PVA e PD contro l'Amministrazione: «C'erano una volta le aree a verde di quartiere»
Dura presa di posizione, anticipata in Consiglio comunale, sui progetti comunali circa la zona tra viale De Gaetano e via Piscitelli
giovedì 21 maggio 2020
12.21
Il Consiglio comunale di martedì scorso, 19 maggio, si è occupato, tra gli altri argomenti, anche dell'istanza presentata da un privato, riguardante una riconversione dell'area dell'attuale Circolo Tennis Renna. Una idea che non piace affatto a PrimaVera Alternativa e Partito Democratico, con una palese manifestazione di dissenso mostrata anche durante la massima assise dai rispettivi Consiglieri.
«Quella andata in scena nel Consiglio comunale di martedì sera - spiegano dai due partiti di opposizione - è stata una brutta pagina dell'urbanistica giovinazzese. La maggioranza ha infatti deciso di trasformare gli oltre 3.000 mq di aree destinate a verde pubblici di quartiere (VPQ), situati tra viale de Gaetano e via Tenente Piscitelli (quelle in cui sorge il Circolo Tennis), in zona di completamento intensivo (B2), che consente interventi di nuova edificazione con un indice di fabbricabilità elevatissimo (4mc/mq)!».
PVA e PD richiamano le Norme di Attuazione del Piano Regolatore, in particolar modo l'articolo 32 (citato nell'assise in videoconferenza da Daniele de Gennaro) che «consentiva esclusivamente - si legge ancora nella nota - la realizzazione di giochi per bambini, biblioteche all'aperto, impianti sportivi, bar, chioschi». Con questo provvedimento, invece, raccontano le opposizioni «si potranno edificare oltre 12.700 metri cubi di cemento, pari a decine di unità immobiliari!».
Gli oppositori non hanno dunque dubbi e parlano apertamente di «una brutale scelta urbanistica operata al di fuori della pianificazione organica del redigendo Piano Urbanistico Generale, da mesi fermo al palo. Una variante urbanistica che riteniamo illegittima perché, contrariamente a quanto affermato nella delibera approvata, le aree a verde pubblico danno luogo a vincoli conformativi di durata illimitata».
I Consiglieri di centro-sinistra avevano anche mosso una «eccezione pregiudiziale [...] con cui si chiedeva il ritiro della variante per violazione di legge, anche in considerazione di un recentissima sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale di Bari, che chiamato proprio a giudicare sull'art. 32 si era così espresso: "(…) le aree a verde pubblico per giurisprudenza amministrativa consolidata danno vita a vincoli conformativi e quindi per loro natura a durata temporale illimitata"».
PrimaVera Alternativa e Partito Democratico non hanno nessuna intenzione di tacere davanti ad una decisione di questo genere e pongono interrogativi amari: «Quale interesse pubblico hanno perseguito Depalma, Stallone e l'intera maggioranza privando la città di oltre 3.000 mq di aree a verde? Cosa ci guadagna la nostra comunità a fronte di una perdita così alta di aree a verde? Ancora una volta siamo dinanzi ad una scelta politica, che contrasteremo in ogni sede, che attribuisce enormi vantaggi a pochi privati a svantaggio dell'intera comunità giovinazzese!», la conclusione.
«Quella andata in scena nel Consiglio comunale di martedì sera - spiegano dai due partiti di opposizione - è stata una brutta pagina dell'urbanistica giovinazzese. La maggioranza ha infatti deciso di trasformare gli oltre 3.000 mq di aree destinate a verde pubblici di quartiere (VPQ), situati tra viale de Gaetano e via Tenente Piscitelli (quelle in cui sorge il Circolo Tennis), in zona di completamento intensivo (B2), che consente interventi di nuova edificazione con un indice di fabbricabilità elevatissimo (4mc/mq)!».
PVA e PD richiamano le Norme di Attuazione del Piano Regolatore, in particolar modo l'articolo 32 (citato nell'assise in videoconferenza da Daniele de Gennaro) che «consentiva esclusivamente - si legge ancora nella nota - la realizzazione di giochi per bambini, biblioteche all'aperto, impianti sportivi, bar, chioschi». Con questo provvedimento, invece, raccontano le opposizioni «si potranno edificare oltre 12.700 metri cubi di cemento, pari a decine di unità immobiliari!».
Gli oppositori non hanno dunque dubbi e parlano apertamente di «una brutale scelta urbanistica operata al di fuori della pianificazione organica del redigendo Piano Urbanistico Generale, da mesi fermo al palo. Una variante urbanistica che riteniamo illegittima perché, contrariamente a quanto affermato nella delibera approvata, le aree a verde pubblico danno luogo a vincoli conformativi di durata illimitata».
I Consiglieri di centro-sinistra avevano anche mosso una «eccezione pregiudiziale [...] con cui si chiedeva il ritiro della variante per violazione di legge, anche in considerazione di un recentissima sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale di Bari, che chiamato proprio a giudicare sull'art. 32 si era così espresso: "(…) le aree a verde pubblico per giurisprudenza amministrativa consolidata danno vita a vincoli conformativi e quindi per loro natura a durata temporale illimitata"».
PrimaVera Alternativa e Partito Democratico non hanno nessuna intenzione di tacere davanti ad una decisione di questo genere e pongono interrogativi amari: «Quale interesse pubblico hanno perseguito Depalma, Stallone e l'intera maggioranza privando la città di oltre 3.000 mq di aree a verde? Cosa ci guadagna la nostra comunità a fronte di una perdita così alta di aree a verde? Ancora una volta siamo dinanzi ad una scelta politica, che contrasteremo in ogni sede, che attribuisce enormi vantaggi a pochi privati a svantaggio dell'intera comunità giovinazzese!», la conclusione.