Primarie PD, Renzi vince nettamente
Per l'ex premier vittoria con il 64,12% dei consensi, 17,84% a Emiliano, 15,05% per Orlando
lunedì 1 maggio 2017
11.10
345 voti per Matteo Renzi, 96 per Michele Emiliano, 81 per Andrea Orlando per 538 votanti, 129 dei quali iscritti al Partito Democratico, che si sono recati nella sede di piazza Vittorio Emanuele II. Decisamente meno rispetto ai 991, 467 dei quali iscritti al partito, delle primarie del 2013.
L'affluenza alle primarie, dunque, fa registrare un netto calo. Ma al di là dell'affluenza, il risultato finale non lascia dubbi e rispetta le previsioni: Matteo Renzi, anche a Giovinazzo, vince le primarie del Partito Democratico, con il 64,12%. Ben distanziato, il governatore della Puglia Michele Emiliano, che si attesta al 17,84%. E, ultimo, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, col 15,05%.
Alle 20.00 Renzi scrive su Facebook il suo grazie, raccontando che dopo il referendum voleva «mollare tutto». Alla fine, anche a Giovinazzo, gli elettori lo premiano, dandogli un risultato superiore alle aspettative. A fine sera Renzi parla dal Nazareno, lanciando due nuove parole d'ordine: «responsabilità» e «umiltà». Il nuovo segretario rivendica il voto: «Noi abbiamo un popolo, non salotti o tweet. E questa non è una rivincita, non è il secondo tempo della stessa partita, ma una pagina nuova».
E non si dica che è il Partito Di Renzi: «Come si fa a dire che questo è un partito di un uomo solo? Può essere che abbia un leader forte, lo vedremo. Ma questo partito ha una comunità forte».
L'affluenza alle primarie, dunque, fa registrare un netto calo. Ma al di là dell'affluenza, il risultato finale non lascia dubbi e rispetta le previsioni: Matteo Renzi, anche a Giovinazzo, vince le primarie del Partito Democratico, con il 64,12%. Ben distanziato, il governatore della Puglia Michele Emiliano, che si attesta al 17,84%. E, ultimo, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, col 15,05%.
Alle 20.00 Renzi scrive su Facebook il suo grazie, raccontando che dopo il referendum voleva «mollare tutto». Alla fine, anche a Giovinazzo, gli elettori lo premiano, dandogli un risultato superiore alle aspettative. A fine sera Renzi parla dal Nazareno, lanciando due nuove parole d'ordine: «responsabilità» e «umiltà». Il nuovo segretario rivendica il voto: «Noi abbiamo un popolo, non salotti o tweet. E questa non è una rivincita, non è il secondo tempo della stessa partita, ma una pagina nuova».
E non si dica che è il Partito Di Renzi: «Come si fa a dire che questo è un partito di un uomo solo? Può essere che abbia un leader forte, lo vedremo. Ma questo partito ha una comunità forte».