Polizia Locale, stretta sui social network. Un richiamo al rispetto

Il personale del locale Comando, negli ultimi tempi, è stato destinatario di frasi diffamatorie. Si rischiano sanzioni penali

lunedì 26 giugno 2023
A cura di La Redazione
La Polizia Locale di Giovinazzo non ci sta. La costante presenza del comandante, degli ispettori e degli agenti del Comando di via Cappuccini sui social è finita al centro di pettegolezzi di bassa lega che assumono la forma di vere e proprie diffamazioni. Le accuse? Inefficienza, incompetenza, inconsistenza e superficialità.

Insomma, dietro i loro quotidiani controlli del territorio cittadino, in tema di ambiente, annona, ordine pubblico e servizi di prevenzione e repressione di qualsiasi genere di reato, ci sarebbe uno scarso senso del dovere. «Io, le mie donne e i miei uomini - fa notare il maggiore Raffaele Campanella, evidentemente stanco dei continui attacchi social - siamo dei comuni cittadini che, al di là delle attività ordinarie, esercitiamo una vera e propria funzione di controllo del territorio urbano».

Secondo il comandante del corpo giovinazzese, «osservare l'operato altrui, parlare, commentare e criticare è un qualcosa che tutti sanno fare. C'è chi lo fa a volto coperto, nascondendosi dietro il perfetto anonimato di uno pseudonimo comunque rintracciabile tramite l'intervento della Polizia Postale, e chi a volto scoperto, sui social network, diventati, ahimè, una valvola di sfogo contro chiunque eserciti un pubblico impiego. E fra questi c'è l'organico di Polizia Locale di Giovinazzo».

E dunque, proprio per prevenire simili episodi - per Campanella «dichiarazioni e commenti postati in passato su Facebook sono risultati gravissimi e infondati - nei confronti degli autori «saranno subito adite le vie giudiziarie, in ogni sede, a tutela della mia reputazione e dignità, in primis personale, e, poi, professionale».