«Provano a cambiare musica, ma il risultato non cambia!»

Sinistra Italiana rivendica di essere stato l'unico partito «a votare contro le deroghe orarie estive fino alle 2 del mattino»

domenica 28 luglio 2024 17.19
«L'amministrazione comunale Sollecito inizia a ritornare sui suoi passi. Ma è ancora troppo poco! La programmazione musicale senza alcuna verifica di limiti e di autorizzazioni non è un compromesso accettabile. Non vale mettere il limite dell'una o delle due. ​Lo abbiamo spiegato più volte, ma Sollecito ancora non riesce a capirlo».

Lo scrive, in un comunicato, la segreteria cittadina di Sinistra Italiana dopo l'ordinanza del sindaco Michele Sollecito con cui ha deciso di limitare la deroga oraria del venerdì e del sabato all'una di notte (anziché alle 2.00) per la porzione di città che va da via Durazzo (ex Macello) a località Ponte (camping Campofreddo) dal prossimo 29 luglio sino al 30 agosto 2024.

«Siamo stati gli unici a votare contro le deroghe orarie estive fino alle 2 del mattino. Evidentemente avevamo ragione - rivendica il partito di centrosinistra -. Derisi e ignorati, non ci siamo arresi e, insieme a tanti cittadini, abbiamo documentato e raccontato il disastro di tale scelta scellerata. Da soli con i cittadini, molti dei quali si sono organizzati autonomamente, abbiamo detto basta ad una visione della città al servizio di pochi appetiti, contro il volere dei cittadini.

Continuiamo a non arrenderci e a restare uniti per il bene comune di questa città che merita rispetto. Presto - annuncia Sinistra Italiana - apriremo un dibattito su cosa significhi "città turistica", perché con la scusa del turismo stanno giustificando ogni porcheria. Quello che vediamo non aiuta il turismo; al contrario, lo allontana.

Qualcuno forse dovrebbe porgere delle scuse a Sinistra Italiana Giovinazzo, che non voleva fare la Cassandra, ma semplicemente il bene di questa città, come sempre. I fatti ci stanno dando ragione, ed è già una parziale vittoria.

Pretendere scuse che naturalmente non arriveranno non ci serve; tanto vale ribadire che siamo noi a difesa dei cittadini e che andiamo avanti - conclude il partito - nonostante le critiche e le accuse di medievalismo».