Poco meno di un mese alla Giornata Mondiale della Gioventù

185 ragazzi della diocesi alla volta di Cracovia

giovedì 30 giugno 2016
A cura di Andrea Teofrasto
«Non è solo un evento. La Gmg è un cammino, un pellegrinaggio capace di lasciare il segno». Lo sottolinea più volte don Massimiliano Fasciano, responsabile del Servizio diocesano di pastorale giovanile durante la Festa Diocesana della Gmg presso il Centro sociale Sacro Cuore di Terlizzi. Manca meno di un mese al grande raduno dei giovani con Papa Francesco che si svolgerà a Cracovia (Polonia) dal 26 al 31 luglio 2016.

Sarà la trentunesima Giornata Mondiale della Gioventù (in foto quella del 2011 a Madrid, ndr), nuova tappa di un percorso partito nel 1985 da un'intuizione di san Giovanni Paolo II.

È un esperienza, quella della Gmg, che accomuna milioni di giovani provenienti da ogni parte del mondo e che ritorna ciclicamente ogni due o tre anni: l'ultimo appuntamento è stato a Rio de Janeiro (Brasile) nel 2013. Manca poco, pochissimo, ma la macchina organizzativa funziona a pieno regime e tante sono le proposte di preparazione previste per i prossimi giorni.

Si stima che dalla diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi partiranno circa 185 ragazzi alla volta di Cracovia, zaini e sacchi a pelo in spalla. Proprio in questi giorni si stanno consolidando i gemellaggi tra le nostre diocesi e quelle polacche (un "classico" delle Gmg, preziosa occasione di incontro e di scambio).

Il tema scelto per l'edizione 2016 è racchiuso nel testo evangelico delle Beatitudini, in particolare nel versetto "Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia" (Mt 5, 7). Tanti sono gli spunti di crescita spirituale e culturale che la terra polacca ha da offrire.

Naturalmente ci sarà occasione di meditare sulla figura di Papa Wojtyla, ma anche di altri santi polacchi, da suor Faustina Kowalska (il cui nome è indissolubilmente legato con l'esperienza della misericordia) a Massimiliano Kolbe (sacerdote deportato nel campo di sterminio di Auschwitz, dove si sacrificò per salvare la vita a un padre di famiglia, ndr) a Edith Stein (carmelitana scalza, filosofa e mistica, anche lei deportata ad Auschwitz dove morì nel 1942, ndr).

Sì, è impossibile dimenticare come, proprio nei pressi di Cracovia, vi sia la tangibile testimonianza dell'orrore nazista, uno dei più tremendi abissi di sofferenza e di atrocità mai toccati dall'uomo. Infatti molti dei partecipanti alla Gmg visiteranno il campo di Auschwitz.

Mancano solo quattro settimane alla Santa Messa di Apertura della Gmg, che sarà celebrata dal vescovo locale martedì 26 luglio presso il Campo Blonia, vicino al centro cittadino. Insomma, visti i presupposti, la Gmg può anche diventare un'occasione per parlare ai giovani di Europa. Non un semplice itinerario, ma un evento completo, un pellegrinaggio con vari spunti di riflessione, approfondimento e preghiera.