesemente inadeguato al suo ruolo di garante dei diritti delle opposizioni, è riuscita a portare in discussione ben 3 ordini del giorno sullo stesso argomento: l'autonomia differenziata!».
«Per realizzare questa "straordinaria impresa" - continua, in comunicato stampa, il gruppo politico - il presidente del consiglio ha dovuto persino mortificare in più occasioni i diritti e le prerogative dei consiglieri di minoranza».
Proprio Pva, insieme a Sinistra Italiana e alla lista Civica 22, avevano chiesto un consiglio comunale "aperto" ai cittadini e alle associazioni: «Dapprima "ha dimenticato" di convocare il consiglio comunale "aperto" richiesto dai nostri consiglieri comunali, unitamente a quelli di SI e Civica22, mettendo invece all'ordine del giorno la "sola" proposta del sindaco».
«Successivamente, e solo a seguito delle nostre rimostranze - fa notare ancora Pva - ha inserito altri due ordini del giorno aggiuntivi, ovvero la nostra proposta e quella ulteriore del PD (da cui la maggioranza aveva peraltro scopiazzato a piene mani). A questo pasticcio regolamentare, seguivano ampie rassicurazioni sul fatto che in Consiglio sarebbe bastata una piccola sospensione per trovare una linea comune sui tre ordini del giorno».
Tutto rientrato? Tutt'altro. «L'inganno politico - continua la nota - è stato svelato perché si è scoperto che la maggioranza non avrebbe mai votato la nostra proposta di deliberato perché ritenuta politica.
Alla fine, Sollecito ha proposto di rinviare il punto in un prossimo consiglio, ma non in seduta "aperta". «Perché? - tira dritto PrimaVera Alternativa -. Ovvio. Chi avrebbe dovuto invitare Sollecito a parlare di quella "porcheria" che è il disegno di legge sulla autonomia differenziata? Gli esponenti di riferimento della sua maggioranza (Forza Italia e FdI) che al Governo la stanno votando?».
Alla fine i consiglieri comunale sono stati costretti, dunque, «ad abbandonare l'aula perché di essere presi in giro così palesemente siamo stufi. Non possiamo permettere che temi così importanti per noi cittadini del sud siano così strumentalizzati e sviliti! E non tollereremo più che il presidente del consiglio mortifichi i diritti e le prerogative delle opposizioni - conclude Pva - rivolgendoci a tutti gli organi di vigilanza sul rispetto delle stesse».