PrimaVera Alternativa e Sinistra Italiana la pensano così

Pubblico incontro nelle Sale del Bastione per raccontare sei mesi di opposizione dentro e fuori Palazzo di Città

sabato 16 dicembre 2017 05.30
A cura di Gianluca Battista
Poco più di un'ora per dire alla gente ciò che hanno ripetuto dentro il Consiglio comunale e dai palchi nelle piazze.

PrimaVera Alternativa e Sinistra Italiana ieri sera hanno tenuto un pubblico incontro nelle Sale del Bastione per fare il punto della situazione su sei mesi d'opposizione. Al tavolo dei relatori c'erano il Presidente di PVA, Girolamo Capurso, i Consiglieri Sabrina Mastroviti e Daniele de Gennaro ed il neo-Segretario cittadino di SI, Tommi Bonvino.

Dopo l'introduzione di Girolamo Capurso, che ha sottolineato la linea di PVA, tutta tesa a riportare il rispetto delle regole ed un atteggiamento rispettoso del ruolo delle opposizioni nella massima assise cittadina, Sabrina Mastroviti ha ripercorso le interrogazioni presentate dal suo gruppo consiliare, soffermandosi sulle "mancate" risposte della maggioranza.

Dall'occupazione di suolo pubblico durante il Summer Village svoltosi in luglio, pagata solo dopo la richiesta di chiarimenti di PVA, passando per il parcheggio abusivo estivo a Levante, per i nervi ancora scoperti relativi alla questione delle antenne sopra Palazzo di Città e della nascita di una struttura ricettiva nel luogo dove sorgeva la Marmeria Barbone, fino a giungere alla Villetta di viale Moro, su cui la stessa Mastroviti è in netto dissenso con le risposte, giudicate «evasive», dell'Assessore al ramo, Gaetano Depalo.

La Consigliera ha ribadito l'impegno anche per la questione discarica, rimarcando come spesso dall'Amministrazione comunale non siano arrivate risposte convincenti. In taluni casi, anzi, come quello della struttura alberghiera che dovrebbe nascere a sud della città, non sarebbe giunto alcun chiarimento da parte dell'Assessore Salvatore Stallone, che secondo l'esponente di PVA si sarebbe «avvalso della facoltà di non rispondere come in tribunale».

Tommi Bonvino si è invece soffermato sulla situazione di stallo all'interno della Cittadella della Cultura, a suo avviso partita con ben altri obiettivi e che invece sino ad oggi si è «limitata ad ospitare mostre e pochi corsi, peraltro costosi, di inglese» e a fungere da soluzione temporanea per permettere ad alcune classi dello "Spinelli" di fare lezione in attesa dei lavori di restauro di taluni ambienti dell'istituto di via De Gasperi. Per il Segretario cittadino di SI, inoltre, un'attenzione particolare andrebbe anche posta alle periferie, sempre più degradate e «sempre meno sicure», e ad alcuni fenomeni inquietanti, come gli atti di razzismo compiuti da ragazzi nei confronti della comunità georgiana, su cui il suo partito non intende abbassare la guardia, nonostante i «silenzi» dell'Amministrazione comunale.

All'inizio del suo intervento, il Consigliere comunale Daniele de Gennaro ha inteso rimarcare il suo dissenso verso la mancata concessione di alcuni spazi come la Sala Marano dell'IVE per incontri di carattere politico, sottolineando altresì la necessità di restituire quegli spazi al dibattito pubblico e quindi alla città. Cosa che, a suo avviso, non starebbe affatto accadendo.

L'avvocato si è poi soffermato sulla visione che PrimaVera Alternativa ha del suo ruolo dentro Palazzo di Città, all'interno delle Commissioni e nella stessa assise. «Ci vedono come extra-terrestri», ha detto ironicamente riferendosi ai componenti della maggioranza, accusandoli di non aver compreso il ruolo chiave e non «provocatorio» del loro modo di far politica, teso a migliorare gli atti amministrativi, senza l'intento di bloccarne sempre l'iter.

Daniele de Gennaro si è mostrato orgoglioso degli emendamenti inclusi nel testo di riforma del Regolamento comunale, tutti voluti dal suo movimento. «Loro - ha detto riferito alla maggioranza e forse anche al PD - hanno bisogno di bagarre all'interno del Consiglio comunale, luogo in cui vogliono che il dibattito sia una prova di forza. Ma il giorno dopo li rivedi tutti insieme». Invece PVA si pone, secondo il Consigliere, come baluardo per far comprendere alla gente ciò che si cela dietro la «propaganda del potente di turno». Un baluardo che inchioderebbe l'Amministrazione comunale a render chiaro a tutti come intende muoversi negli atti amministrativi e spesso a «svelarne lacune» nell'attività.

«Dietro la nostra azione - ha ricordato - ci sono decine di accessi agli atti pubblici, per cui ci siamo anche rivolti alla magistratura». de Gennaro ha sottolineato poi l'esigenza di PrimaVera Alternativa di continuare a vigilare anche attraverso i social network sulla vita amministrativa cittadina, a volte ironizzando anche sulle bugie dette dagli amministratori che devono essere portate alla luce.

Successivamente de Gennaro si è soffermato sul nodo discarica. Il Consigliere ha evidenziato in primis come le foto dall'alto, raccolte dalla sua formazione, risalgano al gennaio 2017 e rappresentino la prova di una «inerzia colposa» da parte dell'Amministrazione comunale. In secondo luogo ha ribadito che la raccolta firme presentata in Comune è partita il 22 ottobre scorso, quando ancora i contratti con Daneco Impianti non erano stati rescissi (la data è quella del 14 novembre) e che l'iter di rescissione avrebbe dovuto concludersi il 16 febbraio 2017 e non otto mesi dopo su spinta della piazza. Così, secondo de Gennaro, si è giunti alla crisi emergenziale, in cui ci sono «passaggi grotteschi», come l'intervento di un'altra società legata al gruppo a cui fa riferimento il vecchio gestore per la captazione del biogas.

Quanto al Protocollo d'Intesa per concedere alla Regione Puglia la gestione diretta del sito, PVA ha anche evidenziato come siano stati accolti, nel documento finale approvato dalla Giunta comunale dopo la discussione in Consiglio, tutti i rilievi mossi dallo stesso Consigliere de Gennaro. Per lui è essenziale si arrivi senza ulteriori esitazioni all'aspirazione del percolato con una immediata caratterizzazione, poiché San Pietro Pago è tornato a riempirsi dopo le piogge novembrine, come testimoniano nuove foto scattate nel sito.

La chiusura è stata dedicata al centro storico, alla politica che avrebbe «tradito le stesse promesse fatte» in campagna elettorale sul parcheggio multipiano di via Fossato (la nostra cronaca delle scorse ore ha raccontato il grido d'allarme dei commercianti del borgo antico, ndr). Un parcheggio in attesa di una modifica del Piano urbanistico e su cui, secondo quanto riferito da de Gennaro, non vi sarebbero state manifestazioni di interesse di privati.

«Hanno fatto promesse - ha concluso il Consigliere - copiando male quanto dicevamo noi. Ma oggi chi ha deciso di investire nel borgo antico, che doveva essere il centro di tutto, è più solo che mai».