Premio di poesia dialettale: vincono Pina Demartino e Luigi Piscitelli
Sul podio anche Elisa Raguseo e Myriam Massari. Festa in Sala San Felice per celebrare il vernacolo giovinazzese
lunedì 17 dicembre 2018
06.00
È stato assegnato ieri sera il quinto Premio di poesia dialettale indetto dalla Touring Juvenatium in collaborazione con la Fondazione Piscitelli-D'Agostino. L'evento era inserito nel cartellone natalizio varato dal Comune di Giovinazzo.
Vittoria ex aequo assegnato alle liriche dei bravi Pina Demartino e Luigi Piscitelli. Sul podio anche le belle poesie di Elisa Raguseo (che con Pina Demartino condivide una passione per l'arte in ogni sua sfumatura) e di Myriam Massari, ormai una gradita conferma ed una costante nei piani alti di questa rassegna. Diploma per il suo racconto a Florinda Bavaro, mentre una menzione speciale è andata a Nicola Marolla. Diploma di merito anche a Vincenzo Camporeale.
Il tema "Stàive 'na volte u pàiese vècchie... Scevenàzze" , ha coinvolto molto i partecipanti e la decisione della giuria tecnica dell'associazione culturale di Corso Amedeo d'Aosta ha non è stata affatto facile.
Quella della Sala San Felice è stata in realtà una grande festa, con diplomi e menzioni per diversi poeti "per passione". Un bel momento di aggregazione che ribadisce, semmai ve ne fosse bisogno, l'essenziale contributo della Touring Juvenatium guidata da Vito Fumai alla riscoperta dell'antica lingua locale. Il vernacolo visto non come qualcosa di morto, di passato, ma di assai vivo, fondamentale da trasmettere alla nuove generazione come veicolo di conoscenza delle proprie radici, con tanto di progetti scolastici.
Il premio tornerà il prossimo anno ed è ormai un "must" per coloro i quali vogliono cimentarsi con metrica, accenti e spiriti.
Vittoria ex aequo assegnato alle liriche dei bravi Pina Demartino e Luigi Piscitelli. Sul podio anche le belle poesie di Elisa Raguseo (che con Pina Demartino condivide una passione per l'arte in ogni sua sfumatura) e di Myriam Massari, ormai una gradita conferma ed una costante nei piani alti di questa rassegna. Diploma per il suo racconto a Florinda Bavaro, mentre una menzione speciale è andata a Nicola Marolla. Diploma di merito anche a Vincenzo Camporeale.
Il tema "Stàive 'na volte u pàiese vècchie... Scevenàzze" , ha coinvolto molto i partecipanti e la decisione della giuria tecnica dell'associazione culturale di Corso Amedeo d'Aosta ha non è stata affatto facile.
Quella della Sala San Felice è stata in realtà una grande festa, con diplomi e menzioni per diversi poeti "per passione". Un bel momento di aggregazione che ribadisce, semmai ve ne fosse bisogno, l'essenziale contributo della Touring Juvenatium guidata da Vito Fumai alla riscoperta dell'antica lingua locale. Il vernacolo visto non come qualcosa di morto, di passato, ma di assai vivo, fondamentale da trasmettere alla nuove generazione come veicolo di conoscenza delle proprie radici, con tanto di progetti scolastici.
Il premio tornerà il prossimo anno ed è ormai un "must" per coloro i quali vogliono cimentarsi con metrica, accenti e spiriti.