Presentato a Giovinazzo il film "Un bacio" di Ivan Cotroneo
Terza ed ultima serata in piazza Meschino per il Festival "Del Racconto, il Film"
sabato 30 luglio 2016
13.11
È stato presentato a Giovinazzo il film "Un bacio" del regista e scrittore Ivan Cotroneo, tratto dal libro omonimo.
Ieri sera l'accogliente cornice di piazza Meschino, in pieno centro storico, è stato il luogo dove discutere di omofobia, bullismo e non accettazione dell'altro. L'ambito era quello del terzo appuntamento con il Festival "Del Racconto, il Film", organizzato dalla cooperativa I bambini di Truffaut e diretto da Giancarlo Visitilli.
Prima della proiezione spazio ad una chiacchierata tra la brava giornalista Antonella Rondinone ed il regista, con l'intervento di Lucia Laterza di Agedo Puglia. Una serata in cui portare fuori tutti i pregiudizi e le ossessioni di una società, come quella italiana, in cui l'omosessualità è ancora un reato per molti.
Il libro ed il film raccontano dell'incontro tra tre ragazzi in una provincia del nord, quella friulana, in cui vivere la propria adolescenza è difficile. La sceneggiatura, scritta a quattro mani da Cotroneo e Monica Rametta, mette a nudo la brutalità del sentire comune e non è affatto edulcorata nel raccontare le mille difficoltà delle famiglie cosiddette "tradizionali". I tre protagonisti sono tre sedicenni. Lorenzo, gay, un po' eccentrico, che appare allo spettatore spesso lontano dal mondo che lo circonda, Antonio, quello "scemo" ma bravo nel praticare discipline sportive, e Blu, la ragazzina che fa da voce narrante, raccontando alla se stessa del futuro questa storia che non può non aver insegnato nulla. Ne scaturisce un'amicizia che non schiva i colpi di una società "perbene" solo di facciata, ma li accusa, fino a frantumarsi in un finale che dà però un senso a tutta la pellicola.
Dopo la proiezione, Cotroneo, giunto con questo film alla sua terza fatica, ed il giovane attore Rimau Grillo Ritzemberg hanno interloquito con un pubblico attento e critico, sintomo di una crescita esponenziale del livello culturale a Giovinazzo.
Quella di ieri è stata una serata per riflettere, fuori da schemi e buonismi, su problematiche che pervadono e quasi "invadono" le cronache quotidiane. Non è stato un appuntamento, come nello stile del Festival, in cui osservare ed ascoltare semplicemente. Chi è tornato a casa, infatti, lo ha fatto con nuovi interrogativi e nuovi propositi da mettere in atto per cambiare le cose.
Questa edizione del Festival di Cinema&Letteratura "Del Racconto, il Film" chiuderà i battenti domani sera a Bitonto con la Notte Bianca Cinema&Letteratura di Puglia. Dalle 18.30, quattro luoghi suggestivi saranno teatro di proiezioni, presentazioni di libri ed esibizioni di artisti di strada e circensi.
Ieri sera l'accogliente cornice di piazza Meschino, in pieno centro storico, è stato il luogo dove discutere di omofobia, bullismo e non accettazione dell'altro. L'ambito era quello del terzo appuntamento con il Festival "Del Racconto, il Film", organizzato dalla cooperativa I bambini di Truffaut e diretto da Giancarlo Visitilli.
Prima della proiezione spazio ad una chiacchierata tra la brava giornalista Antonella Rondinone ed il regista, con l'intervento di Lucia Laterza di Agedo Puglia. Una serata in cui portare fuori tutti i pregiudizi e le ossessioni di una società, come quella italiana, in cui l'omosessualità è ancora un reato per molti.
Il libro ed il film raccontano dell'incontro tra tre ragazzi in una provincia del nord, quella friulana, in cui vivere la propria adolescenza è difficile. La sceneggiatura, scritta a quattro mani da Cotroneo e Monica Rametta, mette a nudo la brutalità del sentire comune e non è affatto edulcorata nel raccontare le mille difficoltà delle famiglie cosiddette "tradizionali". I tre protagonisti sono tre sedicenni. Lorenzo, gay, un po' eccentrico, che appare allo spettatore spesso lontano dal mondo che lo circonda, Antonio, quello "scemo" ma bravo nel praticare discipline sportive, e Blu, la ragazzina che fa da voce narrante, raccontando alla se stessa del futuro questa storia che non può non aver insegnato nulla. Ne scaturisce un'amicizia che non schiva i colpi di una società "perbene" solo di facciata, ma li accusa, fino a frantumarsi in un finale che dà però un senso a tutta la pellicola.
Dopo la proiezione, Cotroneo, giunto con questo film alla sua terza fatica, ed il giovane attore Rimau Grillo Ritzemberg hanno interloquito con un pubblico attento e critico, sintomo di una crescita esponenziale del livello culturale a Giovinazzo.
Quella di ieri è stata una serata per riflettere, fuori da schemi e buonismi, su problematiche che pervadono e quasi "invadono" le cronache quotidiane. Non è stato un appuntamento, come nello stile del Festival, in cui osservare ed ascoltare semplicemente. Chi è tornato a casa, infatti, lo ha fatto con nuovi interrogativi e nuovi propositi da mettere in atto per cambiare le cose.
Questa edizione del Festival di Cinema&Letteratura "Del Racconto, il Film" chiuderà i battenti domani sera a Bitonto con la Notte Bianca Cinema&Letteratura di Puglia. Dalle 18.30, quattro luoghi suggestivi saranno teatro di proiezioni, presentazioni di libri ed esibizioni di artisti di strada e circensi.