Pupa non c'è più. La gatta mascotte di via Cattedrale se ne va dopo 24 anni
Dolore tra i residenti di quella zona del borgo antico di Giovinazzo
martedì 31 gennaio 2023
Se n'è andata Pupa (o Sally, come la chiamava qualcun altro) e con lei va via un pezzettino della storia di via Cattedrale e del borgo antico di Giovinazzo.
È morta nelle scorse ore la gatta mascotte della zona compresa tra piazza Costantinopoli, via Marina e via Lecce, una gatta dal pelo multicolore amatissima in tutto il quartiere. Un dolore autentico ha attraversato i residenti, che si sono presi cura di lei nei 24 anni di vita.
Dapprima un uomo anziano l'aveva accudita per tutta la prima spensierata parte della sua vita, ma poi la malattia del "compagno umano" aveva portato Pupa a vagare dal portone di un B&B alla cucina di un noto ristorante.
Sino ad un paio di anni fa, quando più volte il povero ed indifeso felino era stato molestato da giovani e giovanissimi incapaci di comprendere la benché minima regola del vivere civile. Ce ne eravamo occupati anche noi ed i media locali, perché Pupa era una gatta simbolo dell'intera città di Giovinazzo. Così per lei, ormai una "vecchietta" di 22 anni, si era aperto un portone dove per lei c'era sempre cibo e calore.
«In questi ultimi due anni - scrive Sarita, una residente - non sono mancate le passeggiate al mare, le coccole e tutte quelle necessità particolari che gli anziani richiedono. Ha avuto una bella vita, libera, serena e curata in vecchiaia da una bella persona che ha dato il massimo per lei. Ma l'anzianità non perdona e oggi (ieri, ndr), a 24 anni circa, la pezzata mascotte di via Cattedrale è volata sul ponte dell'arcobaleno, verrà cremata, per rimanere con chi l'ha amata in questi suoi ultimi anni. Ciao piccola bellissima pupa».
Un saluto a cui si unisce tanta gente di Giovinazzo che l'ha amata come si ama qualcuno che è parte integrante della comunità locale. E dalla sua dignità nel vivere la vecchiaia forse dovremmo trarre tutti noi un insegnamento.
Buon viaggio amichetta gentile.
È morta nelle scorse ore la gatta mascotte della zona compresa tra piazza Costantinopoli, via Marina e via Lecce, una gatta dal pelo multicolore amatissima in tutto il quartiere. Un dolore autentico ha attraversato i residenti, che si sono presi cura di lei nei 24 anni di vita.
Dapprima un uomo anziano l'aveva accudita per tutta la prima spensierata parte della sua vita, ma poi la malattia del "compagno umano" aveva portato Pupa a vagare dal portone di un B&B alla cucina di un noto ristorante.
Sino ad un paio di anni fa, quando più volte il povero ed indifeso felino era stato molestato da giovani e giovanissimi incapaci di comprendere la benché minima regola del vivere civile. Ce ne eravamo occupati anche noi ed i media locali, perché Pupa era una gatta simbolo dell'intera città di Giovinazzo. Così per lei, ormai una "vecchietta" di 22 anni, si era aperto un portone dove per lei c'era sempre cibo e calore.
«In questi ultimi due anni - scrive Sarita, una residente - non sono mancate le passeggiate al mare, le coccole e tutte quelle necessità particolari che gli anziani richiedono. Ha avuto una bella vita, libera, serena e curata in vecchiaia da una bella persona che ha dato il massimo per lei. Ma l'anzianità non perdona e oggi (ieri, ndr), a 24 anni circa, la pezzata mascotte di via Cattedrale è volata sul ponte dell'arcobaleno, verrà cremata, per rimanere con chi l'ha amata in questi suoi ultimi anni. Ciao piccola bellissima pupa».
Un saluto a cui si unisce tanta gente di Giovinazzo che l'ha amata come si ama qualcuno che è parte integrante della comunità locale. E dalla sua dignità nel vivere la vecchiaia forse dovremmo trarre tutti noi un insegnamento.
Buon viaggio amichetta gentile.