Presentati i candidati di Liberi e Uguali. C'è Nico Bavaro
Il giovinazzese sarà in lista nel collegio uninominale della Camera
lunedì 29 gennaio 2018
10.26
Parte da Molfetta la campagna elettorale di Liberi e Uguali, presentati ieri mattina presso il teatro del Carro dei comici i candidati alla Camera e al Senato che sosterranno come presidente Pietro Grasso: Nico Bavaro per il collegio uninominale della Camera, Annalisa Pannarale per il Senato e Michele La Forgia per il collegio plurinominale.
Non il classico comizio, si parte con il far parlare i cittadini, ci si confronta con il mondo del sociale, della scuola, del lavoro autonomo, della sanità, del precariato, degli studenti. Parola chiave della giornata: «Credibilità della politica», far corrispondere i fatti alle parole. Questo è quello che si prefigge di fare Liberi e Uguali.
Tutti concordi nel ritenere che occorra ripartire dal basso, bisogna cambiare lo stato delle cose, a chiarire il progetto del candidato presidente Grasso è Nico Bavaro, questo «non è un progetto che bada alla conquista del potere per il potere, ma bada alle condizioni di possibilità di cambiare le cose».
Nessuna grande promessa, ma un confronto diretto con il mondo reale, infatti l'unica promessa fatta da Bavaro «è quella di provare a cambiare il mondo con la forza dei gesti, ma per realizzarlo non basta il voto del 4 marzo, è necessario che la strada la si faccia tutti insieme».
I candidati sono ben consci che si tratta di una campagna elettorale complicata, ma sanno anche bene quale è il loro obiettivo, senza mezzi termini è Annalisa Pannarale a puntualizzare che «oggi stiamo vedendo gli effetti di una politica che nei fatti ha adottato politiche ben diverse, rappresentando interessi ben più grandi, che ha votato politiche di destra ed oggi presenta candidati di destra».
E aggiunge: «Per questo bisogna ripartire dalla sinistra, perché solo la sinistra può ricucire quella che è la differenza più antica e più profonda, tra chi è escluso e chi continua ad accumulare le sue condizioni di privilegio».
A Michele La Forgia il compito di concludere l'incontro, precisa che «troppe sono le disuguaglianze che contraddistinguono il nostro Paese, da queste bisogna ripartire per ricostruire un percorso di partecipazione, parlando di politica rigenerativa, guardando alla politica con entusiasmo».
Non il classico comizio, si parte con il far parlare i cittadini, ci si confronta con il mondo del sociale, della scuola, del lavoro autonomo, della sanità, del precariato, degli studenti. Parola chiave della giornata: «Credibilità della politica», far corrispondere i fatti alle parole. Questo è quello che si prefigge di fare Liberi e Uguali.
Tutti concordi nel ritenere che occorra ripartire dal basso, bisogna cambiare lo stato delle cose, a chiarire il progetto del candidato presidente Grasso è Nico Bavaro, questo «non è un progetto che bada alla conquista del potere per il potere, ma bada alle condizioni di possibilità di cambiare le cose».
Nessuna grande promessa, ma un confronto diretto con il mondo reale, infatti l'unica promessa fatta da Bavaro «è quella di provare a cambiare il mondo con la forza dei gesti, ma per realizzarlo non basta il voto del 4 marzo, è necessario che la strada la si faccia tutti insieme».
I candidati sono ben consci che si tratta di una campagna elettorale complicata, ma sanno anche bene quale è il loro obiettivo, senza mezzi termini è Annalisa Pannarale a puntualizzare che «oggi stiamo vedendo gli effetti di una politica che nei fatti ha adottato politiche ben diverse, rappresentando interessi ben più grandi, che ha votato politiche di destra ed oggi presenta candidati di destra».
E aggiunge: «Per questo bisogna ripartire dalla sinistra, perché solo la sinistra può ricucire quella che è la differenza più antica e più profonda, tra chi è escluso e chi continua ad accumulare le sue condizioni di privilegio».
A Michele La Forgia il compito di concludere l'incontro, precisa che «troppe sono le disuguaglianze che contraddistinguono il nostro Paese, da queste bisogna ripartire per ricostruire un percorso di partecipazione, parlando di politica rigenerativa, guardando alla politica con entusiasmo».