PVA all'Amministrazione: «Pericolosissima deriva in Consiglio comunale»

Nota del gruppo d'opposizione dopo le interrogazioni nelle recenti assise

martedì 5 dicembre 2017
A cura di Gianluca Battista
Non si arresta l'azione d'opposizione di PrimaVera Alternativa, a distanza di cinque giorni dal Consiglio comunale del 30 novembre scorso in cui erano state presentate ben tre interrogazioni all'Amministrazione comunale. Sindaco ed Assessori avevano dovuto rispondere su questioni quali la chiusura della Villetta nei pressi della Parrocchia Immacolata, la mancata rimozione delle antenne dal solaio di Palazzo di Città e sul presunto insediamento di un resort nella zona dei Marmi Barbone, sul litorale sud.

Così da PVA attaccano: «È singolare quel che accade nel Palazzo comunale - scrivono in un comunicato stampa -. Finora, alle interrogazioni presentate ci si era limitati a dare risposte evasive, incomplete e del tutto insoddisfacenti. Così è stato, per esempio, a proposito della questione del parcheggio non autorizzato sul lungomare Esercito italiano, rimasto attivo fino a tutto settembre senza che fosse presa alcuna iniziativa, dei chioschetti del Summer Village, che non avrebbero pagato integralmente la tassa per l'occupazione della piazza per 9 giorni, dello stemma comunale, usato su siti personali senza una formale autorizzazione, del sito poco trasparente del Comune, dei tavolini di ristoranti e pizzerie (dehors) che si vorrebbero autorizzati a ridosso di chiese e monumenti, ecc. Nell'ultimo Consiglio comunale - asseriscono - ci si è superati!».

Il perché lo spiegano successivamente ed il richiamo è sempre alle risposte ritenute insoddisfacenti da parte degli Assessori della Giunta in carica: «Si è addirittura affermato - continua la nota -, contro ogni evidenza, che la Villetta adiacente la Parrocchia Immacolata, inaugurata con tanto di taglio di nastro pochi giorni prima delle votazioni (ed in violazione della par condicio elettorale) sarebbe rimasta sempre aperta al pubblico, e che la mancata realizzazione di quanto previsto nei progetti, vale a dire nuove giostrine, area di sgambamento cani, campo di bocce, telecamere di sicurezza ecc, e soprattutto la mancata costituzione delle fideiussioni contrattualmente previste, non avesse alcuna rilevanza (ma la vicenda delle fideiussioni di Daneco non ha insegnato nulla?).

Si è giunti finanche a "non rispondere" - proseguono - ad una interrogazione del Consigliere de Gennaro, richiamando impropriamente il diritto alla privacy su una questione, quella dei Marmi Barbone, proprio dal Sindaco sbandierata ai quattro venti durante la campagna elettorale come un investimento capace di aumentare il PIL cittadino(?!). Ma si sa che la propaganda Depalmiana non coincide mai con la realtà», tuonano utilizzando una frase usata spesso anche da Antonello Natalicchio.

Dopo l'ironia amara, la chiosa è un vero atto d'accusa: «Tuttavia, quella di non informare la massima assise comunale ed i cittadini giovinazzesi è però una pericolosissima deriva, che mira sempre più a ridurre gli spazi di partecipazione e a negare il diritto all'informazione delle opposizioni. Alla quale, evidentemente, ci si opporrà con tutte le forze».