Psicologi: «Proteggere gli anziani dal contagio e dalla solitudine»
Gesualdo, presidente dell'ordine pugliese: «Fondamentale il contatto coi familiari»
mercoledì 4 novembre 2020
«Tutelare gli anziani non significa isolarli bensì attuare programmi per difenderli. È fondamentale intendere che isolamento e solitudine non sono sinonimi» ha dichiarato il presidente dell'ordine degli psicologi di Puglia Vincenzo Gesualdo, riferendosi alla proposta di limitare gli spostamenti alle persone che hanno più di 70 anni, avanzata durante l'incontro tra governo ed enti locali sul nuovo Dpcm.
«L'isolamento, emotivo e spaziale, è un fattore di rischio importante per problemi mentali come ansia e depressione, fenomeni dovuti alle restrizioni sociali e limitazioni di movimento. Uno dei problemi che accomuna gli anziani è il ritiro sociale e l'esclusione dalle relazioni familiari che può dunque minare il loro senso di sicurezza e la loro salute psicologica. È necessario ricordare che, oltre alla salute fisica, l'emergenza che stiamo vivendo può avere un forte impatto a livello psicologico sull'anziano e può aggravare disturbi psicologici preesistenti» ha aggiunto.
«Se da una parte l'isolamento può servire a tutelarli dal punto di vista della salute fisica, dall'altra rischia di minare il loro stato psicologico. Gli anziani, che vivono in un clima di affetti sociali, mostrano bassi livelli di solitudine e manifestano sempre meno il rischio di depressione. Al contrario, chi non gode delle stesse relazioni sembrerebbe più incline a presentare segnali di solitudine e a sviluppare sindromi depressive. Un supporto psicologico e un'assistenza domiciliare possono aiutarli a gestire e tollerare al meglio questa situazione ma il contatto con gli affetti familiari, seppure con le dovute precauzioni, è fondamentale per il mantenimento di un buono stato di salute psico-fisico dell'anziano» ha concluso Gesualdo.
«L'isolamento, emotivo e spaziale, è un fattore di rischio importante per problemi mentali come ansia e depressione, fenomeni dovuti alle restrizioni sociali e limitazioni di movimento. Uno dei problemi che accomuna gli anziani è il ritiro sociale e l'esclusione dalle relazioni familiari che può dunque minare il loro senso di sicurezza e la loro salute psicologica. È necessario ricordare che, oltre alla salute fisica, l'emergenza che stiamo vivendo può avere un forte impatto a livello psicologico sull'anziano e può aggravare disturbi psicologici preesistenti» ha aggiunto.
«Se da una parte l'isolamento può servire a tutelarli dal punto di vista della salute fisica, dall'altra rischia di minare il loro stato psicologico. Gli anziani, che vivono in un clima di affetti sociali, mostrano bassi livelli di solitudine e manifestano sempre meno il rischio di depressione. Al contrario, chi non gode delle stesse relazioni sembrerebbe più incline a presentare segnali di solitudine e a sviluppare sindromi depressive. Un supporto psicologico e un'assistenza domiciliare possono aiutarli a gestire e tollerare al meglio questa situazione ma il contatto con gli affetti familiari, seppure con le dovute precauzioni, è fondamentale per il mantenimento di un buono stato di salute psico-fisico dell'anziano» ha concluso Gesualdo.