Processionaria, arrivano i nuovi interventi
Ecco dove saranno effettuati
martedì 1 marzo 2016
13.22
Le segnalazioni erano arrivate dai Dirigenti scolastici, dal Delegato all'Istituto Vittorio Emanuele II, Nicola De Matteo, da semplici cittadini. Tutti preoccupati per il diffondersi della processionaria che attacca, in particolar modo, gli alberi di pino.
Alcuni interventi comunali vi erano già stati all'interno della scuola primaria e per l'infanzia "Don Saverio Bavaro", dove tuttavia gli operatori torneranno. L'Amministrazione comunale ha diffuso un comunicato con cui elenca i siti dove saranno effettuate sia la disinfestazione che la difesa antiparassitaria.
«A seguito delle segnalazioni pervenute a Palazzo di Città sulla presenza della processionaria in alcune zone di Giovinazzo - si legge nella nota -, il Comune ha censito piazze, strade, vie, ville e siti nei quali verranno effettuati gli interventi di disinfezione e di difesa antiparassitaria del verde pubblico. L'intervento, di tipo meccanico, sarà effettuato da un'ATI, composta da APE srl- PAN.ECO, che con urgenza dovrà comunicare al Comune la calendarizzazione degli interventi .
Di seguito i siti che saranno interessate dagli interventi: piazza Kennedy, piazza Stallone, scuola "Don Saverio Bavaro", via don Piscitelli, campo sportivo Raffaele Depergola, via Devenuto, mercato settimanale di via Matteotti, viale Moro, Villa Comunale, scuola "San Giovanni Bosco", istituto Vittorio Emanuele II, casa di riposo San Francesco, scuola per l'infanzia "San Tommaso", Villa Spada».
Esistono circa 40 differenti specie di processionaria: le più diffuse in Italia sono, secondo la nomenclatura scientifica, la Thaumetopoea pityocampa (processionaria del pino) e la Thaumetopoea processionea (processionaria della quercia). Nel primo caso, quello presente a Giovinazzo, si tratta di un insetto dell'ordine dei lepidotteri appartenente alla famiglia Notodontidae, che deve il suo nome al modo di muoversi sul terreno, in fila, quasi come si trattasse di una "processione".
Questa tipologia è parecchio diffusa nell'Europa meridionale ed oltre ad attaccare il pino nero e quello silvestre, è capace di attaccare anche cedri e larici. La sua pericolosità è data da una sostanza altamente urticante se viene a contatto con l'epidermide. I lepidotteri, se ingeriti, possono provocare gravissime conseguenze negli animali .
Alcuni interventi comunali vi erano già stati all'interno della scuola primaria e per l'infanzia "Don Saverio Bavaro", dove tuttavia gli operatori torneranno. L'Amministrazione comunale ha diffuso un comunicato con cui elenca i siti dove saranno effettuate sia la disinfestazione che la difesa antiparassitaria.
«A seguito delle segnalazioni pervenute a Palazzo di Città sulla presenza della processionaria in alcune zone di Giovinazzo - si legge nella nota -, il Comune ha censito piazze, strade, vie, ville e siti nei quali verranno effettuati gli interventi di disinfezione e di difesa antiparassitaria del verde pubblico. L'intervento, di tipo meccanico, sarà effettuato da un'ATI, composta da APE srl- PAN.ECO, che con urgenza dovrà comunicare al Comune la calendarizzazione degli interventi .
Di seguito i siti che saranno interessate dagli interventi: piazza Kennedy, piazza Stallone, scuola "Don Saverio Bavaro", via don Piscitelli, campo sportivo Raffaele Depergola, via Devenuto, mercato settimanale di via Matteotti, viale Moro, Villa Comunale, scuola "San Giovanni Bosco", istituto Vittorio Emanuele II, casa di riposo San Francesco, scuola per l'infanzia "San Tommaso", Villa Spada».
Esistono circa 40 differenti specie di processionaria: le più diffuse in Italia sono, secondo la nomenclatura scientifica, la Thaumetopoea pityocampa (processionaria del pino) e la Thaumetopoea processionea (processionaria della quercia). Nel primo caso, quello presente a Giovinazzo, si tratta di un insetto dell'ordine dei lepidotteri appartenente alla famiglia Notodontidae, che deve il suo nome al modo di muoversi sul terreno, in fila, quasi come si trattasse di una "processione".
Questa tipologia è parecchio diffusa nell'Europa meridionale ed oltre ad attaccare il pino nero e quello silvestre, è capace di attaccare anche cedri e larici. La sua pericolosità è data da una sostanza altamente urticante se viene a contatto con l'epidermide. I lepidotteri, se ingeriti, possono provocare gravissime conseguenze negli animali .