Processo "Ambiente svenduto", Nichi Vendola condannato
L'ex Governatore ritenuto responsabile di concussione aggravata in concorso
lunedì 31 maggio 2021
11.43
L'ex Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, è stato condannato dalla Corte d'Assise di Taranto nell'ambito del processo "Ambiente Svenduto", conclusosi con una lunga camera di consiglio.
A Vendola è stata inflitta una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione perché ritenuto colpevole di concussione aggravata in concorso. Secondo le tesi degli inquirenti, infatti, il politico di Terlizzi avrebbe esercitato pressioni sull'allora direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per far "ammorbidire" la posizione della stessa Agenzia regionale nei confronti di Ilva, accusata a sua volta di emissioni nocive.
La Corte d'Assise del capoluogo ionico ha condannato rispettivamente a 22 e 20 anni di reclusione Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell'impianto siderurgico tarantino. Nel processo erano imputati 47 soggetti, 44 persone fisiche.
A Vendola è stata inflitta una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione perché ritenuto colpevole di concussione aggravata in concorso. Secondo le tesi degli inquirenti, infatti, il politico di Terlizzi avrebbe esercitato pressioni sull'allora direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per far "ammorbidire" la posizione della stessa Agenzia regionale nei confronti di Ilva, accusata a sua volta di emissioni nocive.
La Corte d'Assise del capoluogo ionico ha condannato rispettivamente a 22 e 20 anni di reclusione Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell'impianto siderurgico tarantino. Nel processo erano imputati 47 soggetti, 44 persone fisiche.