Protezione Civile, la Procura chiede 4 anni all'imprenditore Illuzzi

Le tangenti per gli appalti dell'emergenza. L'accusa: 6 anni per l'ex dirigente Lerario. Sentenza il 15 marzo

venerdì 8 marzo 2024 21.42
La Procura della Repubblica di Bari ha chiesto la condanna a 6 anni di reclusione per l'ex dirigente regionale della Protezione Civile, Mario Lerario, e a 4 anni per l'imprenditore giovinazzese Antonio Illuzzi, accusati di corruzione nel processo col rito abbreviato davanti al giudice dell'udienza preliminare Giuseppe Ronzino.

Secondo il procuratore aggiunto Alessio Coccioli - nel frattempo diventato il nuovo procuratore capo di Matera -, Illuzzi avrebbe pagato 35mila euro in cambio di appalti affidati da Lerario alle sue imprese. Nella stessa udienza, inoltre, l'accusa ha chiesto il rinvio a giudizio di Antonio Mercurio, ex funzionario della Regione Puglia, che insieme a Lerario risponde anche di abuso d'ufficio.

Lerario (difeso dall'avvocato Michele Laforgia) ha già riportato una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione (su cui pende appello) ed è ai domiciliari dall'arresto dell'antivigilia di Natale 2021. La sentenza nei confronti di Lerario e Illuzzi sarà emessa il prossimo 15 marzo. Quel giorno il gup del Tribunale di Bari, Ronzino, deciderà anche sulla richiesta di rinvio a giudizio per Mercurio.

Nel corso dell'udienza terminata, dopo la requisitoria della Procura, gli avvocati di Lerario e Illuzzi (rispettivamente Michele Laforgia e Guglielmo Starace) hanno chiesto l'assoluzione dei loro assistiti, mentre il legale di Mercurio, Roberto Eustachio Sisto, ne ha chiesto il proscioglimento. Si tornerà in aula fra sette giorni.