Presentato a Milano l'ultimo libro di Agostino Picicco

Alto gradimento anche nel capoluogo lombardo per “Narcisismo digitale. La sfida di non perdere le relazioni”

giovedì 11 maggio 2023
Una delle sale più ampie della Fondazione Stelline, nel cuore della "vecchia Milano", non è riuscita a contenere il numeroso pubblico che ha partecipato, nonostante le avversità atmosferiche, alla presentazione milanese del nuovo libro di Agostino Picicco "Il narcisismo digitale. La sfida di non perdere le relazioni" (SECOP edizioni).

Prestigiosi gli enti che hanno patrocinato l'evento: la Fondazione Stelline, l'Osservatorio Metropolitano di Milano, l'Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici, la Società Nazionale Pedagogisti ed Educatori, l'Associazione Regionale Pugliesi e l'Editrice Secop.
Di notevole spessore anche i relatori intervenuti: il giornalista Fabio Massa, Presidente Fondazione Stelline, l'avvocato Daniela Mainini, Presidente Centro Studi Grande Milano, il generale Camillo de Milato, Presidente Osservatorio Metropolitano di Milano, la professoressa Maria Raugna, Vicepresidente Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici, e il dottor Giuseppe Selvaggi, studioso delle nuove culture metropolitane. La conduzione del dialogo è stata affidata alla professoressa Felicia Annamaria Robles, Direttore Regionale Società Nazionale Pedagogisti ed Educatori.

In base alle diverse sensibilità e competenze i relatori - intervallati dalle letture di pagine scelte del libro a cura di Angela Pellegrino e Paolo Rausa - hanno presentato vari aspetti del volume, complimentandosi con l'autore per i contenuti frutto di attenta riflessione e illustrati con simpatia e ironia.

Al dibattito hanno anche preso parte Sara Achille, giunta appositamente da Giovinazzo, con un intervento di taglio pedagogico molto apprezzato, e Gianluca Simonetta dell'Università di Firenze, autore della postfazione al volume.

L'autore Agostino Picicco ha concluso l'articolato dibattito con una relazione in cui ha illustrato le varie tappe della rivoluzione digitale alla luce del pensiero di studiosi contemporanei. Al termine dell'intervento ha rivolto un invito ai lettori e al pubblico, attraverso le parole di don Tonino Bello sull'importanza dei volti, non quelli dei profili fittizi di Facebook, ma quelli «che consentono di allacciare rapporti umani più credibili, più veri. Basati sulla contemplazione del volto. Rapporti umani basati sull'etica del volto, dello sguardo. Dobbiamo sviluppare l'etica dell'altro, arricchirci della presenza dell'altro. (…). Ricerca del volto, non lettura della sigla. Contemplazione del volto, non gelida presa d'atto della 'funzione'. Accarezzamento del volto, non adulazione cortigiana del ruolo. Rapporto dialogico tra volto e volto, non litigiosità feroce tra grinta e grinta. (…) Riconciliamoci con i volti. Col volto di ogni fratello, scrigno di tenerezze e di paure, di solitudini e di speranze».

Parole prese sul serio dai tanti presenti che si sono intrattenuti per salutare personalmente l'autore o farsi autografare il libro, socializzando tra loro durante il rinfresco curato dal bar "Attimi".