Poliziotto di Giovinazzo salva studente da suicidio: sarà encomio
Il sindaco Sollecito: «Siamo orgogliosi delle nostre divise e dei nostri figli migliori»
lunedì 8 gennaio 2024
12.25
«Siamo orgogliosi delle nostre divise e dei nostri figli migliori che, anche in momenti potenzialmente tragici, riescono non solo a gestire al meglio la situazione, ma anche a mostrare il volto più umano a chi ne ha bisogno - dichiara il sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito - Da sindaco sono onorato di avere come concittadino l' agente Matteo Papapicco».
Così il sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, dopo aver appreso dalla nostra testata del salvataggio di uno studente fuorisede a Bari, che aveva tentato il suicidio. Salvataggio reso possibile da un coraggioso poliziotto giovinazzese.
«Grazie al suo tempismo e alla sua determinazione - ha spiegato il primo cittadino - è riuscito a strappare una giovane vita da una tragica fine. Un gesto forte e coraggioso che nessuno dimenticherà. Una storia che mi ha colpito profondamente e a seguito della quale - è la notizia - ho deciso di invitare l'agente Papapicco alla seduta del prossimo Consiglio comunale per rivolgergli un pubblico encomio: il mondo ha bisogno di persone come lui ed è un esempio importantissimo per la nostra comunità giovinazzese».
Così il sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, dopo aver appreso dalla nostra testata del salvataggio di uno studente fuorisede a Bari, che aveva tentato il suicidio. Salvataggio reso possibile da un coraggioso poliziotto giovinazzese.
«Grazie al suo tempismo e alla sua determinazione - ha spiegato il primo cittadino - è riuscito a strappare una giovane vita da una tragica fine. Un gesto forte e coraggioso che nessuno dimenticherà. Una storia che mi ha colpito profondamente e a seguito della quale - è la notizia - ho deciso di invitare l'agente Papapicco alla seduta del prossimo Consiglio comunale per rivolgergli un pubblico encomio: il mondo ha bisogno di persone come lui ed è un esempio importantissimo per la nostra comunità giovinazzese».