Preso con l'hashish in casa. Scarcerato e rimesso ai domiciliari
La storia di un 31enne del posto, in passato già arrestato per droga. La decisione del Tribunale di Bari
sabato 2 gennaio 2021
23.36
Ha lasciato il carcere un 31enne del posto, arrestato dai Carabinieri con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente: a casa dell'uomo, già ai domiciliari per lo stesso reato, i militari della locale Stazione recuperarono 100 grammi di hashish. Ma nei giorni scorsi è nuovamente tornato a casa.
Il Tribunale di Bari, infatti, ha accolto la tesi difensiva del legale, l'avvocato Mario Mongelli, che ha chiesto ed ottenuto la revoca della misura carceraria: l'uomo è una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine. Dopo il primo episodio (il 28 marzo scorso fu arrestato con 11 grammi di hashish, 19 di cocaina, due bilancini di precisione, materiale da confezionamento e la somma contante di 3.200 euro, nda), a distanza di cinque mesi ha tentato il bis, ma gli era andata male.
Questo succedeva in estate, il 22 agosto. Il 31enne, con precedenti specifici, fu nuovamente accusato di spaccio di sostanza stupefacente dopo che gli uomini dell'Arma trovarono nella sua abitazione, dove era ristretto ai domiciliari e dove stava scontando una condanna ad 1 anno e 6 mesi (ridotta in Appello ad 1 anno), 100 grammi di hashish. Per quest'ultimo episodio la Corte d'Appello di Bari dispose l'aggravamento della misura cautelare, dai domiciliari al carcere, a Bari.
Arresto pesante, anche in virtù della fedina densa. «Medesima misura - dice Mongelli -, quella del carcere, è stata applicata dal Tribunale di Bari nel giudizio per il nuovo sequestro di droga e il mio assistito è stato rimesso agli arresti domiciliari perché la pena comminata era decisamente inferiore rispetto alla richiesta del pubblico ministero, ma il 31enne è rimasto in carcere in conseguenza dell'aggravamento della misura custodiale disposta dalla Corte d'Appello di Bari».
In realtà in corso De Gasperi non c'è rimasto molto: «Nonostante il giudice abbia accolto, sempre durante l'ultima udienza, l'istanza di sostituzione della misura in carcere con quella dei domiciliari - continua Mongelli -, fino ad alcuni giorni fa l'uomo era in carcere, ma la Corte d'Appello di Bari, dopo la presentazione della nuova istanza, tenuto conto della pena comminata e del presofferto, ha deciso di revocare in toto la misura custodiale, ordinando la remissione in libertà».
Ma il 31enne, in forza all'ordinanza che sostituiva la misura in carcere con quella agli arresti domiciliari, è tornato da dove era uscito: a casa. «L'ultima sentenza è stata appellata - conclude Mongelli -. Attenderemo quest'ultimo esito anche ai fini di una richiesta di revoca integrale della misura odiernamente in corso».
Il Tribunale di Bari, infatti, ha accolto la tesi difensiva del legale, l'avvocato Mario Mongelli, che ha chiesto ed ottenuto la revoca della misura carceraria: l'uomo è una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine. Dopo il primo episodio (il 28 marzo scorso fu arrestato con 11 grammi di hashish, 19 di cocaina, due bilancini di precisione, materiale da confezionamento e la somma contante di 3.200 euro, nda), a distanza di cinque mesi ha tentato il bis, ma gli era andata male.
Questo succedeva in estate, il 22 agosto. Il 31enne, con precedenti specifici, fu nuovamente accusato di spaccio di sostanza stupefacente dopo che gli uomini dell'Arma trovarono nella sua abitazione, dove era ristretto ai domiciliari e dove stava scontando una condanna ad 1 anno e 6 mesi (ridotta in Appello ad 1 anno), 100 grammi di hashish. Per quest'ultimo episodio la Corte d'Appello di Bari dispose l'aggravamento della misura cautelare, dai domiciliari al carcere, a Bari.
Arresto pesante, anche in virtù della fedina densa. «Medesima misura - dice Mongelli -, quella del carcere, è stata applicata dal Tribunale di Bari nel giudizio per il nuovo sequestro di droga e il mio assistito è stato rimesso agli arresti domiciliari perché la pena comminata era decisamente inferiore rispetto alla richiesta del pubblico ministero, ma il 31enne è rimasto in carcere in conseguenza dell'aggravamento della misura custodiale disposta dalla Corte d'Appello di Bari».
In realtà in corso De Gasperi non c'è rimasto molto: «Nonostante il giudice abbia accolto, sempre durante l'ultima udienza, l'istanza di sostituzione della misura in carcere con quella dei domiciliari - continua Mongelli -, fino ad alcuni giorni fa l'uomo era in carcere, ma la Corte d'Appello di Bari, dopo la presentazione della nuova istanza, tenuto conto della pena comminata e del presofferto, ha deciso di revocare in toto la misura custodiale, ordinando la remissione in libertà».
Ma il 31enne, in forza all'ordinanza che sostituiva la misura in carcere con quella agli arresti domiciliari, è tornato da dove era uscito: a casa. «L'ultima sentenza è stata appellata - conclude Mongelli -. Attenderemo quest'ultimo esito anche ai fini di una richiesta di revoca integrale della misura odiernamente in corso».